Al BT Murrayfield finisce 36-9, ma i Dark Blues ingrossano il tabellino solo nei minuti finali. Apprensione per l’infortunio di Jamie Ritchie che potrebbe saltare la RWC
Edimburgo – Si interrompe stasera la serie di quindici gare consecutive da “tutto esaurito” al BT Murrayfield ma la cornice di pubblico, per il primo Friday Night casalingo (fuori dalla Coppa del Mondo) della Scozia è comunque impressionante (contando che tre anni fa, a Kilmarnock, c’erano poco meno di sedicimila spettatori).
La gara resta equilibrata per parecchi minuti, con la Georgia che costringe la Scozia al primo fallo (placcaggio alto) e va poi vicina alla meta con un’incursione di Gigashvili, su cui però è perfetto Gray nel recupero, costringendo il pilone avversario a perdere l’ovale in-avanti.
Il pack scozzese vince la seconda mischia chiusa del match ma è proprio la scrum uno degli aspetti più interessanti stasera, un pò come tutte le fasi statiche. Poite già al 7′ deve richiamare entrambe le prime linee per continue scorrettezze, avvertendo che “è il vostro compito trovare una soluzione, io sono qui per far rispettare le regole e se devo prendere una decisione io, non sarà piacevole per voi”.
La Scozia entra nei 22m avversari per la prima volta al’11’ e per poco non va subito in meta (Seymour si fa scappare l’ovale in avanti ad un palmo dalla linea avversaria dopo una bella azione in velocità). La Georgia si prende la rivincita nella mischia sui 5m e conquista una punizione importante, sprecando però il lancio in touche successivo – ben letto da Gray che ruba l’ovale.
Al 16′ la Georgia spaventa la Scozia con Matiashvili, che trova un’ottima linea di corsa ma perde l’ovale dopo qualche metro, propiziando l’azione che porta alla prima meta del match. Kinghorn recupera l’ovale e dà il via al contrattacco sotto l’East Stand che vede molti attori protagonisti e Ali Price che va oltre la linea avversaria. Hastings manca la trasformazione ma la Scozia rompe l’equilibrio (5-0).
Tre minuti dopo la Georgia accorcia le distanze dalla piazzola (al 19′) con Abzhandadze a punire un fuorigioco di Fagerson che si avventa sull’ovale perso in-avanti di Hastings (5-3). La gara adesso si anima e la Scozia va ancora in meta, stavolta co Kinghorn servito da Graham – bravo a tenere in campo l’assist al piede di Hastings, resistere al placcaggio di un avversario prima di servire l’estremo che va in tuffo oltre la linea.
I Lelos hanno fama di essere squadra molto forte fisicamente e soprattutto efficace nei set-pieces, ma stanno dimostrando di avere anche discreta qualità nei trequarti. Non a caso, al 26′ una bella azione georgiana costringe la difesa scozzese (Jamie Ritchie) a giocare l’ovale da terra; Abzhandadze ringrazia e da quaranta metri trova i pali, ripetendosi tre minuti più tardi (fuorigioco scozzese) e portando i suoi ad un solo punto di distacco (10-9).
Townsend deve mischiare le carte nei trequarti quando Kinghorn lascia il campo (sangue), inserendo Harris che va all’ala e spostando Seymour estremo. I Dark Blues sono un pò in confusione, ma va dato merito alla Georgia di essere sempre rimasta concentrata.
Poite al 32′ perde la pazienza e spedisce Fagerson e Nariashvili nel sin-bin, costringendo Toony e Haig a due cambi per inserire due piloni (escono Thomson e Sutiashvili, entrano Berghan e Gogichashvili); il pack georgiano è più reattivo e vince la mischia, tornando a ridosso dei 22m scozzesi con la penal’touche di Abzhandadze.
Negli ultimi minuti della prima frazione entrambe le squadre rompono gli indugi e, pur commettendo qualche errore di troppo, danno spettacolo cercando di muovere l’ovale il più velocemente possibile. Nessuno riesce più a mettere punti a referto, nonostante gli sforzi, la Scozia ha l’ultimo possesso ma spreca (in-avanti) e Poite manda tutti negli spogliatoi.
È stato un buon primo tempo, al netto degli errori, in cui la Georgia ha fatto vedere buone cose mentre la Scozia non è riuscita a dare continuità alle sue giocate, vivendo più di fiammate e patendo molto più del previsto l’intraprendenza dei Lelos.
Townsend lascia Gray negli spogliatoi (alla prima gara dopo il rientro dall’infortunio) e dà spazio a Ben Toolis, ma il (molto probabile) discorso fatto ai suoi ragazzi durante la pausa non sortisce, almeno in avvio di ripresa, gli effetti sperati. É infatti la Georgia a tornare in campo più determinata e continua a mettere pressione su una Scozia che non si è ancora ritrovata.
