Pacific Nations Cup: i risultati della seconda giornata

Gli Stati Uniti battono Samoa nel recupero e superano l’Italia nel ranking. Vincono Fiji e Giappone

ph. Rugby USA Twitter

Si è chiusa nel primo pomeriggio italiano di sabato la seconda giornata della Pacific Nations Cup, unica competizione che vedeva competere squadre qualificate alla prossima Rugby World Cup durante questo fine settimana.

Tutti i pronostici sono stati rispettati: nella prima gara della giornata, sul campo neutro di Suva, gli Stati Uniti sono stati in grado di battere le Samoa per 13-10, nell’incontro più tirato di giornata; sullo stesso terreno di gioco, a seguire, è toccato alle Fiji far valere il fattore campo e la maggiore caratura battendo nettamente il Canada 38-13; infine, il Giappone ha bastonato le Tonga 41-7, confermandosi in rampa di lancio per l’avvio della Rugby World Cup nel paese del Sol Levante.

Stati Uniti v Samoa 13-10

E’ una punizione di AJ MacGinty a tempo scaduto a dare agli Stati Uniti la vittoria nel tiratissimo incontro che li ha visti opposti a Samoa. Le Eagles erano riuscite a rimanere davanti per quasi tutto l’incontro, ma un calcio di punizione di Henry Taefu a otto dal termine aveva portato le squadre al pareggio sul 10-10 e proprio quando ogni speranza sembrava perduta, ecco il calcio di punizione concesso dalla squadra isolana.

Uomo del match proprio l’apertura statunitense MacGinty, protagonista di tutti e tredici i punti segnati dalla squadra, compresa la meta che al ventesimo del primo tempo riportava davanti gli americani dopo la marcatura ad opera di Alapati Leiua.

Una partita che ha visto le squadre dividersi un tempo per parte il controllo di pallone e territorio: nella prima frazione sono stati gli Stati Uniti a fare la voce grossa, portando al riposo un vantaggio di 10-7, mentre nella ripresa Samoa ha attaccato con continuità, senza però mai trovare la via della marcatura pesante che avrebbe cambiato la storia della partita.

“E’ stata una partita davvero tirata e non sono sicuro che una delle due squadre meritasse di perdere la partita. E’ stato un braccio di ferro lungo ottanta minuto. Trarremo un sacco di insegnamenti da questo incontro e spero che saremo in grado di imparare la lezione in vista della prossima settimana” ha detto al termine dell’incontro il capitano statunitense Blaine Scully.

Gli Stati Uniti dovrebbero, per effetto del risultato di Tonga, superare sia gli isolani che l’Italia e raggiungere la tredicesima posizione del ranking mondiale.

USA: 15 Will Hooley, 14 Blaine Scully (c), 13 Bryce Campbell, 12 Paul Lasike, 11 Martin Iosefo, 10 AJ MacGinty, 9 Ruben De Haas, 8 Cam Dolan, 7 John Quill, 6 Tony Lamborn, 5 Greg Peterson, 4 Ben Landry, 3 Paul Mullen, 2 James Hilterbrand, 1 Chance Wenglewski
A disposizione: 16 Dylan Fawsitt, 17 David Ainu’u, 18 Paddy Ryan, 19 Nate Brakeley, 20 Ben Pinkelman, 21 Nate Augspurger, 22 Will Magie, 23 Madison Hughes

Marcatori USA
Mete: MacGinty (20)
Trasformazioni: MacGinty (20)
Calci di punizione: MacGinty (2, 80)

Samoa: 15 Ahsee Tuala, 14 Johnny Vaili, 13 Kieron Fonotia, 12 Henry Taefu, 11 Alapati Leiua, 10 AJ Alatimu, 9 Pele Cowley, 8 Piula Faasalele, 7 TJ Ioane, 6 Henry Stowers, 5 Vaitoasa Senio Toleafoa, 4 Teofilo Paulo, 3 James Lay, 2 Seilala Lam, 1 Jordan Lay
A disposizione: 16 Elia Elia, 17 Logovii Mulipola, 18 Paul Alo-Emile, 19 Jack Lam, 20 Afaesetiti Amosa, 21 Auvasa Falealii, 22 Reynold Lee Lo, 23 JJ Taulagi

Marcatori Samoa
Mete: Leiua (5)
Trasformazioni: Alatimu (5)
Calci di punizione: Taefu (72)

Fiji v Canada 38-13

Dopo la delusione giapponese, le Fiji dovevano ritrovarsi e così è stato. Troppa la differenza di cilindrata fra le due squadre per permettere al Canada di poter competere contro la straripante fisicità della squadra di Leone Nakarawa, insignito della fascia di capitano per l’occasione.

