I due head coach hanno analizzato la sfida di Twickenham
Al termine di una sfida a suo modo storica (57-15, il punteggio definitivo in favore di Owen Farrell e compagni), seppur con valore tutto sommato relativo, Eddie Jones e Joe Schmidt, i due head coach di Inghilterra ed Irlanda, hanno umori diametralmente opposti in conferenza stampa.
L’allenatore australiano è ovviamente raggiante. “Sono contento dell’intensità con cui abbiamo giocato. Siamo andati in campo con l’idea di giocare in un certo modo e l’abbiamo fatto. Siamo riusciti ad adattarci a quanto proposto dalla partita, sintomo di un ottimo livello di concentrazione. Abbiamo avuto un paio di giri a vuoto, ma siamo tornati immediatamente a macinare il nostro gioco”, ha esordito Eddie Jones, prima di approfondire interessanti dettagli tattici.
“La combinazione 10-12-13 vista oggi è solo una delle tante buone opzioni che abbiamo. La realtà è che si ha bisogno di molte soluzioni in una Coppa del Mondo. Siamo contenti di come è andata ma abbiamo anche altre combinazioni. Anche Curry, Underhill e Vunipola si sono cintegrati davvero bene in terza linea. Tom Curry ha messo in campo le sue qualità di ball carrier, aspetto importante per un sei, e questo ha liberato Billy, che è stato in grado di usare le sue abilità in offload e questo ci ha reso molto pericolosi. È stato piacevole poter muovere la palla in questa maniera, soprattutto dopo la scorsa settimana, quindi è un bel modo di prepararsi per i Mondiali”, ha spiegato l’ex coach del Giappone, chiudendo il suo intervento con un focus su Manu Tuilagi, man of the match in quel di Twickenahm.
“Manu si trova in una bella situazione, ha sempre un bel sorriso sul viso, sta preparando il caffè per tutti tranne me”, ha scherzato Jones. “La sua forma sta migliorando. È solo all’80%. Quando arriverà al 100% sarà magnifico. Chi dovrà marcarlo avrà paura di lui”, ha concluso, lanciando un messaggio a tutte le rivali iridate.
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Meno entusiasmo, ovviamente, sull’altra sponda, con un Joe Schmidt consapevole di come ci sia ancora tanto da lavorare in ottica irlandese. “Inevitabilmente, in questo momento, è un k.o. che fa male. Il punteggio è pesante e ci sono alcuni elementi del nostro gioco che sappiamo essere stati deficitari. Sapevo che avremmo avuto un po’ di gambe pesanti e che non sarebbe stata facile oggi per il grosso carico di lavoro”, ha spiegato l’allenatore neozelandese, già proiettato, tuttavia, sull’importante incontro di Cardiff, un’occasione per il pronto riscatto dei suoi.
“Abbiamo una partita in trasferta Al Principality la prossima settimana, sarà l’ultima partita di Gatland in casa, e sono abbastanza sicuro che lo stadio sarà una bolgia, ma quella sarà una grande sfida per i miei giocatori, perché dovranno davvero cambiare marcia e salire di colpi”, ha sentenziato Joe Schmidt.
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