L’estremo potrebbe tornare in campo dopo quasi un anno di stop. Il CT ha parlato delle qualità che lo rendono speciale in un’intervista
Tra una settimana l’Italia tornerà in campo. Gli azzurri sfideranno l’Irlanda a Dublino nel primo dei quattro Test Match di preparazione alla Rugby World Cup 2019, che sarà il primo momento di valutazione dopo i ritiri svolti a Pergine Valsugana negli ultimi due mesi. Insieme alla sfida contro la Russia, per Conor O’Shea e lo staff tecnico saranno anche le partite decisive per comporre la lista definitiva dei 31 convocati per il Mondiale, che sarà annunciata il 18 agosto. Per evitare di essere tra i sette tagliati, insomma, gli azzurri avranno ancora due settimane a disposizione.
“C’è ancora molto in palio per alcuni giocatori – ha detto il CT irlandese in un’intervista a Rugbypass – Vogliamo dare a tutti una chance per impressionarci e per lottare per quegli ultimi posti, ma anche per risolvere alcuni problemi, per esempio se portare 18 avanti e 13 trequarti oppure 17 avanti e 14 trequarti. Gli ultimi 3-4 giocatori a essere selezionati in una lista portano energia ed equilibrio alla squadra”.
L’attenzione di O’Shea si è poi spostata sul girone della Rugby World Cup, in particolar modo su una prima settimana in cui l’Italia affronterà Namibia e Canada nel giro di quattro giorni. “Ci punteranno, perché sanno cosa ci aspetta. Dovremo viaggiare per 4-5 ore dopo il match contro la Namibia. Questa squadra – ha continuato parlando dell’Italia – è la più fit che ci sia mai stata. Abbiamo iniziato a giugno e ora siamo in un’ottima situazione”.
Nell’intervista al CT si è parlato molto anche di Matteo Minozzi, considerando anche il suo trasferimento ai Wasps e la maggiore esposizione mediatica che gli sarà dedicata quando sarà in Inghilterra. L’ormai ex estremo delle Zebre ha ormai pienamente recuperato dal grave infortunio al ginocchio dello scorso 31 agosto, che lo ha costretto ad operarsi due volte.
Dopo qualche momento difficile, il 23enne è pronto per scendere in campo, a quasi un anno di distanza dallo sfortunato episodio. “Matteo sarà in panchina contro l’Irlanda – ha detto O’Shea – È il giocatore più veloce della squadra, è imprevedibile e ha lavorato tanto per tornare da quell’infortunio orribile. Ha riacquistato la sua rapidità e la sua agilità, tutti saranno contenti di rivederlo sul campo”.
“I giocatori come Matteo escono fuori ogni tanto. Nonostante non sia il più grosso, fa cose che gli altri non possono fare – ha detto O’Shea – È piccolo, ma lo sono anche Kolbe e lo era anche Jason Robinson. Non bisogna per forza essere dei bulldozer. Matteo è nato per giocare a rugby e può vedere cose che gli altri non vedono. È qualcosa che non si può allenare ed è ciò che lo rende speciale”.
Il Test Match contro l’Irlanda del 10 agosto (ore 15) sarà trasmesso in diretta tv su Rai 2.
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