Le sfide di Roma (Capitolina-Villorba) e Padova (Valsugana-Colorno) accendono la domenica ovale: in palio un posto nella finale di Calvisano
La serie A femminile di rugby, archiviati stagione regolare e turno di barrage, entra nel vivo della sua annata agonistica, proponendo, nella giornata di domenica 26 maggio, due semifinali scudetto dai toni alti. Unione Rugby Capitolina, Villorba, Valsugana e Colorno, le quattro migliori squadre della competizione, sono pronte a darsi battaglia sino all’ultimo secondo per un posto nell’atto conclusivo del torneo, in programma, sabato 1 giugno, in quel di Calvisano.
Unione Rugby Capitolina v Villorba (ore 13.30)
All’ora di pranzo, Unione Rugby Capitolina e Villorba si giocano, a Roma, la possibilità di raggiungere la prima, storica, finale scudetto della loro storia, al termine di una stagione estremamente positiva per entrambe le compagini. Il team di Martire debutta nella post-season, dopo la cavalcata trionfale nel girone 2, in campionato (16 vittorie su 16, tutte con bonus offensivo), e deve immediatamente suonare una musica ovale su note alte per provare a tenere testa al team di Zizola, in ottima condizione, reduce dal perentorio 129-0 inflitto a Bologna, la scorsa settimana, nel turno di barrage. Le venete, giunte seconde nel girone 1, perdendo la leadership in volata, partono con i favori del pronostico e arrivano nella capitale desiderose di conquistarsi una finale sfuggita l’anno passato, quando le ricce dovettero soccombere (34-8), in semifinale, al Colorno poi campione d’Italia.
Le dichiarazioni della vigilia
Alessandro Martire, Head Coach dell’Unione Rugby Capitolina
“La Capitolina ha iniziato un percorso con il rugby femminile circa tre anni fa. Fino all’anno scorso le ragazze era unite alla squadra di Montevirginio, mentre quest’anno si è sentita la necessità di provare a fare un XV tutto nostro. C’è stata l’opportunità, grazie al Frascati Rugby Club, di poter fare una squadra a nome Capitolina, che, però, in realtà non è solo Capitolina ma una partnership tra i due club, perché, in termini numerici, nessuno dei due team avrebbe potuto allestire una squadra. Questa partnership si sta rivelando positiva (sorride, ndr)”.
“Con gli altri coach, Michela Tondinelli (pilastro del rugby italiano) e Fabrizio Frezza, conoscevamo la qualità dei due gruppi che si stavano unendo, ma non ci aspettavamo una crescita complessiva, durante la stagione, così eclatante. Ad allenamento abbiamo avuto una media di presenze molto alta, ed è stata una chiave di volta nella nostra stagione, perché questo ha innalzato la qualità del lavoro, facendo sì che diverse ragazze meritassero di essere convocate in nazionale (tra XV e 7s)”.
“Domani, sulla carta, partiamo da dietro, anche perché loro hanno una qualità superiore alla nostra, hanno esperienza nei playoff e quattro ragazze in nazionale, come elementi, tra le altre, del calibro di Sara Barattin e Manuela Furlan (sorride, ndr), però, l’amichevole che abbiamo fatto un paio di mesi or sono, pur senza le nazionali, ci ha fatto capire che il loro livello, altissimo, non è così lontano. Per questa semifinale vogliamo vedere le nostre ragazze scendere in campo senza paura, lottando senza essere intimorite dal nome dell’avversario, con la voglia di dare il massimo e divertirsi”.
Daria Costantini, prima linea dell Villorba
“La stagione è andata bene. Siamo migliorate a livello di gioco, anche se, purtroppo, non siamo riuscite a vincere gli scontri diretti nel girone di ritorno che ci avrebbero consentito di chiudere in vetta la regular season. Questa semifinale è importante per noi, perché la scorsa stagione ci ha lasciato con un pizzico di amaro in bocca, e ci siamo ripromesse di migliorare il risultato del ’17/’18”.
