E gli azzurri dovrebbero farlo anche con un certo margine, in teoria. Calcio d’inizio alle ore 18:25, diretta tv su Rai 2
L’Italia non ha scuse per nascondersi nel secondo Test Match pre mondiale contro la Russia. Dopo la sconfitta per 29-10 in Irlanda, in una partita con tanti esperimenti da entrambe le parti, gli azzurri schiereranno la miglior formazione possibile a San Benedetto del Tronto nell’unica sfida casalinga dell’estate e hanno l’obbligo non solo di vincere, ma di farlo anche con un margine che rispecchi la differenza tra i due movimenti e le due nazionali. È una missione tutt’altro che complicata, nonostante si tratti della prima uscita stagionale e si ricerchino la forma e le combinazioni migliori soprattutto per la Rugby World Cup.
Realisticamente parlando, tuttavia, questo Test Match deve misurare il livello della squadra di Conor O’Shea anche qui e ora, per capire come si pone l’Italia rispetto a un rugby di fascia inferiore come quello russo – dietro anche a Spagna e Romania al momento – e come gli azzurri gestiranno una delle rare partite in cui partono come i favoriti assoluti nel pronostico. L’ultima volta che è successo, contro la Georgia lo scorso novembre, andò bene fino a un certo punto, anche se la superiorità sugli avversari fu comunque percepibile in qualche misura da tutti.
La Russia ovviamente rappresenterà un ostacolo molto più morbido rispetto ai Lelos, per cui è lecito attendersi un tabellino diverso dalla sfida dello scorso autunno. Non che l’Italia sia così tanto abituata a segnare una caterva di punti, visto che nell’ultimo lustro gli azzurri non hanno mai segnato 30 o più punti. Nei cinque anni precedenti era successo cinque volte: contro Giappone (31) e Russia (53) nel 2011, contro gli USA (30) nel 2012, contro le Fiji (37) nel 2013 con gli avversari addirittura in 11 a un certo punto e contro la Romania (32) nel 2015 con puntuale crollo nell’ultima parte di gara. Se ci sono delle partite per dare sfogo al talento offensivo dell’Italia, questa è una di quelle segnate con il circoletto rosso sul calendario.
In questo senso, sarà interessante capire due aspetti in particolare: quanto sarà probante il test che proporrà la difesa russa all’attacco azzurro e come e quanto l’attacco azzurro saprà dimostrarsi organizzato e più imprevedibile delle ultime uscite. La difesa non è la fase di gioco che più spicca tra gli Orsi, perché può andare facilmente fuori giri nel momento in cui gli avversari alzano il ritmo e propongono un gioco più espansivo, come abbiamo visto in parte nelle partite delle Zebre contro l’Enisej.
L’Italia deve iniziare a sciogliere il dubbio rimasto dopo la partita contro l’Irlanda: l’organizzazione offensiva migliorerà con l’ingresso dei titolari oppure i titolari saranno solo più efficaci delle riserve, ma con una struttura ancora non di grande livello? Non sarà la Russia a darci tutte le risposte, proprio perché l’opposizione non sarà delle più straordinarie, ma sarà una partita comunque interessante anche per tanti altri motivi.
Per una ragione o per un’altra, su alcuni giocatori o reparti varrà la pena tenere un occhio di riguardo: su Matteo Minozzi per esempio, che avrà un’occasione per mettere meglio in mostra le sue qualità; sulla seconda linea del presente e del futuro formata da Ruzza e Sisi, complementari e moderni (anche se meno brutali fisicamente delle canoniche seconde linee) e sulla coppia Morisi-Campagnaro, per capire se ci sarà un’evoluzione nelle loro connessioni sul campo.
Tra i russi, gli uomini da temere sono soprattutto i trequarti Vasily Artemyev (anche capitano), Vladimir Ostroushko e Kirill Golosnitskiy, che si è messo in luce soprattutto nell’ultima Nations Cup con tre mete in due partite (doppietta nella vittoria contro l’Argentina B). Tra gli avanti, il pilone Morozov dei Sale Sharks potrebbe essere un cliente scomodo per Pasquali, mentre in terza linea è Tagir Gadzhiev l’elemento di spicco.
– Per approfondire: la preview sulla Russia per la Rugby World Cup 2019
Calcio d’inizio alle ore 18:25, diretta tv su Rai 2.
Le formazioni di Italia-Russia
Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Matteo Minozzi, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Mattia Bellini, 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Jake Polledri, 6 Abraham Steyn, 5 Federico Ruzza, 4 David Sisi, 3 Tiziano Pasquali, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Federico Zani, 17 Marco Riccioni, 18 Simone Ferrari, 19 Alessandro Zanni, 20 Sebastian Negri, 21 Callum Braley, 22 Carlo Canna, 23 Edoardo Padovani
Russia: 15 Vasily Artemyev (c), 14 German Davydov, 13 Vladimir Ostrouhsko, 12 Dmitry Gerasimov, 11 Kirill Golosnitskiy, 10 Ramil Gaisin, 9 Dmitry Perov, 8 Viktor Gresev, 7 Tagir Gadzhiev, 6 Nikita Vavilin (Sale Sharks), 5 Andrei Ostrikov, 4 Andrei Garbuzov, 3 Kirill Gotovtsev, 2 Stanislav Selsky, 1 Valery Morozov (Sale Sharks)
A disposizione: 16 Evgeny Matveev, 17 Andrei Polivalov, 18 Vladimir Podrezov,19 Bogdan Fedotko, 20 Vitaly Zhivatov, 21 Vasily Dorofeev, 22 Yuri Kushnarev, 23 Vladislav Sozonov
Daniele Pansardi
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