Dopo la fresca nomina nelle fila del club padovano, ecco le prime parole del nuovo direttore generale Munari
Il ritorno di Vittorio Munari ad un ruolo attivo all’interno del rugby italiano ha attirato l’attenzione di tanti. L’ex giocatore ed allenatore del Petrarca non ha tardato ad esprimere i propri pensieri in un paio di interviste pubblicate dal Gazzettino e dal Mattino di Padova.
“So che il compito che mi attende non è facile, ma le sfide mi piacciono e i molti messaggi di incitamento che ho ricevuto mi hanno fatto piacere e sono un ulteriore stimolo” ha detto Munari.
“Avevo ricevuto proposte anche da altre società, ma le avevo sempre rifiutate, sostenendo che il livello del rugby italiano è poco consistente, una considerazione questa supportata dai fatti, dai risultati. Ma il Petrarca non è una società come le altre: è casa mia e quando Alessandro Banzato [presidente del club], con cui da sempre sono in ottimi rapporti, mi ha contattato, la mia riflessione è stata minima e ho detto di sì.”
Munari ha preso il posto di Beppe Artuso, direttore generale dimissionario con il quale, però, non è ancora entrato in contatto: “Lo sentirò al più presto. Mi devo confrontare con lui per capire le criticità che ha riscontrato in questi due anni.”
L’accento, inoltre, è stato posto sulla leadership della prima squadra come traino dell’intero club: “Quello che combina la prima squadra è sempre fondamentale. Non mi riferisco solamente ai risultati, che rimangono primari, ma anche al comportamento di tutti i componenti, che devono essere d’esempio, in campo e fuori, per i più giovani e che devono anche rendere orgogliosi i sostenitori.”
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