Il flanker australiano lascia dopo quasi venti anni di professionismo. In carriera ha vinto due Super 12 con i Brumbies
Il terza linea australiano George Smith ha annunciato il suo ritiro dal rugby a 38 anni, dopo quasi vent’anni di carriera professionistica. Classe 1980, il flanker con 111 presenze nei Wallabies ha disputato la sua ultima stagione in Inghilterra ai Bristol Bears, dove era arrivato con un contratto di un anno, e ha deciso di mettere la parola fine a una lunga parabola fatta di successi e grandi riconoscimenti.
“Alla fine è arrivato il giorno in cui annuncio ufficialmente il mio ritiro dal rugby professionista – ha detto Smith nel suo annuncio ufficiale – È stato un assoluto giocare a livello professionistico negli ultimi 20 anni. Il rugby mi ha dato tanto. Sono fortunato nel poter dire di aver realizzato il mio sogno giocare a rugby da giovane, e di averlo fatto per così tanto tempo”.
Farewell to the ?.
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— RUGBYcomau (@rugbycomau) May 20, 2019
Giocatore riconosciuto per le sue straordinarie doti da grillotalpa e in generale nel breakdown, Smith ha esordito con i Brumbies nel Super 12 del 2000, diventando nel giro di qualche anno un titolare inamovibile per la franchigia di Canberra e pure per la nazionale australiana. Con i Wallabies è stato un titolare fin dal primo momento, ovvero dal 4 novembre 2000, giorno del suo esordio contro la Francia.
Nel 2001 e nel 2004 ha vinto gli unici Super 12 della sua carriera con i Brumbies, mentre nel 2003 è stato uno dei grandi protagonisti nella Rugby World Cup giocata in casa dall’Australia, sconfitta poi ai supplementari in finale dal famoso drop di Jonny Wilkinson. Negli ultimi anni, Smith era uno dei due giocatori tra i 44 impegnati in quella partita a essere ancora in attività; l’unico rimasto ora è Matt Giteau, sotto contratto con i Suntory Sungoliath in Giappone.
Fino al Super 14 del 2010, Smith ha vestito unicamente la maglia dei Brumbies, prima di cominciare un giro del mondo tra Europa, Giappone e di nuovo Australia. Nella sua seconda decade da professionista, il flanker ha giocato per Tolone, Stade Francais, Suntory Sungoliath (in due parentesi pluriennali), Lione, Wasps e Reds, oltre ai già citati Bristol Bears, dov’è stato fortemente voluto dal coach Pat Lam anche per affiancarlo ai giovani della rosa.
I Test Match autunnali del 2009 sarebbero stati in teoria gli ultimi della sua carriera internazionale con l’Australia, ma nel 2013 Robbie Deans lo richiamò clamorosamente per dargli una maglia da titolare nella terza e decisiva sfida della seria contro i British & Irish Lions. Smith rimase in campo per ottanta minuti, ma per i Wallabies non andò bene vista la sconfitta per 16-41.
“Dal giorno in cui mio padre mi portò a giocare a 4 anni con i Warringah Roos, a Manly, ogni anno sarei tornato a giocare a rugby – ha detto Smith – Se mi guardo indietro, sono contento di quello che ho lasciato e del mio contributo nel gioco. Ora è tempo di iniziare a guardare al prossimo capitolo che attende me e la mia famiglia”.
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