Top 12: lo Scudetto è di Calvisano, al San Michele è 33 a 10

Calvisano legittima il successo nel finale, dopo aver scavato il solco grazie al piede di Pescetto

ph. Luca Sighinolfi

Grigio è il cielo sopra il San Michele quando Calvisano e Rovigo si sfidano davanti ad una buona cornice di pubblico per ottenere lo Scudetto numero 89 del massimo campionato italiano. Il campo sembra aver retto nonostante la pioggia caduta in settimana, che comunque dà una tregua ai giocatori in occasione dell’avvio di partita.

Avvio che si presenta di marca giallonera: padroni di casa subito pericolosi con un buon gioco al largo che li porta nei 22, Rovigo costretta al fallo in ruck e Pescetto che non delude dalla piazzola. Dopo appena 3 minuti è vantaggio per 3 a 0.

Rovigo prova a portarsi in avanti con una bella giocata da rimessa laterale che vede Lubian combinare con Chillon. Antl prova subito a capitalizzare con un drop, ma l’esecuzione non p delle migliori e il pallone finisce fuori dai pali.

I Bersaglieri continuano ad attaccare e vincono un calcio di punizione piazzabile dopo un interessante azione offensiva accesa da un calcio di punizione giocato veloce. Mantelli replica quindi a Pescetto e riporta il match in parità.

E’ una partita giocata a viso aperto e a grande rapidità nei primi minuti. Al decimo solo un piccolo tocco in avanti di un giocatore rossoblu impedisce a Chillon di involarsi verso la linea di meta dopo un intercetto riuscito.

Calvisano tenta nuovamente la via dei pali all’undicesimo: Pescetto prova da posizione centrale, ma poco oltre la metà campo. Il pallone è ben indirizzato ed è di nuovo vantaggio per i padroni di casa.

Rovigo prova a reagire al quarto d’ora con una lunga sequenza offensiva che però non impensierisce la difesa di Calvisano, e i Bersaglieri sono infine costretti ad andare al piede, perdendo il controllo dell’ovale.

Al ventunesimo travolgente azione della linea arretrata rodigina da mischia chiusa. L’opportunità offensiva però sfuma nelle fasi seguenti, quando la difesa di Calvisano riesce a riorganizzarsi grazie a un paio di notevoli impatti che rallentano l’offensiva altrui.

Tre minuti più tardi Mantelli avrebbe una buona occasione per pareggiare dalla piazzola, ma la spedisce a lato. E’ comunque Rovigo a giocare la maggior parte degli ovali in fase offensiva, seppur non riuscendo mai ad accumulare fasi per qualche errore gestuale di troppo.

Al minuto 28 è ancora fuori il piazzato di Mantelli da posizione defilata. Calvisano, invece, non si fa pregare: Momberg commette un fallo a metà campo in occasione di un contrattacco di Odiete, i padroni di casa vanno in touche e giocano nei 22 avversari. A forza di percussioni degli avanti, si arriva a bussare alla linea di meta avversaria. Cavalieri schiaccia, ma parte da posizione irregolare, davanti al pallone. Si ritorna su un vantaggio precedente e Pescetto allunga sul 9 a 3.

Al trentasettesimo la mischia chiusa di Calvisano guadagna un altro calcio di punizione, dominando gli avversari come accaduto in tutta la prima frazione. Pescetto tenta nuovamente la via dei pali, con successo. I gialloneri si spingono così oltre il break.

Il primo tempo si conclude sul 12 a 3, con un’ultima azione di Rovigo in attacco vanificata da una brutta trasmissione di Mantelli.

Al ritorno dagli spogliatoi Calvisano sembra più pronta, ma in occasione delle prime due offensive della ripresa commette due in-avanti che costano un doppio nulla di fatto. Tanti errori gestuali contraddistinguono la partita, sui quali incide probabilmente anche l’umidità del campo e, quindi, la scivolosità del pallone.

Proprio in occasione del secondo avanti, però, da mischia chiusa Calvisano vince ancora un calcio di punizione che Pescetto trasforma di nuovo in tre punti.

Il secondo tempo dell’incontro è assai più basso in termini di ritmo, e assai spezzettato dai fischi di Mitrea per le infrazioni dei giocatori. Pescetto allunga ancora al minuto 54 con un piazzato dalla lunga distanza per fissare il punteggio sul 18 a 3, allungando così oltre il doppio break.

