L’avanti ha espresso la sua gioia per il ritorno in nazionale analizzando il suo “nuovo” ruolo
A Dublino, nel primo Test Match azzurro d’avvicinamento alla Rugby World Cup 2019, Federico Zani è entrato dalla panchina vestendo la maglia numero 16, quella che di solito si dà ai tallonatori, “provocando” lo stupore dei tifosi e degli addetti ai lavori.
L’avanti del Benetton Rugby in nazionale mancava da qualche tempo e nelle sue ultime apparizioni aveva ricoperto il ruolo di pilone, ma per arrivare a essere parte di un gruppo mondiale e rendersi utili alla squadra si è disposti a tutto anche a rispolverare delle competenze tecnico-tattiche messe in soffitta per un periodo della propria carriera tornando a essere il responsabile dei lanci in touche e il perno centrale della mischia ordinata: “Tornare a vestire la maglia azzurra era uno dei miei obiettivi. Scendere in campo a Dublino è stato emozionante – ha dichiarato Zani al sito FIR– mi mancava vivere l’atmosfera di un match internazionale con l’Italia”.
“Giocare come tallonatore? Ho già ricoperto questo ruolo in passato, ma parto dal presupposto che per me è fondamentale essere utile alla squadra. Se lo staff tecnico decide di farmi giocare in un ruolo diverso dal mio abituale, dove posso essere in grado di esprimere ugualmente le mie qualità, io risponderò sempre presente.
“La vittoria contro la Russia fa bene al morale e ha evidenziato alcuni aspetti positivi del nostro gioco. Adesso ci aspetta un test duro contro la Francia – conclude – dove vogliamo mostrare ulteriori progressi nella nostra marcia di avvicinamento al Mondiale”.
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