Quinta puntata del nostro viaggio nelle strutture e nelle località che ospiteranno la RWC 2019
Penultima tappa del tour di Onrugby per le città e gli stadi del Giappone che ospiteranno il Mondiale. Oggi con lo Speciale Rugby World Cup 2019 si arriva Kobe e Fukuoka
Kobe Misaki Stadium
Il Kobe City Misaki Park Stadium, noto anche come The Noevir Stadium Kobe, è uno stadio utilizzato sia per il rugby che per il calcio, situato nel parco di Misaki, Hyogo-ku, Kobe. Lo stadio ha una capacità di 30.132 e presenta un tetto retrattile. E’ la sede del club di J1 League Vissel Kobe e della squadra di Top League Kobe Kobelco Steelers, nella quale ha tra gli altri militato Dan Carter. È interessante notare che lo stadio di Kobe è stato il primo stadio in Giappone in grado di ospitare partite in notturna, grazie all’installazione dell’impianto di illuminazione nel 1970.
Nel febbraio 2007, Next Co., Ltd. (proprietaria del sito web immobiliare “Home’s”) ha acquistato i diritti di denominazione dello stadio dalla città di Kobe per tre anni con una somma di 70 milioni di yen all’anno (circa 562.000 Euro). Lo stadio è stato ribattezzato “Home’s Stadium Kobe” il 1 ° marzo 2007 e il contratto è stato rinnovato per altri tre anni nel gennaio 2010.
Nel 2012, la città di Kobe ha cercato offerte per un nuovo sponsor e Noevir, l’azienda produttrice di cosmetici di Kobe, è stata l’unica offerente. Nel febbraio 2013 la città ha quindi annunciato la conclusione di un contratto triennale per la somma di 65 milioni di yen all’anno. Lo stadio è diventato così noto come il Noevir Stadium di Kobe il 1 ° marzo 2013.
A Kobe si giocheranno 4 partite:
Inghilterra vs USA il 26 settembre
Scozia vs Samoa il 30 settembre
Irlanda vs Russia il 3 ottobre
Sudafrica vs Canada l’8 ottobre
Cosa fare a Kobe
Kobe, città da più di 1,5 milioni di abitanti, ha poco da offrire per quanto riguarda le attrazioni turistiche, ma è una vera città giapponese, con una grande etica del lavoro, ottimi negozi e cucina fantastica. Le sue strade ed edifici moderni, oltre che le magnifiche vedute notturno del porto illuminato la rendono una città molto affascinante.
È difficile immaginare che solo nel 1995 più di 6.000 residenti abbiano perso la vita nel Grande terremoto di Kobe che ha letteralmente azzerato la città. Oggi non c’è praticamente traccia dell’enorme distruzione che in soli 20 secondi alle 5.46 del 17 gennaio ridusse la fiorente città ad un cumulo di macerie. Eppure, Kobe ed i suoi abitanti non dimenticheranno mai questa terribile tragedia. Una visita al museo del terremoto è sicuramente molto interessante ed istruttiva, oltre che molto giapponese, visto i circa 1600 terremoti che ogni anno colpiscono l’arcipelago.
Kobe fu uno dei primi porti giapponesi ad aprirsi al commercio estero nel 1868 (assieme a quello di Yokohama) e fu qui che il Giappone ebbe il suo primo assaggio di calcio, golf e manzo. Oggi il manzo di Kobe è famoso in tutto il mondo. Molti di voi avranno sentito varie storie riguardo questi manzi, come il fatto che vengano cresciuti ascoltando la musica classica di modo che crescano rilassati e la carne rimanga tenera, o che vengano massaggiati tutti i giorni con la birra, oppure che passino gran parte del tempo appesi come salami, di modo che non sforzandosi i loro muscoli rimangano teneri e infine che vengano uccisi in modo che non se ne rendano conto, per evitare un indurimento della carne dovuto allo spavento. Nessuno sa quanto ci sia di realtà e quanto di leggenda in queste storie, l’unica cosa certa è che si tratta di uno dei piatti più squisiti, e più cari, dell’intera cucina nipponica. Altre prelibatezze culinarie includono pesce fresco come l’orata e il polpo del vicino canale Akashi Kaikyo, che è attraversato dal più grande ponte sospeso del mondo.
