Nel ritiro australiano si cerca di capire come completare il gruppo che preparerà Rugby Championship e Mondiale
Alla Rugby World Cup non manca poi così tanto. Sono settimane delicate quelle che sta vivendo la nazionale australiana, che ha iniziato i primi raduni in vista del Rugby Championship e del Mondiale. Cheika e lo staff tecnico stanno cercando di capire come organizzare nel modo migliore la marcia di avvicinamento al torneo con All Blacks, Sudafrica e Argentina facendo intanto “la conta” degli uomini anche e soprattutto verso la kermesse iridata.
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Nic White is back
Il mediano di mischia ha firmato un contratto con la Federazione, anche se al momento non sa in quale franchigia del Super Rugby giocherà l’anno prossimo, e per il commissario tecnico dei Wallabies è questo quello che conta. Potrà essere in gruppo sin dall’inizio, all’inizio come alternativa poi se saprà convincere potrà persino ambire alla maglia da numero 9 titolare: “E’ bello vedere Nic con noi – ha detto George Gregan, storico capitano dell’Australia, oggi nel coaching staff, vincitore della William Webb Ellis Cup nel 1999 – il suo stile di gioco, stando all’estero, è migliorato, si è affinato è diventato più rotondo”.
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Pocock e O’Connor: corsa contro il tempo
Ci sono diversi problemi per i due giocatori che Cheika vorrebbe entrambi nella rosa da portare in Giappone, il prossimo settembre.
Il capitano terza linea è alle prese con la riabilitazione post infortunio: i progressi ci sono, ma stabilire al momento una data per il rientro in campo non sembra cosa facile.
Il trequarti invece ha un problema contrattuale. Dopo le esperienze degli ultimi anni nell’Emisfero Nord, con le maglie di London Irish, Tolone e Sale Sharks, l’utility back che vanta “solo” 44 test con la nazionale australiana – mentre la “regola overseas” nei richiede almeno 60 – deve per forza firmare un contratto con la Federazione Australia per poter far parte del roster iridato, aldilà della franchigia che poi lo avrà in forze nel Super Rugby 2020. La volontà è quella chiaramente di incontrarsi assecondando i desideri di Cheika e dello stesso O’Connor che al momento è tornato in patria per firmare un accordo, ma al momento nulla è stato stipulato nero su bianco.
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