Dopo la prima sessione di martedì, la franchigia federale e gli Orsi torneranno in campo nella Cittadella venerdì 23
ph. Zebre Rugby
Martedì le Zebre e la nazionale russa, reduce dal Test Match contro l’Italia a San Benedetto del Tronto, hanno svolto il primo di due allenamenti congiunti alla Cittadella del Rugby di Parma. Gli Orsi, allenati da Lyn Jones, hanno scelto di rimanere in Italia per continuare la preparazione in vista della Rugby World Cup 2019, che li vedrà affrontare nei prossimi giorni gli inglesi dei Jersey Reds (seconda divisione) martedì 27 agosto.
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Le due squadre hanno provato sia i lanci di gioco sia le fasi statiche, sotto la direzione dell’arbitro neozelandese Chris Pollock. Per le Zebre, a poco più di un mese dall’esordio nel Pro14 2019/2020 a Edimburgo, è stata un’occasione per testarsi davanti a un avversario esterno.
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Allenamento congiunto oggi a Parma per gli avanti delle Zebre #Rugby e quelli della nazionale della Russia.
Touche, mischia e maul per @GFBIAGI e compagni.
Grazie @RugbyRussia per l’ottimo allenamento ?? pic.twitter.com/zymQ1LWbB0
— Zebre Rugby Club ? (@ZebreRugby) August 21, 2019
Sul finale dell’allenamento, le due squadre si sono poi confrontate in una gara vera e propria ma con impatti fisici ridotti al minimo della durata di trenta minuti.
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Per i curiosi che si fossero persi l’appuntamento di martedì, Zebre e Russia replicheranno l’allenamento congiunto venerdì 23, sempre a partire dalle ore 8:15 alla Cittadella di Parma.
Nel frattempo, una delegazione della nazionale russa e il team manager delle Zebre Andrea De Rossi sono stati ricevuti dal vice sindaco, con delega allo sport, Marco Bosi nella Sala del Consiglio al Municipio. “Gli atleti della nazionale russa ci hanno offerto un confronto di alto livello in vista delle nostre due amichevoli contro il Benetton di settembre – ha detto De Rossi – Oltre alla Russia stiamo ospitando anche la Nazionale Under 20 per altri allenamenti congiunti. E’ una occasione importante per i tecnici, gli atleti, gli sportivi per condividere momenti sia formativi che conviviali come solo il rugby sa fare”.
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