Australia: la federazione annuncia la cessazione del contratto di Folau

Un comunicato dell’ARU spiega la posizione presa dopo la sentenza dei giudici. Il giocatore potrà ricorrere in appello entro 72 ore

ph. Rebecca Naden/Action Images

Wallabies e Waratahs da una parte, Folau dall’altra: in mezzo un contratto che si è ufficialmente risolto con la cessazione.
La Federazione Australiana ha atteso la decisione del panel di giudici interpellati, per la questione in atto dallo scorso mese d’aprile, e poi si è così espressa: “La decisione è dolorosa ma, come ARU, va applicata secondo i criteri e i principi del nostro organo giudicante. Non abbiamo scelto noi di trovarci in questa situazione, l’atteggiamento di Folau ci ha costretti a seguire questa linea. In un anno così particolare e delicato, questa vicenda ci ha portato via energie ed è chiaro che una situazione del genere non fa bene a tutto il gruppo della nazionale. Il nostro messaggio è stato esplicito. Dobbiamo seguire i nostri valori:  inclusione, passione, integrità, disciplina, rispetto e lavoro di squadra. Ho parlato con i giocatori – ammette Raelene Castle CEO  di Rugby Australia – e ho detto loro che potranno continuare a esprimere i loro pareri, le loro convinzioni ma ovviamente dovranno farlo nel rispetto delle linee guida sopra indicate, soprattutto quando si parla di inclusione. Rappresentare l’Australia è un privilegio e quando i giocatori firmano il contratto sanno a quello a cui vanno incontro e ai valori a cui devono fare riferimento. Israel per noi è stato ed è un giocatore di riferimento: siamo tristi per quello che è accaduto, anche perchè arriva al termine di un quadriennio di intenso lavoro sia per la nazionale sia per i Waratahs”.

Da questo momento Folau ha 72 ore di tempo per appellarsi alla decisione presa dal panel giudicante, relativa alla  violazione del Codice di condotta ad alto livello.

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