Finisce 17-22 la sfida fra gli uomini di Schmidt e i Dragoni, che accorciano nel finale dopo un’ora di sofferenza
Galles e Irlanda scendono in campo a Cardiff con tanti esperimenti e altrettante possibili scelte da fare in chiave Rugby World Cup, con Warren Gatland che nel frattempo celebra la sua ultima gara in casa da head coach dei Dragoni.
L’avvio di partita è piuttosto confuso: il ritmo è molto alto, ma ci sono continui cambi di possesso e poca continuità nelle azioni di entrambe le squadre. All’ottavo Jack Carty trova i pali dalla distanza per muovere per primo il tabellone.
Al quattordicesimo, dopo sostenuta pressione in fase offensiva del Galles, Jarrod Evans pareggia i conti dalla piazzola. Evans, alla prima partenza da titolare, si mette in luce proprio in queste battute iniziali, dimostrando carisma e qualità da vendere.
Pochi minuti dopo bellissima meta dell’Irlanda, che approfitta di qualche inusuale errore al placcaggio degli avversari. Kilcoyne buca su Navidi, Carty corre la sua tipica linea arcuata che gli permette di entrare nello spazio e servire Conway il quale è bravissimo a tirare la corsa fino all’ultimo prima di trovare il compagno di reparto Stockdale sull’out di sinistra. Carty converte per dare ai suoi 7 punti di vantaggio ai margini del ventesimo minuto.
L’Irlanda raddoppia ancora con Stockdale al ventisettesimo, nell’azione immediatamente successiva a un calcio di punizione messo fuori da Evans. Dopo il drop di rinvio dai ventidue, Shingler azzarda un offload rovesciato che esce malissimo dalle sue mani e finisce sul prato. Il numero 11 irlandese è il primo ad avventarsi sull’ovale, avviando una cavalcata inarrestabile lunga 50 metri. La trasformazione è fuori, il punteggio è di 15 a 3 per gli ospiti.
Fra le due squadre la più propositiva è quella di casa, ma sono tanti i palloni persi, sia per errori gestuali che per una tendenziale sofferenza nell’area del placcaggio, dove gli irlandesi forzano diversi turnover con choke tackles e recuperi a terra.
Al termine della prima frazione Carty avrebbe la possibilità di estendere il divario fra le due compagini oltre il doppio break, ma il suo calcio di punizione da posizione difficile si perde alla sinistra dei pali.
La ripresa inizia con un Galles pimpante, che si esibisce in un paio di travolgenti azioni sulla linea laterale destra. E’ l’Irlanda però a rendersi pericolosa, grazie a una mischia chiusa superiore, che costringe Leon Brown a sedersi nella panchina dei puniti per un cartellino giallo al 50′.
Sugli sviluppi della successiva mischia chiusa Jack Carty vanifica la conseguente meta di Conway con un passaggio in avanti, ma è solo questione di tempo: al 57′ arriva la meta tecnica contro la mischia gallese, incapace di resistere alla potenza degli avversari, seppur con Andrew Porter schierato come pilone sinistro, lui solitamente destro.
Intorno all’ora di gioco il Galles fallisce di poco la possibilità di replicare immediatamente con un drive da touche che si spenge a due metri dalla linea bianca. Tornati in parità numerica poco più tardi, i Dragoni segneranno dopo un laborioso multifase sui cinque metri avversari con l’esordiente Owen Lane. Rhys Patchell aggiunge i due punti e prova a riaprire la gara quando manca circa un quarto d’ora al termine.
Un minuto più tardi, Elliot Dee potrebbe riaprire definitivamente la partita ma perde l’ovale proprio nell’atto di schiacciare. Alla fine, quando mancano cinque minuti al termine, è Rhys Patchell a battere all’interno Ringrose e segnare la meta che riporta i suoi a 5 lunghezze.
Non c’è, però, la possibilità per i Dragoni di completare la rimonta. Finisce 22-17 per l’Irlanda, che ha meritato, risultando la squadra migliore per un’ora. Nel finale riscossa gallese con un Rhys Patchell che, nonostante la buona prova di Jarrod Evans, fa pesare esperienza e classe per risultare il migliore dei due numeri dieci in competizione per un posto in Giappone.
Dopo la brutta sconfitta di Twickenham, l’Irlanda ottiene la reazione che voleva grazie a una prestazione collettiva di livello, ben diretta da Jack Carty, premiato come man of the match nel giorno del suo compleanno. Fin quando è rimasto in campo, Dave Kilcoyne ha giocato una partita impressionante, forse l’unico a cogliere davvero la propria opportunità in vista del mondiale in questo pomeriggio.
Galles: 15 Hallam Amos, 14 Owen Lane, 13 Scott Williams, 12 Owen Watkin, 11 Steff Evans, 10 Jarrod Evans, 9 Aled Davies, 8 Josh Navidi (c), 7 James Davies, 6 Aaron Shingler, 5 Bradley Davies, 4 Adam Beard, 3 Samson Lee, 2 Ryan Elias, 1 Rhys Carre
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Rob Evans, 18 Leon Brown, 19 Jake Ball, 20 Aaron Wainwright, 21 Tomos Williams, 22 Rhys Patchell, 23 Jonah Holmes
Marcatori Galles
Mete: Lane (64), Patchell (75)
Trasformazioni: Patchell (64, 75)
Calci di punizione: Evans (14)
Ireland: 15 Will Addison, 14 Andrew Conway, 13 Chris Farrell, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Jack Carty, 9 Kieran Marmion, 8 Jack Conan, 7 Peter O’Mahony (c), 6 Tadhg Beirne, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 John Ryan, 2 Niall Scannell, 1 Dave Kilcoyne
A disposizione: 16 Rory Best, 17 Andrew Porter, 18 Tadhg Furlong, 19 Devin Toner, 20 Jordi Murphy, 21 Luke McGrath, 22 Garry Ringrose, 23 Dave Kearney
Marcatori Irlanda
Mete: Stockdale (19, 27), tecnica (57)
Trasformazioni: Carty (19)
Calci di punizione: Carty (8)
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