Per via del fatto che la città fu una delle prime ad aprirsi all’occidente, e forse quella che si aprì di più, qui si respira un’aria cosmopolita assolutamente senza eguali in Giappone. Chiese, moschee e sinagoghe sono dislocate le une vicine alle altre e anche la vivace Chinatown, Nankin-machi, merita di essere esplorata.
Essendo una città Incuneata tra le montagne e la baia di Osaka, ovunque tu vada a Kobe non sarai mai lontano dal mare. Lungo il litorale, Harbourland e le isole artificiali di Port Island e Rokko Island sono ottime escursioni da visitare specialmente di notte. L’architettura futuristica del museo marittimo, la ruota panoramica e la torre rossa incandescente del porto segnano il centro della vita e delle attività della città. Down town Sannomiya è il posto migliore per lo shopping e le feste, e un giro sulle montagne circostanti con la funivia offre panorami imbattibili
Fukuoka Hakatanomori Stadium
Conosciuto localmente anche come Stadio Level5, dal nome della società di software che ne ha comprato i diritti di denominazione, lo stadio, da 22.536 posti a sedere, ha ospitato molte partite di rugby in passato, ma è principalmente sede dell’Avispa Fukuoka Association Football Club.
Tra i match ovali più importanti qui giocati ci sono due partite internazionali, una sconfitta per 21-42 contro l’Australia A nell’ IRB Pacific Nations Cup del 2008 ed una larghissima vittoria per 121-0 contro le Filippine durante un incontro dell’Asian Five Nations del 2013. Altre partite di rugby giocate al Level5 sono inoltre le partite di Top League, Top League Challenge Series (seconda divisione) e della Top Kyushu (divisione regionale del Kyushu). Si sono infine qui tenute quattro partite (due giornate) dell’IRB Junior World Championship 2009, tra cui i play-off per il settimo e quinto posto.
A Fukuoka si disputeranno 3 partite:
Italia vs Canada il 26 settembre
Francia vs USA il 2 ottobre
Irlanda vs Samoa il 12 ottobre
Cosa fare a Kyushu
Siamo ora sbarcati nel Kyushu, ovvero l’isola più a sud-est delle quattro isole principali. Il Kyushu rappresenta un Giappone un pò diverso da quello visto fin’ora, è un Giappone più “antico” e tradizionale, sia nei paesaggi che nella gente. Tutti gli abitanti di quest’isola (13 milioni) sono meno di quelli della sola Tokyo, circa 1,5 milioni di questi vive a Fukuoka, che si differenzia un pò, però, dal resto dell’isola.
Fukuoka è una città rilassata, giovane e amante del divertimento con bei negozi, musica dal vivo, una squadra di baseball importante e ottimi ristoranti. Grazie alla sua posizione, Fukuoka è un ottimo punto di partenza per esplorare il resto del Kyushu.
Negli ultimi dieci anni Fukuoka che è la più grande città del Kyushu, ha tuttavia subito un ammodernamento significativo, diventando la città più cosmopolita e internazionale dell’isola. Sebbene non sia grande come Tokyo o Osaka, ha comunque un grande potenziale di crescita.
Per la sua vicinanza alla Corea del Sud e al resto dell’Asia orientale, la città è sempre stata un porto importante dal sapore internazionale. Si pensa che sia il luogo in cui il tè e il buddismo furono introdotti per la prima volta in Giappone circa 1400 anni fa.
Fukuoka, negli ultimi anni, è diventata una città da visitare oltre che per la cultura e le grandi aree naturali, per i suoi templi, santuari e musei importanti, anche per gli eccessi della vita urbana moderna come l’area del centro cittadino piena di negozi, ristoranti, stanze per il karaoke, bar, luci al neon, musica, folla di persone e l’odore dei ramen proveniente dalle bancarelle di Yatai.
Gli “Yatai” sono stand di cibo mobili allestiti in prima serata su bancarelle ai cigli della strada e rimossi alle prime ore del mattino. Quelli di Fukuoka sono particolarmente famosi per la vendita di una zuppa di brodo di maiale nota come ramen tonkotsu. Le bancarelle sono abitualmente frequentate dai classici salary man giapponesi che bevono qualche drink con i colleghi mentre tornano a casa dal lavoro allo ore più improbabili della notte, oppure da giovani che si godono una serata nella più moderna citta del Kyushu.
Di Roberto Neri
Le altre puntate di “Speciale Rugby World Cup 2019: città e stadi ” le trovi qui: Sapporo e Kamaishi – Kumagaya e Tokyo – Yokohama e Shizuoka – Toyota e Osaka
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