Il nuovo contratto tutelerà il giocatore concedendogli sei mesi di pieno recupero
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ph. REUTERS/Ross Setford
Il tallonatore dei Lions sudafricani Malcolm Marx ha rinnovato il proprio contratto con la franchigia finalista delle ultime edizioni del Super Rugby. La federazione sudafricana mette così a segno un importante colpo, garantendosi le prestazioni del tallonatore titolare degli Springboks fino al 2022 e battendo per una volta la concorrenza dei ricchi club europei.
Il nuovo contratto di Marx comprende peraltro una clausola: per tutelare la salute del giocatore e prolungarne la carriera, beneficerà di un periodo sabbatico di 6 mesi alla fine della Rugby World Cup, e tornerà ai Lions solamente a giugno del 2020.
Un provvedimento interessante, già utilizzato in passato dagli All Blacks, che potrebbe farsi sempre maggiore spazio, anche in altre forme, nel mondo del rugby. Una soluzione win-win per squadre e giocatori: le prime vedrebbero il proprio investimento tutelato nel medio-lungo periodo, i secondi potrebbero prolungare la propria carriera e riceverne un beneficio in termini di stress fisico e mentale.
Alternative al periodo sabbatico sono ad esempio quelle intraprese da Kieran Read e Sam Whitelock, che giocheranno una stagione in Giappone non tanto per monetizzare a fine carriera, come successo a molti finora, ma per prendersi un periodo ad un livello più basso per cercare di avere una vita sportiva più longeva.
Allo stesso modo, e in maniera ancora più evidente, Mathieu Bastareaud giocherà nella Major Rugby League statunitense. Il suo non è un addio al rugby di prima fascia, di cui è ancora uno dei protagonisti, né un tentativo di lucrare sulla propria carriera (guadagnerebbe di più rimanendo a Tolone), bensì l’opportunità di provare qualcosa di nuovo, e nel contempo abbassare il livello di intensità fisica e mentale richiesti per poi tornare al massimo nelle stagioni successive.
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