I catalani hanno aperto la stagione con una meta straordinaria lunga quasi 90 metri. Un buon modo per lasciarsi alle spalle la scorsa stagione
Slow Motion è la rubrica di OnRugby che ogni settimana racconta la meta più bella del weekend, nei minimi particolari, corredata dal video. Il fanatico ovale la segue così: prima se la guarda tutta, e poi torna indietro a leggere paragrafo per paragrafo, alternando il tasto play a quello pausa. Qui la scorsa puntata. Buon divertimento.
Lo scorso anno il Perpignan ha disputato una delle peggiori stagioni che si possano ricordare in Francia: 2 vittorie, 24 sconfitte, solo 12 punti totali in classifica e una trentina di punti subiti in media a partita. Un campionato davvero deprimente per una delle squadre storiche del campionato francese, ma mai davvero in grado di lottare per la salvezza.
In estate i sang et or hanno dovuto prevedibilmente rinunciare ad alcuni dei suoi uomini migliori, ma l’ossatura della squadra è rimasta comunque importante per affrontare il torneo cadetto del Pro D2, come hanno dimostrato già durante la prima giornata vinta 23-13 contro Béziers.
E se il Perpignan aveva come obiettivo quello di scrollarsi di dosso definitivamente i disastri dello scorso anno, i giallorossi ci sono riusciti nel miglior modo possibile, rompendo il ghiaccio con una meta che già oggi è una delle più belle e spettacolari di tutti i campionati della stagione 2019/2020. Anche se è stata solo la prima del Pro D2 e anche se tutti gli altri tornei devono ancora iniziare. Vedere per credere
#PROD2 | L'image de la J1
?Le premier essai de la saison ! Une remontée de 90 mètres avec 11 joueurs de l'@usap_officiel qui touchent le ballon sur cette action ?
Un magnifique mouvement collectif conclu derrière la ligne par Shahn Eru ? pic.twitter.com/lBxYUNWsEm
— Rugby PRO D2 (@rugbyprod2) August 23, 2019
Al 26′ il Béziers è già in 14 per un rosso a Clement Esteriola, ma in quel momento il risultato è comunque di parità sul 6-6 dopo due piazzati ciascuno. La squadra ospite è anzi pure in attacco con una touche dentro i 22 del Perpignan, ma l’ovale lanciato sfugge al ricevitore e viene raccolto dai padroni di casa. E qui comincia la sinfonia.
Forletta, il numero 1 del Perpignan, assicura il pallone ai suoi e Ecochard arriva subito sul punto per allargare l’azione di gioco. Il pallone passa per le mani di 10, 12 e 13 e arriva all’esterno per Bousquet, che è bravo ad anticipare il placcaggio dell’ala avversaria e a lanciare nello spazio Dubois. A fare davvero la differenza, però, è lo splendido sostegno di Ecochard, che segue tutta l’azione e si fa trovare subito pronto al fianco di Dubois per ricevere il pallone, dimostrando di aver creduto fin dall’inizio a un break dei suoi compagni di squadra.
In campo aperto, il mediano di mischia serve con una palombella l’accorrente Pujol, che a questo punto ha appena una frazione di secondo per dare continuità all’azione e servire al suo esterno Taumoepeau. L’ala è svelta quanto basta nella trasmissione dell’ovale per il secondo centro, anche Taumoepeau nel frattempo è arrivato troppo velocemente in sostegno e si ritrova davanti alla linea del pallone. L’australiano riesce comunque a controllarlo in due tempi e a non far perdere ritmo al contrattacco.
Qui arriva il momento decisivo. Mentre la difesa di Béziers sta ormai rientrando, in sostegno di Taumoepeau arrivando due uomini di mischia, che rifiniscono in modo impeccabile un quadro d’autore: il primo nel giocare subito il pallone da pivot evitando di essere placcato, mentre il secondo sente l’arrivo da dietro di Shahn Eru di gran carriera e gli serve un offload straordinario. Il seconda linea neozelandese lo raccoglie al momento giusto e si infila in mezzo ai difensori impotenti, segnando una meta più che mai meritata per come il Perpignan l’ha cercata fin dall’inizio.
Oltre 80 metri di corsa, 11 passaggi, 10 giocatori coinvolti, un unico spettacolo.
Daniele Pansardi
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