Abbiamo parlato con il giovane mediano di mischia trevigiano del suo percorso professionale e degli obiettivi per la prossima stagione
Dopo una stagione più che positiva in quel di Rovigo, che gli ha consentito di disputare anche il Sei Nazioni Under 20, Gianmarco Piva, mediano di mischia trevigiano, è stato inserito, per l’annata agonistica ’19/’20, nella lista dei permit player dei Leoni, con i quali ha iniziato ad allenarsi da un paio di settimane al centro sportivo de “La Ghirada”. Lo abbiamo raggiunto per parlare con lui del suo percorso di crescita e degli obiettivi già posti in essere per la prossima stagione.
Gianmarco, cosa ha significato e che stagione è stata, per te, la prima con i colori di Rovigo?
“Sicuramente, l’anno scorso, dopo aver chiuso il capitolo della maturità, ho capito cosa significhi lavorare all’interno di una squadra del calibro di Rovigo tutti i giorni, per tutto il giorno. Insomma, cosa voglia dire esattamente essere un professionista a 360 gradi. Alla fine è stata una stagione molto positiva: ad inizio anno avevo qualche timore, fisiologico, di non riuscire a ritagliarmi il mio posto in squadra, ma col passare delle settimane e dei mesi mi sono trovato sempre più a mio agio. Poi è arrivata pure l’esperienza della nazionale Under 20, al Sei Nazioni di categoria, che forse non ho vissuto nel modo in cui speravo, ma ripensandoci ora, posso dire che mi abbia arricchito”.
Quali partite con i Bersaglieri ti hanno lasciato un segno particolare?
“Personalmente, la partita della stagione che ricordo con maggior entusiasmo è quella che abbiamo vinto in campionato a Calvisano, dove ricordo di aver giocato un’ottima gara, archiviando anche il man of the match. Poi, pur perdendola, e avendone giocata solo una parte, mi porto dentro anche la finale Scudetto, comunque un momento molto importante”
Cosa vuol dire per te allenarti a Treviso? Come ti stai trovando in queste prime settimane di lavoro?
“Per ogni ragazzo che nasce a Treviso e cresce nelle società della zona, rappresentare la propria città al massimo livello credo che sia un sogno. Da bambino andavo sempre a seguire il Benetton Rugby. In questi anni, poi, tra il periodo nelle giovanili dei Leoni, e quello da permit player in Accademia, ho avuto già l’occasione di entrare in contatto con il mondo del Benetton dei grandi. Ora, però, che sto lavorando qui con continuità, posso confermare quanto ho già vissuto nelle precedenti esperienze ad intermittenza: si respira una serenità incredibile, con dei professionisti al tuo fianco che riescono a metterti nella migliore condizione possibile per esprimere al meglio tutte le tue qualità. In questa prima fase stiamo dando grande attenzione alla parte atletica, ma abbiamo iniziato anche a lavorare su qualche fasi statiche. Lo staff ed i compagni hanno un atteggiamento fantastico, ti fanno subito sentire parte del gruppo”
Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima annata?
“A Rovigo, a livello di squadra, speriamo di fare ancora meglio dell’anno passato. A Treviso, invece, spero di poter crescere tanto al fianco di gente di grande esperienza come Duvenage e Tebaldi, guadagnarmi minuti in campo ed una conferma in vista della prossima stagione”.
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