L’ala degli All Blacks ha battuto il suo connazionale Doug Howlett. Da giovedì i sondaggi per la maglia n°11
La miglior ala con la maglia n°14 nella storia della Rugby World Cup è John Kirwan. Nei sondaggi per il miglior XV di sempre dei Mondiali, promossi da OnRugby e Italrugbystats, l’ex giocatore degli All Blacks ha battuto in finale il connazionale Doug Howlett in maniera piuttosto netta con 340 voti contro i 193 raccolti da Howlett. A quest’ultimo non è bastato essere il miglior realizzatore di mete nella storia della Nuova Zelanda, contro uno dei grandi protagonisti della vittoria nella Rugby World Cup 1987 per i suoi All Blacks.
Il primo Mondiale di rugby è stato senz’altro il momento più importante nella carriera di Kirwan, ala dal fisico possente e dalla corsa devastante per potenza sprigionata sul terreno di gioco. Era un’ala atipica per quel periodo, quando la maggior parte dei trequarti era più che altro agile, rapida e sfuggente; Kirwan sembrava badare meno al sottile, e semplicemente si liberava degli avversari per inerzia quando questi gli sbattevano contro.
In carriera ha giocato due Coppe del Mondo, con 11 presenze tra il 1987 e il 1991; nella prima ha segnato cinque mete, mentre nella seconda solo una.
I risultati dei sondaggi per la miglior ala (n° 14)
Semifinali
John Kirwan v Nehe Milner-Skudder 363-186
Doug Howlett v Chester Williams 265-195
Finale
John Kirwan v Doug Howlett 340-193
Come funziona il nostro sondaggio
Nel corso delle settimane, per ciascuno dei quindici ruoli proporremo quattro nomi, con due semifinali e una finale per definire ogni volta il vincitore. A deciderlo sarete voi utenti con il vostro voto, che potrete esprimere in due modi sui nostri social: su Facebook, scegliendo la reaction abbinata al giocatore nei post che pubblicheremo, oppure attraverso i sondaggi che inseriremo nelle nostre Stories su Instagram (a proposito: seguiteci anche lì se ancora non lo fate, perché durante la Rugby World Cup condivideremo diversi contenuti “live” dal Giappone che non troverete sul sito).
Al termine di ogni finale, pubblicheremo un articolo sul vincitore e allo stesso tempo lanceremo i nomi scelti per le semifinali dell’altro ruolo da votare.
I nomi verranno selezionati dalla redazione di OnRugby e dai ragazzi di Italrugbystats: terremo conto delle valutazioni tecniche dei giocatori ma anche della loro eredità storica all’interno delle Rugby World Cup di cui sono stati protagonisti.
Il prossimo ruolo: l’ala (maglia n° 11)
I quattro candidati
Jonah Lomu
Nuova Zelanda
Anno di nascita: 1975
Rugby World Cup giocate: 1995, 1999
Ogni presentazione sarebbe superflua per una delle più grandi icone di sempre del rugby. Basta un qualsiasi video, come questo:
Joe Rokocoko
Nuova Zelanda
Anno di nascita: 1978
Rugby World Cup giocate: 2003, 2007
Nella linea di successione della maglia numero 11 tutta nera, Joe Rokocoko è venuto subito dopo Jonah Lomu. Non si può dire che abbia lasciato la stessa impronta sulla storia del gioco, ma si può dire che sia stato uno dei più grandi talenti di inizio terzo millennio. Agile, rapido e sgusciante, a queste qualità Rokocoko sapeva combinare anche la classica esuberanza fisica dei giocatori figiani, di cui era un rappresentante almeno all’anagrafe.
David Campese
Australia
Anno di nascita: 1962
Rugby World Cup giocate: 1987, 1991, 1995
Un giocatore spettacolare e divertente come pochi, oltre che piuttosto irriverente ed eccentrico. Campo è stato uno dei grandi protagonisti dell’Australia campione del mondo nel 1991, con sei mete in altrettante presenze. Tra i Wallabies – e non solo – è stato probabilmente il più grande di sempre, mentre uno dei suoi highlights più memorabili è la grande semifinale giocata contro gli All Blacks, sempre nella RWC del ’91.
Bryan Habana
Sudafrica
Anno di nascita: 1983
Rugby World Cup giocate: 2007, 2011, 2015
È senza dubbio uno degli Springboks più famosi del suo tempo, oltre che uno dei più vincenti. Nel 2007 ha segnato 8 mete per trascinare il Sudafrica alla vittoria, bottino personale arrotondato poi a 15 – pareggiando il record di Lomu – tra il 2011 e il 2015. Al suo massimo, Habana ha avuto un’accelerazione ineguagliabile e un istinto per la meta da primo della classe, quale effettivamente era. Non ce ne saranno molti altri come lui.
Le semifinali inizieranno giovedì 18.
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