La nuova formazione giocherà in uno dei due gironi a carattere territoriale, che daranno l’accesso alla Serie A Élite
Nei campionati femminili della stagione 2019/2020 ci sarà anche una squadra del Calvisano. La società bresciana ha annunciato l’iscrizione al torneo e la formazione di un gruppo di 30 atlete, alcune delle quali provenienti dal Rugby Mantova. Finora il Calvisano femminile era impegnato solo nella Coppa Italia di rugby seven, in cui le bresciane avevano conquistato due secondi posti, nel 2015 e nel 2016.
Il Calvisano giocherà in uno dei due gironi territoriali che daranno accesso alle vincitrici alla Serie A Élite, il torneo principale a 8 squadre che sarà creato dalla FIR nell’ambito di una riforma del settore femminile annunciata nei mesi scorsi. “È una sfida molto affascinante che ci impegnerà su molti fronti, non ultimo quello dell’affollamento degli impianti del San Michele nel fine settimana – ha detto Alice Ferrari, dirigente del movimento femminile calvino – Ringrazio pertanto la società che ha deciso di fare questo passo e di metterci a disposizione un consigliere, nella persona di Luca Marzocchi, che avrà il compito di aiutarci nello sviluppo e nella crescita di questa iniziativa”.
L’allenatore della squadra sarà Filippo Santoro, 35enne ex giocatore che ha chiuso la carriera proprio al termine dell’ultima stagione. “Credo che la squadra che stiamo costruendo non dovrà porsi limiti ed affrontare a mente libera tutte le partite del prossimo campionato – ha detto l’allenatore – L’obiettivo primario è la crescita individuale e oltre che quella collettiva”.
“Sarà un inizio in salita, essendo la prima stagione in assoluto per gran parte delle giocatrici, la mia sfida sarà quella di accompagnare le ragazze in questa nuova esperienza accrescendo la loro responsabilità e leadership. Vorrei farlo con l’aiuto di quelle giocatrici che hanno già maturato delle esperienze nel campionato a XV e con l’intervento di altri tecnici che possano aumentare la qualità del nostro lavoro. Diventa quindi difficile parlare di aspettative precise in termini di risultati in questo primo anno, in quanto, prima di tutto dovrò conoscere il gruppo e le sue dinamiche ma vorrei che le motivazioni e l’impegno che le ragazze metteranno negli allenamenti si veda nitidamente nelle prestazioni in campo con un approccio alle gare sempre propositivo”.
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