Sono sei le mete alla fine dell’incontro per i padroni di casa, contro la sola dei nordamericani, arrivata peraltro sfruttando un errore gestuale degli avversari.

Canada che ha aperto le marcature per primo con il piede di Shane O’Leary dopo appena quattro minuti, e si è ripetuto quindi al dodicesimo per portare il punteggio sul 6 a 5 dopo la meta non trasformata di Viliame Mata. E’ stata l’ultima volta che la squadra ospite è stata in vantaggio, mentre le Fiji hanno poi preso il largo grazie alle mete di Peceli Yato e capitan Nakarawa. Sul finire della prima frazione, ecco Kainoa Lloyd tuffarsi in meta sfruttando un errore degli avversari per accorciare sul 19-13.

Secondo tempo di marca prettamente isolana: al rientro in campo Peni Ravai e Josua Tuisova segnano le mete che mettono in ghiaccio la partita, quindi al 70′ Mesulame Dolokoto chiude i conti. Il numero 10 Josh Matavesi aggiunge 4 trasformazioni su 6 per issare la sua squadra fino ai 38 punti con cui chiude l’incontro.


Moderiamo le incandescenze, Josua!

Abbastanza soddisfatto il tecnico dei figiani John McKee: “Tolti un paio di errori, penso che oggi la nostra difesa sia stata davvero buona. Abbiamo comunque concesso più calci di punizione di quanti avremmo voluto, ma è stato un bene avere un risultato del genere con in campo giocatori che avevano avuto poco minutaggio.”

Fiji: 15 Kini Murimurivalu, 14 Josua Tuisova, 13 Semi Radradra, 12 Jale Vatubua, 11 Eroni Sau, 10 Josh Matavesi, 9 Henry Seniloli, 8 Viliame Mata, 7 Semi Kunatani, 6 Peceli Yato, 5 Tevita Ratuva, 4 Leone Nakarawa (c), 3 Peni Ravai, 2 Ratu Veremalua Vugakoto, 1 Campese Ma’afu
A disposizione: 16 Mesulame Dolokoto, 17 Eroni Mawi, 18 Lee-Roy Atalifo, 19 Tevita Cavubati, 20 Mosese Voka, 21 Niko Matawalu, 22 Ben Volavola, 23 Patrick Osbourne

Marcatori Fiji
Mete: Mata (8), Yato (17), Nakarawa (29), Ravai (43), Tuisova (48), Dolokoto (70)
Trasformazioni: Matavesi (17, 29, 43, 70)
Calci di punizione:

Canada: 15 Peter Nelson, 14 Jeff Hassler, 13 Nick Blevins, 12 Ciaran Hearn, 11 Kainoa Lloyd, 10 Shane O’Leary, 9 Gordon McRorie, 8 Luke Campbell, 7 Lucas Rumball, 6 Justin Blanchet, 5 Kyle Baillie (c), 4 Conor Keys, 3 Jake Ilnicki, 2 Eric Howard, 1 Rob Brouwer
A disposizione: 16 Andrew Quattrin, 17 Djustice Sears-Duru, 18 Matt Tierney, 19 Evan Olmstead, 20 Mike Sheppard, 21 Matt Heaton, 22 Jamie Mackenzie, 23 Conor Trainor

Marcatori Canada
Mete: Lloyd (35)
Trasformazioni: O’Leary (35)
Calci di punizione: O’Leary (4, 12)

Giappone v Tonga 41-7

Primo tempo quasi perfetto del Giappone, che a Osaka archivia la pratica tongana in mezz’ora, con un secco 21-0 che non lascia agli ospiti possibilità di replica. La ripresa è un noioso veleggiare verso una scontata vittoria, arrotondata da due mete negli ultimi dieci minuti.

