Il presidente Anibaldi ha detto che c’è tempo fino al 10 settembre per trovare nuovi fondi, altrimenti scioglierà la società
Nella giornata di lunedì, il presidente dell’Unione Rugby L’Aquila Pierfrancesco Anibaldi e il consigliere Antonio Nardantonio hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare la difficile situazione economica del club aquilano. Come riportano i media locali presenti a Centi Colella, Arnibaldi ha dichiarato che “se non succede nulla, il 10 settembre scioglieremo la società”. L’Unione si è già iscritta al campionato di Serie A, ma se non dovesse trovare le risorse per andare avanti perderebbe il diritto a partecipare al torneo cadetto e dovrebbe ripartire dalla Serie C.
“L’iscrizione è fatta – ha detto Anibaldi – I giocatori ci sono, tutti ragazzi aquilani. Ci bastano 3 0 4 rinforzi, lo staff tecnico c’è. Ma non abbiamo fondi. II nostro debito, quasi tutto nei confronti dei ragazzi che hanno giocato lo scorso anno, è di poche decine di migliaia di euro. Ma senza aiuti esterni non possiamo permetterci di affrontare un campionato che ci costerebbe 300mila euro”. La spesa massima che potrebbe affrontare la società al momento è di 150mila euro.
“Non è affatto vero che il rugby aquilano è in crisi. I problemi, piuttosto, sono di natura economica: abbiamo tentato di tenere il bilancio in equilibrio, rispetto al documento di previsione abbiamo tagliato ulteriormente i costi nel corso della stagione passata; tuttavia, non abbiamo ricevuto alcun aiuto, se non da alcuni amici – non possiamo chiamarli sponsor – e il massimo contributo incassato è stato pari a 5mila euro”.
“La nostra preoccupazione – ha continuato il presidente – è salvare il rugby in città, non siamo attaccati alla poltrona e non abbiamo alcun tipo di preclusione. Se si dovesse perdere il titolo di serie A, sarebbe difficile, ripartendo dalla C, tornare presto nei campionati che contano”.
Sia Anibaldi sia Nardantonio hanno ribadito di essere disposti a farsi da parte, se necessario, qualora ci fosse un progetto che salverebbe gli atleti di tutte le categorie. Ma c’è tempo, come detto, fino al 10 settembre.
L’Unione Rugby L’Aquila è stata fondata lo scorso giugno, come risultato dell’unione tra Gran Sasso, Polisportiva L’Aquila, Vecchie Fiamme e L’Aquila Neroverde. Dopo la mancata iscrizione alla Serie A de L’Aquila Rugby, lo storico club del capoluogo abruzzese, avvenuta lo scorso agosto, l’Unione Rugby è rimasto l’unico club aquilano a giocare un campionato nazionale.
Come riporta News Town, di recente la società ha anche proposto di cambiare il proprio statuto per mettere anche a imprenditori o investitori privati di entrare nel club, visto che prima la partecipazione al club era riservata solo ad affiliati FIR. Considerata la mancanza di manifestazioni di interesse, tuttavia, questo passaggio non è stato ancora formalizzato, ha detto Anibaldi.
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