Gli oceanici trionfano nel circuito mondiale, conquistando a Parigi il quinto oro stagionale. Sul podio generale Stati Uniti e All Blacks
Le Fiji tornano a essere campioni nelle World Series di rugby a sette, conquistando anche il quinto oro stagionale allo stadio Jean Bouin di Parigi. Il torneo 2018-2019 si è deciso domenica, nell’ultima giornata, quando in semifinale i figiani hanno battuto gli Stati Uniti con un largo 33-14. La corsa vincente dei campioni olimpici è quindi proseguita anche in finale, con la vittoria sugli All Blacks, ma la sfida con maggior pathos è stata proprio quella determinante per il titolo, visto che americani e oceanici erano separati in classifica da soli due punti.
I figiani hanno iniziato forte, trovando due mete in 4’ con Derenalagi e Mocenacagi, a cui hanno replicato gli States con Isles al 6’. Prima dell’intervallo, però, è arrivata la terza meta figiana, firmata Tuwai, che ha trasformato anche dalla piazzola e ha chiuso il primo tempo sul 19-7. Al rientro in campo, è arrivato l’affondo finale: a referto anche Botitu, che ha scavato un solco incolmabile. Inutile la meta di Williams all’11’, cui segue ancora la quinta marcatura di Fiji, nel final play, grazie a Tabu.
A quel punto – con le Series in tasca – il VII figiano ha dato ancora spettacolo in finale, contro la Nuova Zelanda. Nel primo tempo, le Fiji sono state devastanti: cinque mete (due di Bolaca, una a testa per Derenalagi, Tuimaba e Tuwai) e parziale di 28-7. Gli All Blacks hanno recuperato qualche punto solo nei tre minuti finali, con altrettante marcature, ma c’è stata poi solo l’attesa per la sirena finale per far partire i festeggiamenti dei neo campioni.
Per le Fiji è il quarto titolo nelle World Series, dopo che lo scorso anno era sfumato all’ultima partita –proprio a Parigi – a favore del Sudafrica.
Proprio i Blitzboks hanno battuto, nella sfida per il bronzo, gli Stati Uniti, che per la terza volta stagionale hanno chiuso una tappa fuori dal podio. È stata la stella nordamericana Perry Baker ad aprire le marcature; poi il crollo psicologico degli States e i sudafricani hanno potuto dilagare: 24-7 il risultato a fine match.
La classifica finale della tappa parigini non ha mutato le prime quattro posizioni – quelle valide per accedere direttamente alle Olimpiadi di Tokyo 2020, con gli All Blacks al terzo posto dietro Fiji e USA, e davanti ai Blitzboks.
Alle loro spalle l’Inghilterra (a Parigi di nuovo estromessa dalla parte alta del tabellone per mano dell’Argentina), Samoa e l’Australia. È retrocesso il Giappone, complice anche un gran finale da parte del Kenya.
Lo statunitense Carlin Isles ha chiuso al primo posto la classifica marcatori, avendo messo a referto 52 mete in tutta la stagione, seguito dal figiano Tuimaba (46), dal capitano inglese Dan Norton e dallo scozzese Max McFarland (entrambi a 39). Norton ha allungato ancora nella classifica “all time”, arrivando a 338.
È stato invece il neozelandese Knewstubb a registrare il maggior numero di punti messi a segno, 307, davanti agli statunitensi Hughes e Isles, rispettivamente con 299 e 260. Fiji senza rivali nella classifica degli offload, con in testa i 49 di Botitu e i 45 di Derenalagi.
Sevens World Series maschili – Parigi 2019
Gironi
Pool A: Fiji 9, Argentina 7, Irlanda 5, Inghilterra 3
Pool B: Sudafrica 9, Kenya 6, Galles 5, Australia 4
Pool C: Stati Uniti 9, Samoa 7, Spagna 5, Canada 3
Pool D: Nuova Zelanda 9, Francia 5, Giappone 5, Scozia 5
Quarti di finale
Fiji v Francia 24-5
Stati Uniti v Kenya 26-14
Nuova Zelanda v Argentina 21-12
Sudafrica v Samoa 40-7
Semifinali
Fiji v Stati Uniti 33-14
Nuova Zelanda v Sudafrica 33-7
Finali
Challenge: Canada v Irlanda 28-12
Bronzo: Sudafrica v Stati Uniti 24-7
Oro: Fiji v Nuova Zelanda 35-24
Classifica: Fiji 186, Stati Uniti 177, Nuova Zelanda 162, Sudafrica 148, Inghilterra 114, Samoa 107, Australia 104, Francia 99, Argentina 94, Scozia 72, Canada 59, Spagna 49, Kenya 37, Galles 31, Giappone 27, Irlanda 19*.
*gli irlandesi hanno preso parte, come Invitational Team, solo alle ultime due tappe delle Sevens World Series 2019.
Francesco Rasero
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.