Tonga non si rende la vita più facile nel momento in cui l’ala Kotaro Matsushima del Giappone si fa spedire nel sin bin dopo appena 3 minuti di gioco per un in-avanti volontario. Nel periodo di inferiorità numerica avversario, gli isolani subiscono la prima meta dell’incontro da Amanaki Mafi. Il Giappone è un martello, gioca ad alto ritmo e al ventesimo trova di nuovo la via per segnare con il pilone Asaeli Ai Valu, solo sei minuti più tardi imitato da Timothy Lafaele. Piccola curiosità: sia Mafi che Valu sono nativi di Tonga, mente Lafaele è nato a Samoa.

In chiusura della prima frazione, gli isolani mettono il naso fuori e provano a muovere il tabellone, ma il calcio di Tane Takulua è fuori misura. Si va al riposo sul 21-0.

Secondo tempo che, complice una girandola di cambi, vede ritmo e godibilità dell’incontro scemare. Il Giappone mette ancora punti sul tabellone dalla piazzola, allungando con Tamura. Poi al 56′ è la volta di Tonga di varcare la linea bianca: segna Leva Fifita, trasforma Takulua.



Attesi miglioramenti per Tonga in un aspetto cruciale in vista della Rugby World Cup

La partita si riaccende solo nel finale: quando prima Kotaro Matsushima e poi l’altra ala, entrata dalla panchina, Kenki Fukuoka, approfittano della stanchezza della squadra avversaria per inventare due marcature che impennano il risultato fino al 41-7 finale.

Se il Giappone dovesse vincere anche il suo ultimo incontro di Pacific Nations Cup contro gli Stati Uniti, potrebbero accedere alla top 10 del ranking mondiale. Se al contempo l’Argentina dovesse perdere sabato prossimo contro il Sudafrica, potrebbero raggiungere la nona piazza, eguagliando il risultato migliore mai raggiunto nella classifica per nazionali della federazione internazionale. La sfida fra i nipponici e gli americani sarà anche decisiva per assegnare il trofeo.

Giappone: 15 Will Tupou, 14 Kotaro Matsushima, 13 Timothy Lafaele, 12 Ryoto Nakamura, 11 Lomano Lemeki, 10 Yu Tamura, 9 Yutaka Nagare, 8 Amanaki Mafi, 7 Yoshitaka Tokunaga, 6 Michael Leitch (c), 5 Wimpie van der Walt, 4 Luke Thompson, 3 Asaeli Ai Valu, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Atsushi Sakate, 17 Shogo Miura, 18 Yusuke Kizu, 19 Uwe Helu, 20 Kazuki Himeno, 21 Kaito Shigeno, 22 Rikiya Matsuda, 23 Kenki Fukuoka

Marcatori Giappone
Mete: Mafi (9), Ai Valu (19), Lafaele (26), Matsushima (72), Fukuoka (78)
Trasformazioni: Tamura (9, 19, 26, 72, 78)
Calci di punizione: Tamura (45)

Tonga: 15 Tevita Halaifonua, 14 Nafi Tuitavake, 13 Siale Piutau (c), 12 Cooper Vuna, 11 Afa Pakalani, 10 Latiume Fosita, 9 Tane Takulua, 8 Ma’ama Vaipulu, 7 Fotu Lokotui, 6 Daniel Faleafa, 5 Leva Fifita, 4 Steve Mafi, 3 Ma’afu Fia, 2 Sefo Sakalia, 1 Paea Fa’anunu
A disposizione: 16 Paul Ngauamo, 17 Toma Taufa, 18 Ben Tameifuna, 19 Onehunga Havili, 20 Zane Kapeli, 21 Sione Vailanu, 22 Leon Fukofuka, 23 James Faiva

Marcatori Tonga
Mete: Fifita (56)
Trasformazioni: Takulua (56)
Calci di punizione:

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