“Il nostro staff ci ha preparato per arrivare a questa partita nel miglior modo possibile. Sappiamo che non ci saranno più occasioni per correggere eventuali errori: dovremo essere ciniche. A Roma si respirerà un’aria elettrica. La Capitolina è una squadra fisica. Ci aspettiamo che diano un impatto forte sulla partita, nel senso più letterale del termine. Sarà una gara combattuta, così come quella di Padova. Secondo me saranno due bellissime semifinali, tutte da gustare, nelle quali ci sarà grande competizione ed emergerà l’enorme voglia di arrivare a Calvisano che contraddistingue tutte le compagini impegnate”
Le formazioni
Unione Rugby Capitolina: 15 Mancini, 14 Trinca, 13 Capomaggi, 12 Gizzi (C), 11 Fiorucci, 10 Mariani, 9 Corbucci, 8 Manfredi, 7 Triolo, 6 Pietrini, 5 Duca, 20 Cacciotti, 3 Nobile, 2 Fiorenza Carini
A disposizione: 16 Lauretti, 17 Di Gangi, 18 Ragno, 19 Pizziconi, 4 Pilozzi, 21 De Angelis, 22 Rondinelli, 23 Lera
Villorba: 15 Furlan, 14 Polesello, 13 Muzzo, 12 Busato (V. C.), 11 Cipolla, 10 Cavina, 9 Barattin (C.), 8 Bragante (V.C.), 7 Gurioli, 6 Pin, 5 Parise, 4 Maccarone, 3 Casagrande, 2 Puppin, 1 Rossi
A disposizione: 16 Geromel, 17 Costantini, 18 Boso, 19 Crivellaro, 20 Dall’Antonia, 21 Doros, 22 Giuliani, 23 Pratelli
Valsugana v Colorno (ore 15.30)
Al campo di via Querini, a Padova, va in scena il grande classico dell’ultimo triennio di rugby femminile in Italia. Valsugirls e Furie Rosse, infatti, si sono affrontate nelle ultime due semifinali scudetto, spartendosi la posta in palio, e rappresentano due dei serbatoi più fulgidi della superba nazionale di Andrea di Giandomenico. Anche nella stagione regolare appena passata agli archivi, le due corazzate si sono divise i successi, avendo entrambe la meglio nella rispettiva gara in trasferta. All’andata Colorno si impose a Padova per 8 a 3, mentre ad aprile, le venete risposero con un netto 15-0 in Emilia.
Diverse le sfide nella sfida, con in copertina, senza dubbio, quella all’apertura tra Rigoni e Madia, due pilastri della selezione azzurra. Oltremodo intrigante, però, è anche il confronto in mischia chiusa, con la quasi totalità degli avanti della nazionale dislocata da una parte o dall’altra della barricata, sublimato dal ‘duello’ a numero 8 tra Giorando e Franco, di livello internazionale. Senza dimenticare, peraltro, la sfida a distanza tra Stefan (schierata all’estremo) e Sillari (in mezzo al campo), due monumenti dell’ultimo lustro del rugby nostrano.
Le dichiarazioni della vigilia
Valentina Ruzza, seconda linea del Valsugana
“Sarà una gara complessa. Siamo due squadre con pochi segreti l’una per l’altra. Abbiamo giocato contro tante volte, con diverse ragazze dei team in questione, che, tra l’altro, sono elementi importanti della nazionale italiana e passano dunque diverso tempo insieme nel corso dell’annata, conoscendosi bene pure fuori dal campo. Noi arriviamo a questa partita consce del fatto che loro sono le campionesse d’Italia in carica, e sapendo che l’aspetto emotivo avrà un ruolo ben più importante rispetto alle battaglie della stagione regolare”.
Giada Franco, terza linea del Colorno
“Andremo a Padova agguerrite, senza paura o timori, ma con tanta tanta voglia di vincere e dimostrare quale sia il nostro vero valore, consce del fatto di aver di fronte una grande squadra, che, a maggior ragione in casa, ha le armi per mettere in difficoltà chiunque”.
Le formazioni
Valsugana: 15 Stefan, 14 Vitadello, 13 Ostuni V., 12 Folli, 11 Andreaggi, 10 Rigoni, 9 Zatti, 8 Giordano (C), 7 Veronese, 6 Belluco, 5 Stoppa, 4 Ruzza, 3 Gai, 2 Cerato, 1 Galiazzo
A disposizione: 16 Frezza, 18 Migotto, 19 Fenato, 20 Capellazzo, 21 Cuman, 22 Ostuni C. 23 Maris, 24 Serafin
Colorno: 15 Fontanella, 14 Verini, 13 Sillari, 12 Bonaldo, 11 Ranuccini, 10 Madia (C), 9 Violi, 8 Franco, 7 Sgorbini, 6 Boledi, 5 Liguori, 4 Tounesi, 3 Di Masi, 2 Turani, 1 Giacomoli.
A disposizione: 16 Casolin, 17 Appiani, 18 Merlo, 19 Sberna, 20 Campanini, 21 Barbieri, 22 Galavotti, 23 Serio
Matteo Viscardi
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