La seconda linea azzurra ci ha raccontato del suo orgoglio colornese, di come il rugby l’abbia migliorata e del grande desiderio di tornare in campo
Al termine di una off season che ha portato con sé qualche polemica e diversi cambiamenti su tutti i fronti, da quello dirigenziale a quello tecnico, passando per il parco giocatrici, la sezione femminile del Rugby Colorno ha inaugurato, la scorsa settimana, il nuovo corso Iemmi, con Alessia, ex giocatrice e team manager delle Furie Rosse, che ha preso il posto del padre Ivano (che sarà Vice-Presidente del club e portavoce del settore femminile all’interno del CdA) nella veste di responsabile.
Tante le novità sul campo, con l’head coach Plinio Sciamanna che entra a far parte dello staff tecnico (assieme ai confermati Nicola Liguori e Davide Barbieri, il preparatore atletico). Rinnovata in maniera corposa, invece, la rosa, nella quale, viste le partenze di alcune fuoriclasse (su tutte Giada Franco, che giocherà nella Harlequins Women, ad oggi la squadra più forte del mondo, e Michela Sillari, che indosserà la maglia del Valsugana), il ritiro di elementi chiave (Gaia Giacomoli ed Irene Campanini) e la fine di alcuni tutoraggi (con la nascita del nuovo team a XV in quel di Calvisano), rivestono un ruolo sempre più importante le giovani in uscita dal vivaio (e quelle d’importazione), guidate dalle ormai “veterane” Francesca Sgorbini ed Alissa Ranuccini.
Un Rugby Colorno, dunque, rimpolpato da talento ed entusiasmo giovane e chiamato a metabolizzare velocemente le numerose variazioni rispetto al recente passato, che riparte appoggiandosi saldamente soprattutto su tre colonne portanti dell’ultimo triennio di successo: il capitano Veronica Madia, bandiera del team emiliano ed apertura titolare della Nazionale italiana, Silvia Turani, duttile prima linea di livello internazionale, e Sara Tounesi, avanti azzurra, attesa all’anno della definitiva consacrazione nel gotha dell’ovale italiano.
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La carica di Sara Tounesi
La 24enne ragazza di Cremona è probabilmente la più carica del gruppo emiliano, desiderosa di trascinare la sua squadra in un’annata che inizia a fari più spenti del solito per le Campionesse d’Italia ’18, ma con l’ambizione, con il passare dei mesi, di proporsi ad alto livello anche in questo stagione.
Nelle scorse settimane, la talentuosa seconda linea di origini marocchine ha manifestato tutto il suo orgoglio colornese, sottolineando, attraverso un post sui suoi canali social, l’attaccamento ad una società che l’ha accolta come una figlia e le ha permesso di crescere esponenzialmente dentro e fuori dal campo.
“Tengo talmente tanto al rugby ed alla mia squadra che è persino difficile spiegare a parole quanto provo nei confronti di queste due entità. La palla ovale mi ha letteralmente ‘salvato’, insegnandomi, in pochi anni, tantissime cose, prima di tutto fuori dal rettangolo verde. Questo sport ha cambiato, in meglio, il mio modo di approcciarmi alla vita, di relazionarmi con le altre persone. Colorno, invece, ha un posto speciale nel mio cuore perché è una società che ha dimostrato, con i fatti, di apprezzarmi come ragazza, in primis, e come atleta. Questa realtà mi ha aperto le sue porte ormai quattro anni fa, dandomi possibilità davvero incredibili. Forse per il mio background, costituito non sempre da periodi floridi, nemmeno l’abitudine di aver a disposizione quelli che per il panorama del rugby femminile italiano sono veri e propri privilegi fa sì che possa dimenticarmi, anche solo per un secondo, della fortuna che abbiamo”, ha esordito Tounesi, raggiunta da OnRugby.
“Qui mi hanno dato un tetto sotto cui dormire, abbastanza vicino a campo ed Università, così da poter rendere sempre al 100 % nelle mie attività. Mi hanno aiutata a trovare un lavoro che mi consenta di guadagnarmi da vivere. Per non parlare di tutte quelle piccole cose su cui possiamo contare, strettamente legate al gioco del rugby, che talvolta vengono date per scontate eppure non lo sono affatto: una palestra sempre a nostra disposizione, un’assicurazione, degli spogliatoi molto belli con acqua calda in ogni momento dell’anno ed una club house popolata da persone sempre pronte a dare una mano per ogni evenienza.
Non è tutto perfetto, ci mancherebbe altro. Tutti i gruppi, anche quelli più affiatati, prima o poi, vanno incontro a dei problemi, ma è fisiologico. La parte finale della scorsa stagione, a causa di piccole inezie, ci ha presentato qualche difficoltà in più. Nel mio modo di intendere l’esistenza, tuttavia, non bisogna arrendersi al cospetto di ostacoli contingenti di qualunque sorta, ma affrontarli con tutte le armi a propria disposizione, affinché gli aspetti positivi siano predominanti. Nel mio piccolo, in un periodo in cui, nell’immaginario collettivo sembrava passato il concetto che a Colorno vi fossero solo lati negativi, mi sono sentita in dovere di far emergere, anche in un momento di transizione, con alcuni cambiamenti e magari qualche incognita tecnica in più rispetto al recente passato, le innumerevoli ed impagabili cose positive che il mio club ha messo e continuerà a mettere a disposizione di tutte le ragazze”, ha spiegato Tounesi, dettagliando approfonditamente il suo sfogo di inizio mese, prima di concentrarsi sull’aspetto tecnico, in vista di una stagione che dovrò vederla, necessariamente, come punto di riferimento del team.
“A fine stagione mi sono operata al ginocchio, a Roma. Si pensava potesse essere un intervento dai tempi di recupero piuttosto lunghi, invece, per fortuna, si era sopravvalutato il problema. Sarò pronta al 100 % per l’inizio del campionato. Mi sto allenando con un’energia rara. Ho un desiderio inimmaginabile di scendere in campo con le mie compagne ed affrontare al top ogni singola sfida che ci proporrà il campionato. Il torneo si preannuncia intrigante, con due corazzate come Valsugana e Villorba che devono esserci da pungolo: dovremo cercare di raggiungere (o almeno avvicinare) i loro standard elevatissimi”, ha chiarito Sara, parlando di campo, affrontando, poi, l’aspetto mentale. “Negli ultimi mesi ho trovato un equilibrio personale notevole, anche grazie alla vicinanza ed al sostegno di alcune persone molto in gamba. Nicola Liguori mi ha insegnato tantissimo sia a livello umano che tecnico. Veronica (Madia, ndr) e Silvia (Turani, ndr) non sono solo compagne di squadra e giocatrici fortissime, ma anche e soprattutto amiche in grado di farti volare nei momenti belli e di sostenerti e spronarti in maniera unica in quelli più complessi.
Quest’anno, oltre a dare il mio contributo tecnico sul rettangolo verde, spero di essere, a mia volta, una figura in grado di generare un ambiente positivo e propositivo in spogliatoio. Vorrei che le tante ragazze giovani che si affacciano per la prima volta a questa realtà trovino un posto in cui vivere al meglio l’esperienza del rugby di alto livello”, ha concluso, con grande carica, una Sara Tounesi super focalizzata sulla stagione ormai alle porte.
Matteo Viscardi
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