Sfida latina a Tokyo, la prima del girone di ferro: chi perde è con un piede fuori dal mondiale
Vi hanno fatto credere che il piatto pregiato del goloso menù di sabato mattina sia Nuova Zelanda-Sudafrica, ma la sfida più importante è quella fra Francia e Argentina, che scenderanno in campo a Tokyo alle 16:15 locali (le 9:15 italiane) per la prima delle partite della pool C, il girone della morte di questa Rugby World Cup.
Data la presenza di una superpotenza come l’Inghilterra di Eddie Jones, la squadra perdente di questo incontro rischia già di compromettere il proprio cammino verso i quarti di finale. Per ritornare in gioco, infatti, dovrebbe riuscire a vincere proprio contro la perfida Albione, una delle tre favorite di questo torneo.
Tanto dell’incontro passerà dalla mischia chiusa, una fase ordinata dove la Francia conta di dominare su un’Argentina divenuta sempre più debole in quella che una volta era una sua tradizionale peculiarità.
Le domande che riguardano l’Argentina sono anche altre: la formazione di Mario Ledesma non vince una partita dal 15 settembre 2018 (23-19 contro l’Australia a Gold Coast) e ha vinto 3 partite negli ultimi 2 anni. L’ultimo scontro diretto contro la Francia, a Lille, è finito con una vittoria di quindici punti per i transalpini. Se è pur vero che l’Argentina è entrata fra le prime quattro del mondo nelle ultime due World Cup ed ha ben figurato con i Jaguares nel Super Rugby di quest’anno, è altrettanto vero che queste ultime due questioni sembrano meno rilevanti rispetto a quelle riassunte poco sopra. E per una squadra abituata a perdere non sarà facile affrontare subito un incontro che se non è da fuori o dentro, poco ci manca.
Anche la Francia da par suo presenta delle incognite: possibile che una squadra a malapena in grado di battere l’Italia nello scorso Sei Nazioni si sia in sei mesi trasformata a tal punto da risultare la favorita di questo incontro?
I test di preparazione al mondiale non hanno dato particolari risposte in questo senso, visto che la Francia ha alternato prestazioni sfavillanti ad altre meno convincenti. Scegliendo il giovane Romain Ntamack come suo luogotenente in campo, l’influente allenatore dell’attacco Fabien Galthié (le vrai patron du XV de France, lo chiama L’Equipe in un articolo di venerdì) ha voluto probabilmente lanciare una formazione maggiormente da corsa rispetto a quanto sarebbe stato con un Lopez più ordinato, il che indica un ragguardevole ammontare di fiducia del tecnico nei confronti della propria rosa.
Fiducia che ha spinto lo staff francese a scegliere anche delle combinazioni in terza linea e sui centri fino ad oggi inedite. Una discontinuità in più in pieno contrasto con quella che invece è la linearità argentina, dove Jeronimo de la Fuente e Matias Orlando giocheranno insieme per la quindicesima volta in nazionale, dopo essere stati fianco a fianco 18 volte con i Jaguares nelle ultime due stagioni.
Piccola storia ab latere: Fabien Galthié conosce molto bene Mario Ledesma. I due giocarono uno contro l’altro in una Francia-Argentina d’antan, nella Rugby World Cup del 1999. Poi si sono ritrovati insieme a Montpellier, dove il primo faceva il capo allenatore e l’altro il tecnico degli avanti: un sodalizio proficuo interrotto bruscamente da un litigio nel 2014. Da cinque anni non si parlano, e chi li conosce giura che sarà una piccola sfida dentro la sfida.
Argentina: 15 Emiliano Boffelli, 14 Matias Moroni, 13 Matias Orlando, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Ramiro Moyano, 10 Nicolas Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Javier Ortega Desio, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera (c), 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Juan Figallo, 2 Agustin Creevy, 1 Nahuel Tetaz Chaparro
A disposizione: 16 Julian Montoya, 17 Mayco Vivas, 18 Santiago Medrano, 19 Matias Alemanno, 20 Tomas Lezana, 21 Felipe Ezcurra, 22 Benjamin Urdapilleta, 23 Santiago Carreras
Francia: 15 Maxime Medard, 14 Damien Penaud, 13 Virimi Vakatawa, 12 Gael Fickou, 11 Yoann Huget, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Greg Alldritt, 7 Charles Ollivon, 6 Wenceslas Lauret, 5 Sebastien Vahaamahina, 4 Arthur Iturria, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot.
A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Cyril Baille, 18 Demba Bamba, 19 Bernard Le Roux, 20 Louis Picamoles, 21 Maxime Machenaud, 22 Camille Lopez, 23 Thomas Ramos
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