Lo ha fatto al termine di una finale bellissima e tirata contro il Portogallo, in cui ha vinto con una meta dubbia a pochi minuti dal termine
Durante la notte italiana fra domenica e lunedì si è disputata in Brasile la giornata finale del World Rugby U20 Trophy, il mondiale giovanile B. La competizione è stata vinta dal Giappone, che era la squadra favorita fin dall’inizio del torneo. La conquista del Trophy è però stata resa più complicata del possibile da una grande prestazione del Portogallo, che ha accarezzato per circa un’ora il sogno di compiere l’impresa e battere i nipponici.
La finale fra le due squadre si è conclusa sul 35-34, con 5 mete per parte e innumerevoli ribaltamenti nel risultato. Il Portogallo rimpiange la serata non perfetta ai pali del proprio numero 10 Miguel Portela Morais (4/8, 10 punti mancati) e il non aver saputo concretizzare una azione in particolare, a metà del secondo tempo, che li avrebbe portati ben oltre il break di vantaggio. Può però anche recriminare sull’ultima meta del Giappone, quella del sorpasso, marcata dall’estremo Ryosuke Kawase con un sospetto doppio movimento.
Marta fa più o meno ciò che vuole, ma i giapponesi non si arrendono e si salvano in extremis. Poteva essere la meta che chiudeva la partita
La chiave del successo dei nipponici è stata la mischia chiusa, vera e propria arma per tutta la durata della partita. La mischia portoghese, peraltro, è stata di ottimo livello in questa iterazione della nazionale giovanile, ma i giapponesi si sono dimostrati superiori soprattutto fisicamente nello scontro fra i due pacchetti. Proprio una meta tecnica da mischia ha consentito al Giappone di marcare e riportarsi a -1 con un quarto d’ora da giocare, dopo essere stati sotto anche di 10 lunghezze.
La partita era cominciata, come da pronostico, con il dominio degli asiatici, capaci di andare avanti fino al 14-0 in soli dieci minuti. La meta del talentuoso numero 13 Rodrigo Marta segnava però la riscossa dei lusitani che, complice un cartellino giallo comminato a un trequarti giapponese, ribaltavano completamente la situazione portandosi sul 21-14 prima della fine della prima frazione di gioco.
Il Giappone, squadra sicuramente più preparata dal punto di vista fisico, sembrava quindi perdersi, mentre il Portogallo beneficiava di ottime percentuali di possesso e sapeva segnare ad ogni occasione avuta nella metà campo avversaria. In apertura di secondo tempo Portela apriva le marcature con un piazzato che dava il massimo vantaggio al Portogallo, ma il Giappone replicava immediatamente con una meta da rolling maul che li riportava a -3.
Non c’è tempo di prendere fiato: passano 4 minuti e il Portogallo torna a segnare, portandosi sul 29-21. Dieci minuti più tardi ecco la penalty try da mischia chiusa dei giapponesi, ma c’è tempo ancora per un sussulto lusitano: al 69′ Martins Salgado schiaccia sull’out di destra e dà sei punti di vantaggio che sembrano decisivi. Non basterà: la meta di Kawase a tre minuti dal termine avviene proprio in mezzo ai pali e per Ryuto Fukuyama è un gioco da ragazzi aggiungere i due punti che valgono la vittoria.
Il Giappone prenderà dunque il posto della Scozia nel prossimo World Rugby U20 Championship di scena in Italia.
Al Portogallo rimane una nota di merito per le potenzialità espresse. Da tenere d’occhio il talento di due giovani trequarti: il già citato Rodrigo Marta (all’anagrafe Rodrigo De Bivar Weinholtz Cardoso Marta), centro classe 1999 che ha già esordito in nazionale maggiore, e il trequarti ala Raffaele Storti, scheggia da 9 mete in 4 partite nato nel dicembre del 2000.
Gli altri risultati
La giornata di finali ha visto le Tonga vincere la medaglia di bronzo battendo per 29-27 l’Uruguay. I Teritos hanno in realtà segnato una meta in più, ma hanno sbagliato qualche calcio di troppo, permettendo agli isolani di mantenere il vantaggio accumulato nella prima parte del secondo tempo fino al termine della gara. La meta nel recupero del pilone Etchegorry avrebbe potuto valere il pareggio se il numero 10 D’Avanzo avesse centrato i pali nella trasformazione.
Agile quinto posto per il Canada, che ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto al Kenya, regolato 52-13. Otto le mete dei nordamericani, con doppietta per il terza linea Carson.
La sfida per non arrivare ultimi la vince invece il Brasile padrone di casa, che regola Hong Kong 32-29 al golden point. Gli asiatici avevano acciuffato il pareggio a quota 29 al minuto 78, quindi le squadre si sono continuate ad affrontare in un tempo supplementare in cui la prima squadra a segnare avrebbe vinto l’incontro. Sono bastati due minuti al Brasile per trovarli, costruendo una piattaforma dalla quale il mediano di apertura Ferrer Spago ha potuto colpire con un drop.
This was Brazil U20’s “golden point”. pic.twitter.com/mLQ6lHRzT0
— Tier 2 Rugby (@T2Rugby) 21 luglio 2019
Risultati e classifica finale
Brasile v Hong Kong 32-29
Canada v Kenya 52-13
Uruguay v Tonga 27-29
Giappone v Portogallo 35-34
1 Giappone – promosso nel World Rugby u20 Championship
2 Portogallo
3 Tonga
4 Uruguay
5 Canada
6 Kenya
7 Brasile
8 Hong Kong
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