Inghilterra-Italia, le ultime prove generali prima della Rugby World Cup

Gli azzurri, senza diversi titolari, affrontano gli inglesi a Newcastle dopo la brutta sconfitta in Francia. Diretta tv su Sky Sport

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ph. Sebastiano Pessina

Considerando il percorso di avvicinamento a questa partita e la Rugby World Cup 2019 sempre più vicina, la sfida contro l’Inghilterra a Twickenham potrebbe diventare per l’Italia la più classica occasione di riscattare in qualche modo la magra figura rimediata in Francia una settimana fa.

Sarebbe un film già visto oltretutto: la classica prova d’orgoglio per dimostrare di valere qualcosa di più dell’ultima pesante sconfitta, pur sapendo di non avere comunque speranze. È un atteggiamento piuttosto ricorrente nella storia recente della nazionale azzurra, ma di cui non andare granché fieri per forza di cose. La speranza però è che a Newcastle ci sia comunque una parvenza di reazione da parte della nazionale, visto che a Parigi l’unica cosa più funerea dello Stade de France semi vuoto è stata proprio la prestazione degli azzurri.

– Leggi anche: l’analisi della sconfitta azzurra in Francia

Contro i Bleus, con la formazione di fatto titolare e tante settimane di preparazione alle spalle, non ha funzionato praticamente nulla. Né l’attacco, se non in un paio di estemporanee occasioni, che è stato inconsistente con i primi cinque uomini e davvero troppo prevedibile nelle letture della difesa francese, spesso e volentieri dominanti negli impatti; né la difesa, aggirata facilmente dai transalpini che poi avevano tutto il tempo per rifinire e finalizzare l’azione al largo.

Contro un avversario come l’Inghilterra, più forte, abile e capace della Francia, questi problemi potrebbero solo moltiplicarsi in assenza di un miglioramento azzurro. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di ripetere che sia i Bleus sia gli inglesi sono diverse categorie sopra gli italiani, ma ciò non deve necessariamente giustificare tutte le componenti delle sconfitte azzurre: a questa nazionale mancano spesso idee e lucidità tattica, ma anche una dose di aggressività fisica che permetterebbe di pareggiare almeno la vena battagliera degli avversari.

In questo senso, il leader tecnico e morale dell’Italia al St. James’s Park sarà senz’altro Braam Steyn, giocatore al quale ormai Conor O’Shea non può più rinunciare sia per la fisicità che riesce a esprimere in attacco sia per le sue competenze sviluppate in rimesse laterali e maul. Anche come atteggiamento e dedizione alla causa, il sudafricano deve essere un esempio per tutti in campo. Come dovrà esserlo anche la professionalità di Jimmy Tuivaiti, fuori dai convocati per la Rugby World Cup ma titolare in una partita che si annuncia molto dura a livello fisico.

O’Shea ha risparmiato infatti alcuni dei titolari: nei 23 della lista gara non ci sono Polledri, Parisse, Bigi, Tebaldi e Minozzi; Morisi era in dubbio per i postumi di un infortunio ed è stato tenuto fuori, mentre Campagnaro deve completare il protocollo per la concussion subita a Parigi. A Newcastle va in campo dunque una squadra decisamente poco collaudata in alcune sue parti, come la mediana e la coppia di centri. In ogni caso, sarà interessante vedere come Callum Braley – all’esordio da titolare – gestirà il gioco insieme a Carlo Canna, a patto che i due abbiano dei palloni in avanzamento con una certa continuità.

Se la Francia con le sue salite rapide ha messo in croce l’attacco azzurro, non ci sono grandi elementi che facciano pensare a uno ritornello diverso di fronte alla difesa inglese, che quando prende il tempo all’avversario in genere sfodera placcaggi avanzanti in sequenza. Per il pack, inoltre, Eddie Jones non ha predisposto nessun esperimento particolare (ok, Launchbury, Lawes e Wilson per esempio non sono i titolari, ma è difficile non considerarle delle ‘prime scelte’), una difficoltà – ma anche uno stimolo – in più per gli azzurri.

Il CT australiano ha invece rimescolato le carte sulla trequarti con la coppia Francis-Marchant al centro, con quest’ultimo che non è tra i convocati per il Giappone. All’ala ci sarà finalmente il tanto atteso esordio di Ruaridh McConnochie, già inserito nel XV in due occasioni ma sempre fuori a causa di infortuni all’ultimo momento. Mettere l’ala del Bath in ritmo e consentirgli di trovare tempi e spazi nel gioco allargato sarà uno degli obiettivi di Jones.

Calcio d’inizio alle ore 20:45, diretta tv su Sky Sport.

Le formazioni

Inghilterra: 15 Anthony Watson, 14 Ruaridh McConnochie, 13 Joe Marchant, 12 Piers Francis, 11 Jonny May, 10 Owen Farrell (c) 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Mark Wilson, 6 Tom Curry, 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Jamie George, 1 Joe Marler
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Ellis Genge, 18 Kyle Sinckler, 19 Charlie Ewels, 20 Matt Kvesic, 21 Willi Heinz, 22 George Ford, 23 Joe Cokanasiga

Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Mattia Bellini, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Benvenuti, 11 Edoardo Padovani, 10 Carlo Canna, 9 Callum Braley, 8 Jimmy Tuivaiti, 7 Abraham Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd (c), 4 David Sisi, 3 Simone Ferrari, 2 Oliviero Fabiani, 1 Nicola Quaglio
A disposizione: 16 Federico Zani, 17 Andrea Lovotti, 18 Marco Riccioni, 19 Federico Ruzza, 20 Alessandro Zanni, 21 Maxime Mbanda, 22 Guglielmo Palazzani, 23 Tommaso Allan

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