Rovigo prova a scuotersi intorno all’ora di gioco, complice l’indisciplina dei padroni di casa. Chillon spedisce i suoi in touche a cinque metri quando i minuti sul cronometro sono 58, ma dopo numerose fasi dove la difesa di Calvisano tiene a bada l’offensiva rossoblu, Zdrilich placca, si rialza e mette le mani sull’ovale costringendo Mitrea a fischiare il tenuto.

E’ un Calvisano che domina la ripresa da un punto di vista fisico e mentale, e chiude la gara definitivamente con una maul da touche che coinvolge praticamente tutti i giocatori gialloneri. Segna il tallonatore Manfredi, Pescetto sbaglia il primo calcio della sua giornata e quando manca solo un quarto d’ora al termine il tabellone del San Michele recita 23 a 3, mentre la pioggia comincia a infuriare in maniera pesante.

Nel finale arriva il sigillo di Pierre Bruno: Chiesa esplora la profondità del campo colpevolmente lasciata scoperta dalla retroguardia rodigina, Barion arriva a coprire, costretto a raccogliere il pallone dentro i propri 5 metri. Bruno lo cattura, lo mette a terra e recupera il pallone, gettandosi infine oltre la linea. Pescetto aggiunge la trasformazione da posizione difficile e sancisce il 30 a 3.

A cinque dal termine Morelli si rende colpevole di uno stamping che gli vale un cartellino giallo. Rovigo prova a giocare, con coraggio ma altrettanta imprecisione, dai propri ventidue. Calvisano guadagna un calcio di punizione sui 22 metri in zona centrale: Bordoli, entrato per Pescetto, trasforma senza problemi.

A tempo scaduto arriva la meta della bandiera di Rovigo, con il seconda linea Matteo Canali. Finisce 33 a 10.

Calvisano che nella ripresa ha legittimato il risultato senza lasciare spazio a Rovigo. Per contro, i Bersaglieri erano parsi assai positivi nella prima frazione, scivolando indietro nel punteggio solo a causa di qualche errore dalla piazzola, ma nel secondo tempo non sono mai riusciti ad essere in partita.

Paolo Pescetto, autore di 20 punti, si guadagna meritatamente il man of the match: la sua estrema precisione al piede è stata strumentale per scavare il solco che ha sancito la vittoria di Calvisano.

Calvisano: 15 Alberto Chiesa, 14 Pierre Bruno, 13 Facundo Garrido-Panceyra, 12 Enrico Lucchin, 11 Giacomo De Santis, 10 Paolo Pescetto, 9 Nicolò Casilio, 8 Samuela Vunisa, 7 Alessio Zdrilich, 6 Nardo Casolari, 5 Michele Andreotti, 4 Agustin Cavalieri, 3 Piermaria Leso, 2 Marco Manfredi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gabriele Morelli, 17 Franco Brarda, 18 Rudy Biancotti, 19 Gabriele Venditti, 20 Andrea Martani, 21 Fabio Semenzato, 22 Serafin Bordoli, 23 Simone Balocchi

Marcatori Calvisano
Mete: Manfredi (65), Bruno (70)
Trasformazioni: Pescetto (70)
Calci di punizione: Pescetto (3, 11, 31, 37, 45, 54), Bordoli (76)

Rovigo: 15 David Odiete, 14 Guido Barion, 13 Denis Majstorovic, 12 Diego Antl, 11 Massimo Cioffi, 10 Leonardo Mantelli, 9 Alberto Chillon, 8 Thor Halvorsen, 7 Edoardo Lubian, 6 Gianmarco Vian, 5 Gabriele Cicchinelli, 4 Matteo Ferro (cap.), 3 Nicolò D’Amico, 2 Jacques Momberg, 1 Riccardo Brugnara
A disposizione: 16 Filippo Cadorini, 17 Francesco Rossi, 18 Federico Pavesi, 19 Matteo Canali, 20 Julien Nibert, 21 Gianmarco Piva, 22 Marcello Angelini, 23 Elia Venco

Marcatori Rovigo
Mete: Canali (80)
Trasformazioni: Chillon (80)
Calci di punizione: Mantelli (7)

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