I Crusaders hanno perso, subendo una rimonta da 0-20. I Jaguares intanto hanno vinto ancora e si sono qualificati ai playoff
Sono arrivati i primi verdetti dopo la 16esima giornata di Super Rugby, con le prime qualificazioni aritmetiche ai playoff. Tre posti sono già assegnati: per gli altri cinque, al momento, ci sarebbero ancora ben dieci squadre in lotta, anche se i Reds sono di fatto fuori dai giochi. La situazione è comunque molto fluida, e potrebbero esserci ancora degli stravolgimenti nelle ultime due settimane. Nel frattempo, ecco il riassunto del weekend.
20 – I punti segnati dai Crusaders nei primi ventuno minuti a Suva, contro i Chiefs, che invece erano rimasti a zero. Per i campioni in carica la partita sembrava in discesa, come quasi tutte le altre della stagione, ma non questa volta: i Chiefs hanno chiuso il gap nel giro di quindici minuti, piazzando poi l’allungo decisivo nell’ultimo quarto d’ora di gioco con le mete di Stevenson e Manu. L’upset della giornata è servito e i playoff sono ancora a portata di mano, anche se la franchigia di Hamilton avrà solo una partita a disposizione per ritoccare il punteggio in classifica.
Anni – Quasi tre, per la precisione. Ovvero il lasso di tempo trascorso dall’ultima volta in cui i Crusaders avevano subito 40 o più punti in una partita di Super Rugby. Gli ultimi a farlo furono i Lions, quando nel periodo di massimo splendore dell’era Ackermann riuscirono a battere 42-25 i neozelandesi. Era il 23 luglio 2016.
34 I- I Jaguares stanno spingendo al massimo sul loro acceleratore, conquistando la terza vittoria consecutiva in trasferta e garantendosi all’accesso aritmetico ai playoff (ma non ancora la vittoria della Conference sudafricana). Con due mete del giovane Carreras e le segnature di Montoya, Ezcurra e Kremer, i sudamericani hanno spazzato via anche i Reds, confermando il proprio status di grande squadra all’interno del torneo.
2 – I punti molto pesanti conquistati dai Bulls a Auckland, contro i Blues. I sudafricani, dopo la sconfitta a Canberra contro i Brumbies, non avrebbero potuto permettersi un’altra partita da zero punti visto il folto numero di squadre che sta cercando di entrare in zona playoff e il difficile calendario davanti a loro (Highlanders in trasferta e Lions in casa) Senza Pollard, infortunato, i Bulls hanno avuto buone risposte dal classe ’97 Manie Libbok, autore di 12 punti e della meta decisiva al minuto 75.
Vivi – I Waratahs hanno vinto il secondo derby consecutivo a Melbourne, dopo quello a Queensland contro i Reds, ma si sono soprattutto riavvicinati all’ottavo posto nella classifica globale, che al momento è dei Chiefs (31 punti). La squadra di Gibson è a un punto di distanza dopo la vittoria sui Rebels per 15-20, costruite sulle mete di Rona e Ashley-Cooper ma in particolare su una difesa da 92% di placcaggi riusciti.
Confusione – Una delle mete segnate dai Lions contro gli Stormers è arrivata al termine di un’azione sfiancante solo a guardarla. Prima gli ospiti partono dai loro 22 e trovano il break con i trequarti, grazie a una bella rete di passaggi che si spegne col brutto servizio di de Allende; sul turnover, i padroni di casa sfruttano il gioco rotto e partono alla garibaldina con Mapoe, che placcato da due uomini non deve far altro che scaricare a Skosan con il più banale degli offload.
Kwagga – A proposito di Lions-Stormers, vale la pena sottolineare la prestazione di Kwagga Smith per i Lions: 3 clean break, 4 difensori battuti, 71 metri corsi su 11 corse e una doppietta segnata. Ma ha avuto anche il modo di andare in doppia cifra con i placcaggi, mettendone a segno 12. Un giocatore totale.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.