Con la rinuncia di Squire, Hansen dovrà scegliere da un ampio gruppo di giocatori il suo blindside flanker
Liam Squire ha rifiutato la convocazione degli All Blacks e non compariva tra i 39 nomi annunciati martedì mattina da Steve Hansen in vista del prossimo Rugby Championship, prodromo alla convocazione per la prossima Rugby World Cup.
Dietro la decisione del giocatore ci sarebbero problemi familiari che lo hanno già portato a non partire per il tour in Sudafrica con gli Highlanders durante il Super Rugby. Inoltre una serie di infortuni ha condizionato la sua stagione, spingendolo a parlare a quattr’occhi con Steve Hansen e a comunicargli l’intenzione di non rispondere alla convocazione.
Hansen si è premurato di non far trapelare le precise motivazioni della rinuncia del suo terza linea, ma ha riportato che al termine della loro conversazione si sarebbero accordati affinché il giocatore torni sul campo e metta insieme minuti, per poi prendere una decisione in seguito. Sarà difficile che Squire faccia parte del gruppo per la coppa del mondo, insomma, ma le porte non sono ancora chiuse.
L’assenza del possente terza linea sarà una circostanza con cui Hansen avrà a che fare, visto che è chiaro che lo staff tecnico non ha un’idea chiara su chi diventi a questo punto il proprietario della maglia numero 6 degli All Blacks.
Squire ha infatti ricoperto il ruolo di blindside flanker in ben 14 delle ultime 24 partite della nazionale neozelandese, a partire cioè dalle partite immediatamente successive al tour dei Lions 2017. Gli altri giocatori a spartirsi le rimanenti presenze da titolare in quella posizione sono Vaea Fifita (6) e Shannon Frizell (4), entrambi convocati nel gruppo dei 39 da Hansen.
Fra i convocati, però, ci altri due specialisti del ruolo, come Luke Jacobson e Dalton Papali’i, mentre nel ruolo si è disimpegnato più volte anche Jackson Hemopo, un giocatore ibrido fra seconda e terza linea.
Da una parte quindi c’è la relativa esperienza di giocatori che sono da tempo nel giro degli All Blacks, dall’altra giocatori emergenti come l’esordiente Jacobson, che ha avuto una straordinaria stagione ai Chiefs ed è stato capitano della under 20 neozelandese, e Papali’i, dei Blues, da tempo indicato come la next big thing in terza linea.
Jacobson vs Highlanders: una meta, due turnover vinti, 15 placcaggi, 4 difensori battuti e 3 clean breaks
Lo stesso head coach ha ammesso di aver scelto cinque giocatori che possono ricoprire il ruolo di numero 6 perché nessuno di loro è stato nettamente migliore degli altri, rendendo la scelta scontata.
“Il fatto che Scott Barrett si sia rotto la mano non aiuta perché probabilmente avrebbe giocato in quella posizione a un certo punto, ma questa è una grande opportunità, ed è entusiasmante perché credo ce tutti i candidati siano buoni giocatori di rugby” ha detto Hansen al sito ufficiale degli All Blacks.
“Luke Jacobson [che è un esordiente] ha giocato veramente un grande rugby. E’ un difensore molto fisico, un buon ball carrier, non è solo un portatore-passatore, ha anche le abilità per battere l’avversario, scaricare il pallone a contatto e può giocare in più di una posizione.”
“E alla fine dell’anno, andando alla Rugby World Cup, più persone avremo che possono giocare in più di un ruolo, più facile per noi sarà restringere la squadra a 31 giocatori.”
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