Una domanda dell’opinione pubblica a cui il presidente federale Laporte ha tenuto a rispondere
Una Francia così spettacolare, unita e concreta non la si vedeva da anni e il 32-3 rifilato alla Scozia nel Test Match di sabato scorso a Nizza ne è stata la riprova.
A poche settimane dall’inizio della World Cup, dopo un quadriennio piuttosto difficile, al pubblico transalpino sembra venuta voglia di stare più vicino ai Bleus per vivere l’avventura iridata in Giappone.
Qualcuno però vuole sempre cogliere il lato “oscuro” delle cose e così fra l’opinione pubblica e la stampa d’Oltralpe ha cominciato a circolare una domanda strana e per certi versi curiosa: dal punto di vista tecnico, di chi è figlia l’affermazione contro i “Braveheart”? Di Brunel o di Galthié, suo prossimo successore e già entrato nello staff per comprendere meglio i meccanismi della nazionale?
La formazione della Francia per il test in Scozia
Questioni a cui il presidente federale Bernard Laporte, non si è voluto sottrarre rispondendo in maniera decisa: “Chi parla con i giocatori è Brunel – ha affermato – il risultato non è frutto dell’apporto di Galthié”.
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