Il CT degli Springboks nel 2007 non ha dubbi sul potenziale della nazionale di Rassie Erasmus, a cui fa i complimenti per la strategia adottata finora
Il Sudafrica di Rassie Erasmus fin qui non ha sbagliato un colpo. Dopo essere riusciti a vincere contro l’Australia con una squadra senza tante stelle e con diverse incognite, gli Springboks hanno giocato una partita di grande sacrificio in Nuova Zelanda riuscendo a strappare all’ultimo un prezioso pareggio, che in prospettiva Rugby World Cup potrebbe valere molto.
La sfida tra Sudafrica e All Blacks al Mondiale sarà per entrambe la prima della competizione e presumibilmente sarà già decisiva per la vittoria della Pool B, quella dell’Italia. E anche se i neozelandesi sono pur sempre i favoriti per un motivo o per un altro, ora come ora si può dire che le due squadre sono di fatto allo stesso livello. A pensarlo sono in tanti tra giornalisti e addetti ai lavori, e nelle ultime ore sulla questione si è esposto anche Jake White, il CT degli Springboks campioni del mondo nel 2007.
“Il piano di Rassie non è per il Rugby Championship, ma per conquistare delle vittorie dal punto di vista psicologico in ottica Rugby World Cup – ha detto White in un’intervista al Times LIVE – Eramus voleva vedere che la sua squadra titolare era forte abbastanza da giocarsela con gli All Blacks a Wellington. La risposta è stata piuttosto chiara. Ma anche se avessero perso, avrebbero ottenuto delle risposte importanti. In ogni caso, hanno ottenuto anche un bonus visto il risultato positivo”.
Secondo White, insomma, il Sudafrica sarà “tra le favorite della Coppa del Mondo”, ma il risultato della sfida contro gli All Blacks nella prima giornata del Mondiale non sarà così influente. “Non importa se vinceranno o perderanno quella sfida, perché avranno comunque tre settimane per prepararsi al quarto di finale. Onestamente non penso che vincere quella gara sia vitale”.
Le due squadre qualificate ai quarti di finale dalla Pool B affronteranno le qualificate della Pool A, gruppo in cui l’Irlanda e una tra Scozia e Giappone sono in testa alle gerarchie. “Se vinci – ha continuato White – giocherai contro la Scozia, se perdi contro l’Irlanda. Non è un caso in cui c’è uno scenario molto migliore di un altro, perché non ci sono quarti di finale semplici al giorno d’oggi”.
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