L’head coach degli argentini non vuole sentire parlare di imbrogli
I Jaguares contro le franchigie australiane, i Wallabies contro i Pumas. Non si spengono le polemiche dopo l’intervento di Phil Kearne, che si era scagliato contro la formazione sudamericana che milita nel Super Rugby colpevole, a suo dire, di aver ingannato la Sanzar – prima del passaggio a Sanzaar – costringendo fra l’altro le compagini degli altri stati a viaggi estenuanti per giocare.
A due giorni di distanza infatti arriva la replica tagliente di Gonzalo Quesada, head coach dei sudamericani: “Ammiro e rispetto un personaggio come Phil Kearne – esordisce – e capisco persino le ragioni che sta portando sul tavolo, rispetto alla causa su cui si è concentrato, ma penso che si debba dare uno sguardo più approfondito alla situazione.
Sono rimasto un po’ deluso da quei commenti. Si dice che noi abbiamo ingannato la Sanzaar, ma questo non è vero: l’idea era di avere una squadra argentina che migliorasse anno dopo anno ed è per questo che siamo grati a tutti di essere entrati nel Super Rugby”.
Poi fa una fotografia del movimento: “Se si guarda all’Argentina non si può che vedere una struttura che comunque è molto indietro: abbiamo giocatori che sono impegnati all’estero e non possiamo contare su di loro, inoltre vi sono elementi con età molto giovane e privi di esperienza nel Super Rugby. Lo sviluppo deve diventare per noi quindi un’opportunità.
Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica sono state molto generose nei nostri confronti, del resto non abbiamo un numero cosi alto di giocatori per avere più di una franchigia. La realtà è che abbiamo una sola squadra competitiva”.
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