Un nuovo quadro normativo per provare a rendere il più precise, consistenti e oggettive possibili delle decisioni spesso molto delicate
World Rugby, il governo mondiale della palla ovale, ha pubblicato un nuovo quadro normativo in merito ai placcaggi alti con l’obiettivo di rendere il più precise, consistenti e oggettive possibili le decisioni in un’area di gioco sempre più delicata negli ultimi anni.
Il framework di World Rugby vuole offrire delle linee guida chiare per “migliorare la coerenza nell’applicazione delle sanzioni, distinguendo tra placcaggi pericolosi che richiedono una penalità, cartellino giallo o cartellino rosso” e per “proteggere entrambi i giocatori, sanzionando in modo coerente e frequente il comportamento del placcatore che, come noto, è il più rischioso”.
Quando entrerà in vigore?
Subito, immediatamente e in ogni competizione, quindi sarà applicato anche nella prossima Rugby World Cup in Giappone.
Com’è strutturato?
La prima distinzione che propone World Rugby è quella tra la ‘carica di spalla’ e il ‘placcaggio alto’:
– c’è una ‘carica di spalla’ quando il braccio della spalla che va a contatto è dietro il corpo del placcatore oppure quando il placcatore ha il braccio al collo (in inglese è ‘sling’ position);
– un ‘placcaggio alto’ causa un contatto con la testa del placcato nel momento del placcaggio.
In base al tipo di intervento falloso, World Rugby individua tre aree attorno al quale l’arbitro deve prendere la sua decisione, che sarà modulata sulla base delle risposte alle seguenti domande. Nel caso di una carica di spalla:
– c’è un contatto con la testa o il collo?
– qual è il grado di pericolosità? Basso o alto?
– ci sono fattori attenuanti chiare e ovvie?
Nel caso di un placcaggio alto:
– il contatto è avvenuto con la testa, le spalle, il braccio o il gomito del placcatore?
– il contatto è stato diretto o indiretto (avviene in un secondo momento)?
– qual è il grado di pericolosità? Basso o alto?
– ci sono fattori attenuanti chiare e ovvie?
Aggravanti e attenuanti
L’unico fattore che potrebbe aggravare una sanzione ‘standard’ per un determinato fallo è la posizione del placcatore nel gioco aperto, ovvero se quest’ultimo ha una visuale libera e una quantità di tempo ragionevole prima del contatto.
Le attenuanti, che possono ridurre le sanzioni solo di un livello, sono invece quattro:
– il tentativo da parte del placcatore di cambiare l’altezza del placcaggio per evitare il contatto con la testa;
– un abbassamento improvviso da parte del placcato, che può essere dovuto a un tuffo per una meta, a un placcaggio precedente, o a cadute e scivolate accidentali;
– una visuale non perfetta prima del contatto per il placcatore;
– il placcatore rilascia immediatamente il placcato
Il riassunto di World Rugby
In conclusione
È cartellino rosso se:
– c’è un placcaggio di spalla, non chiuso, diretto al collo o alla testa del ball carrier, senza nessuna attenuante
– c’è un qualsiasi placcaggio alto in cui la spalla o la testa del placcatore entrano in contatto con la testa e il collo del ball carrier e, allo stesso tempo, ci sono un grado di pericolosità alto e alcuna attenuante
– c’è un placcaggio alto in cui il braccio del placcatore entra subito in contatto in maniera molto pericolosa con la testa o il collo del ball carrier, senza attenuanti
È cartellino giallo se:
– ci sono delle attenuanti per i potenziali cartellini rossi
– c’è un qualsiasi placcaggio alto come quelli descritti sopra, senza attenuanti, ma con un basso livello di pericolosità per il placcato
– c’è un placcaggio alto in cui il braccio del placcatore scivola in un secondo momento sulla testa o sul collo del ball carrier, in maniera molto pericolosa
È solo calcio di punizione se:
– ci sono delle attenuanti per i potenziali cartellini gialli
– c’è una carica di spalla né alla testa né al collo del ball carrier, con un basso livello di pericolosità
– c’è un placcaggio alto con contatto alla testa o al collo in un secondo momento, come nel caso sopra indicato, con un basso livello di pericolosità
– c’è un placcaggio alto sopra il livello delle spalle del ball carrier, ma senza che venga colpita la testa o il collo di quest’ultimo durante il gesto (il cosiddetto placcaggio ‘a cintura di sicurezza’)
Il video-tutorial creato da World Rugby
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