I Lelos si infilano troppo facilmente tra la sfilacciata linea difensiva scozzese e costringono i Dark Blues a cercare sempre placcaggi riparatori e un pò affannosi; al 45′ un chirurgico calcio d’avanzamento di Lobzhanidze trova una touche sui 5m scozzesi, ma stavolta il lancio di Turner è efficace e i padroni di casa possono allontanare la minaccia.
Dopo tanta fatica, la Scozia riesce finalmente a costruire la prima, vera azione offensiva e al 49′ trova la terza meta; i trequarti muovono bene l’ovale, la difesa georgiana si trincera sulla propria linea di meta ma dopo qualche fase Hastings trova Johnson al suo interno e vola in meta.
Hastings trasforma, mentre Zurab Dzneladze (colpevole di placcaggio su Graham senza palla) finisce nel sin-bin. La Scozia adesso conduce 17-9 con poco meno di mezz’ora ancora da giocare (e un uomo in più), situazione ideale per scacciare i fantasmi che per più di qualche minuto hanno aleggiato sul BT Murrayfield. La Georgia non è comunque ancora doma, nonostante al 52′ (punizione vinta dal pack) Abzhandadze sbagli il primo calcio di serata da posizione piuttosto favorevole.
Oltretutto, i Lelos in inferiorità numerica non hanno concesso punti alla Scozia che al 64′ inserisce Peter Horne al posto di Sam Johnson (meta a parte, serata piuttosto incolore per il centro); in una serata in cui, oltre a vincere, era importante chiudere senza infortuni, preoccupa l’uscita dal campo di Ritchie (HIA, diventato poi permanente) e Ben Toolis, colpito al volto e sostituito da Grant Stewart al 65′.
Al 68′, grazie ad un’altra fiammata, la Scozia trova la meta del virtuale punto di bonus con Darcy Graham. Hastings pesca Taylor con un bel passaggio lungo, il centro vede l’ala arrivare dietro di lui e lo serve con un assist preciso; Graham si invola correndo a pochi centimetri dalla linea laterale e va fino in fondo, battendo due difensori in velocità.
Hastings sbaglia un altro calcio ma la gara, adesso, è virtualmente chiusa. La Georgia non ha più la forza di reagire e al 71′ George Horne va in meta, sfruttando l’avanzata di Hastings che viene placcato a pochi metri dalla linea di meta. Lo stesso mediano di mischia si incarica della trasformazione ingrossando il tabellino ben oltre i demeriti della Georgia (29-9).
C’è ancora tempo per la sesta meta, a firma Pete Horne, che approfitta al meglio di uno scellerato calcetto di Abzhandadze all’interno dei propri 22m; Hastings trasforma e fissa il risultato sul 36-9 con cui si chiude la gara. Scozia e Georgia voleranno settimana prossima in Giappone e se per i Dark Blues arriva la terza vittoria estiva consecutiva (ma al termine di una prestazione tutt’altro che entusiasmante), per la Georgia (errori nel finale a parte) ci sono aspetti positivi su cui costruire.
Scozia: 15. Blair Kinghorn 14. Tommy Seymour 13. Duncan Taylor 12. Sam Johnson 11. Darcy Graham 10. Adam Hastings 9. Ali Price 1. Gordon Reid 2. George Turner 3. Zander Fagerson 4. Scott Cummings 5. Jonny Gray 6. Ryan Wilson (C) 7. Jamie Ritchie 8. Blade Thomson
A disposizione: 16. Grant Stewart 17. Allan Dell 18. Simon Berghan 19. Ben Toolis 20. Magnus Bradbury 21. George Horne 22. Pete Horne 23. Chris Harris
Marcatori Scozia
Mete: Price (16′), Kinghorn (23′), Johnson (49′), Graham (68′), G.Horne (71′), P.Horne (76′)
Trasformazioni: Hastings (50′), G.Horne (72′)
Punizioni:
Georgia: 15 Soso Matiashvili 14 Zurab Dzneladze 13 Davit Katcharava 12 Lasha Malaghuradze 11 Mirian Modebadze 10 Tedo Abzhandadze 9 Vasil Lobzhanidze 1 Mikheil Nariashvili (C) 2 Shalva Mamukashvili 3 Beka Gigashvili 4 Kote Mikautadze 5 Giorgi Nemsadze 6 Shalva Sutiashvili 7 Giorgi Tkhilaishvili 8 Beka Gorgadze
A disposizione: 16 Vano Karkadze 17 Guram Gogichashvili 18 Giorgi Melikidze 19 Lasha Lomidze 20 Beka Saghinadze 21 Gela Aprasidze 22 Tamaz Mtchelidze 23 Giorgi Kveseladze
Marcatori Georgia
Mete:
Trasformazioni:
Punizioni: Abzhandadze (19′, 26′, 29′)
Matteo Mangiarotti
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