Inseriti nel girone B degli Azzurri, i nordamericani potranno giocarsi alla pari la sfida con la Namibia
Canada e Namibia sono le due squadre qualificate alla Rugby World Cup 2019 classificate più in basso nel ranking mondiale, rispettivamente al ventunesimo e al ventitreesimo posto.
Eppure, per volere della sorte, si trovano entrambe nel gruppo B, insieme a Italia, Sudafrica e Nuova Zelanda, il che significa che per entrambe si apre una porta chiusa a molte altre compagini più quotate: vincere una partita.
E’ una buona notizia soprattutto per il Canada, che a questa RWC si è qualificato solamente con l’ultimo posto disponibile, vincendo il torneo di ripescaggio organizzato in Francia dalla federazione internazionale. Nonostante una robusta tradizione storica che ha visto i nordamericani qualificarsi ad ogni edizione della rassegna mondiale, con tanto di qualificazione ai quarti di finale nel 1991, recentemente il movimento canadese ha subito una lenta ma costante regressione.
La regressione è iniziata dopo la RWC 2011, in cui un Canada guidato dall’attuale allenatore del Benetton Kieran Crowley aveva saputo farsi valere anche contro avversari di maggior caratura come la Francia. Da allora il Canada ha vinto solo 23 delle 68 partite disputate, e negli ultimi quattro anni non ha mai vinto contro una squadra che li precedesse nel ranking.
Il Canada ha perso la supremazia sul continente nordamericana a beneficio degli USA e ha incominciato a subire sconfitte anche dalle altre squadre americane che incontra con più frequenza, come Brasile e Uruguay, ma anche dalla Russia. Se si escludono le partite del torneo di ripescaggio, il Canada ha vinto solo una delle ultime 8 partite.
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Per capire meglio lo stato dell’arte, però, si dovrà aspettare la Pacific Nations Cup 2019, che vedrà i nordamericani affrontare Stati Uniti, Fiji e Tonga.
L’allenatore gallese Kingsley Jones ha diramato lo scorso 16 giugno le convocazioni per il torneo, valevoli anche per la preparazione della RWC. Tra i 43 giocatori, la maggior parte milita nella Major League Rugby e ci sono ben sei veterani della coppa del mondo del 2011, a dimostrazione del faticoso processo di ricambio generazionale. Ci sono inoltre quattro giocatori del circuito canadese amatoriale.
La novità è la prima convocazione dell’estremo di Ulster Peter Nelson, 26 anni, eleggibile per discendenza. Il giocatore ha disputato 13 partite con i nordirlandesi in questo Pro14.
Il gruppo potrà contare sul rientro di una serie di giocatori dopo la Pacific Nations Cup, fra cui ci dovrebbero essere alcuni atleti impegnati sia nel World Rugby under 20 Trophy che nel circuito del rugby Sevens.
QUALIFIED!!
Canada’s Men’s Sevens team are headed to the Tokyo 2020 Olympic Games!!!! ?? #RugbyCA #RC7s pic.twitter.com/RtRSzkQYJI
— Rugby Canada (@RugbyCanada) July 7, 2019
L’obiettivo è chiaro: giocarsi la partita contro la Namibia e portare a casa un risultato positivo, che al mondiale è mancato solamente nell’edizione 2015.
La presenza nel girone di due corazzate come Sudafrica e Nuova Zelanda potrebbe rendere le cose più complicate, sia in termini di durezza mentale nel caso dovessero arrivare sconfitte molto pesanti, sia in termini di conseguenze fisiche.
Il Canada non dovrebbe poter aspirare a una vittoria contro l’Italia, ma storicamente la squadra nordamericana ha sempre saputo metterci in difficoltà, così come accaduto quattro anni fa, quando per poco DTH van der Merwe e compagni non rovinavano le uova nel paniere agli Azzurri in quel di Leeds. Finì 23-18, con i canadesi avanti 13-15 ad inizio secondo tempo.
Il calendario
Proprio gli Azzurri saranno il primo avversario del Canada, il prossimo 26 settembre a Fukuoka. Un’occasione ghiotta per provare a fare uno scherzetto, sfruttando le consuete difficoltà degli esordi.
Il 2 e l’8 di ottobre, quindi, sarà la volta delle proibitive sfide a Nuova Zelanda e Sudafrica. Le partite saranno di scena rispettivamente a Oita e a Kobe.
Saranno cinque i giorni di recupero dopo la partita con gli Springboks prima di affrontare la partita più importante del mondiale: il 13 ottobre a Kamaishi ci sarà la sfida alla Namibia.
Scopri gli stadi della RWC:
Sapporo e Kamaishi
Tokyo e Kumagaya
Giocatori da seguire
DTH van der Merwe è il miglior marcatore di mete della storia del Canada, nonché un eccellente trequarti ala che ha fatto le fortune dei Glasgow Warriors, dove ancora milita. Sebbene non sia più l’atleta scintillante in grado di mettere in apprensione qualsiasi difesa, si tratta ancora del trequarti più pericoloso in dotazione a Kingsley Jones. Sarà interessante vedere la sua partnership nel triangolo allargato con il già citato Nelson, un estremo ordinato e preciso al piede, e Jeff Hassler, ala ex Ospreys passato quest’anno ai Seattle Seawolves.
Nel pacchetto degli avanti, invece, il capitano Tyler Ardron è il giocatore migliore e più esperto. Ha messo insieme 16 presenze da titolare con i Chiefs nel Super Rugby 2019, alternandosi fra seconda e terza linea. Giocatore potente, ad Ardron saranno affidati i compiti di leadership tecnica della squadra, supportato da veterani come il mediano di mischia Phil Mack e il centro dei London Irish Ciaran Hearn.
Sarà la quarta Rugby World Cup per Daniel Tailliferre Hauman van der Merwe, nato 33 anni fa in Sudafrica ed emigrato in Canada all’età di 17 anni
Nel peggiore dei mondi possibili per il Canada, la squadra si ritroverà stanca, acciaccata e a terra dopo aver raccolto oltre 150 punti in due partite da All Blacks e Springboks. E nemmeno con l’Italia al primo turno c’è mai stata partita. La partita con la Namibia si rivela anch’essa troppo ostica per quello che rimane della nazionale canadese, e la squadra torna a casa senza neanche un punto in classifica.
Nel migliore dei mondi possibili, invece, la foglia d’acero campeggerà trionfatrice dopo la vittoria con la Namibia. Con l’Italia il Canada è riuscito a stare in partita per 50/60 minuti e tanto basta. I match contro neozelandesi e sudafricani sono passati senza infliggere troppi danni, anche se con punteggi ovviamente pesanti, ma uno sconosciuto giocatore non professionista canadese avrà vinto la gara di bistecca mangiata al terzo tempo contro Tendai Mtawarira, diventando così la storia del momento sui giornali di tutto il mondo.
La storia del Canada alla Rugby World Cup
1987 – Terza nel girone (una vittoria)
1991 – Quarti di finale
1995 – Terza nel girone (una vittoria)
1999 – Terza nel girone (una vittoria)
2003 – Quarta nel girone (una vittoria)
2007 – Quinta nel girone (un pareggio)
2011 – Quarta nel girone (una vittoria e un pareggio)
2015 – Quinta nel girone
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