I galletti regalano spettacolo nella prima frazione, subendo la rimonta Pumas nella ripresa. Decisivo il drop di Lopez
Al Tokyo Stadium, Argentina e Francia aprono la Pool C della Rugby World Cup, affrontandosi in una partita che promette di essere quella più importante dell’intero raggruppamento, con l’Inghilterra di Eddie Jones che appare come la logica favorita per il primo posto.
I primi a bussare con forza al match sono i Pumas, che al 4′ mettono subito in chiaro le cose in mischia, guadagnando un calcio che consente loro di risalire il campo. Il momentum, in chiusa, è tutto dell’Argentina, che nel primo quarto d’ora domina nel fondamentale, lucrando, al 13′, un penalty centrale, ma da lunga distanza, che Sanchez non trasforma in oro.
Poco dopo, arriva la prima vera fiammata sudamericana, con la carica dritta per dritta di Petti, che stende un paio di difensori avversari, correndo inarrestabile per una ventina di metri, arrivando ad un passo dalla linea di meta, con la difesa di Brunel che riesce a fermarlo in extremis. Sull’allargamento susseguente, tuttavia, i francesi sono in fuorigioco, concedendo a Sanchez un calcio facilissimo per il 3-0, al 14′.
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La risposta transalpina è immediata, ed arriva per mano di Damian Penaud, l’uomo più atteso. Sul passaggio al largo stupendo di Ntamack, sulla linea dei 10 metri argentina, l’ala di Clermont sprigiona il mix di potenza e tecnica di cui dispone, seminando il panico nella difesa di Ledesma, che riesce a portarlo a terra solo all’altezza dei 5 metri. Il team francese, però, sfrutta l’abbrivio dell’attacco, cambiando fronte con perizia e velocità, attivando la corsa diagonale di Vakatawa, abile nel servire, sull’out di sinistra, un guizzante Fickou, che batte un difensore e va oltre la linea di meta per il 5-3, prima che Ntamack trasformi (7-3, al 17′).
La Francia continua ad attaccare in modo brillante, tenendo vivo il possesso con tanti offload di qualità, mai forzati, mai fini a se stessi, ma oltremodo efficaci, ed al 23′ arriva la seconda marcatura pesante. Fickou semina il panico sull’out di destra, rientra verso il centro del campo, all’altezza dei 22 metri e scarica su Vakatwa, che con belle mani attiva il solito Penaud. L’ala di Clermont, fermata ad un passo dal bersaglio grosso, prima di finire a terra, premia la corsa di Dupont, che arriva a sostegno e vola in meta. Ntamack è infallibile dalla piazzola, ed al 24′ il punteggio recita 14-3 per gli europei.
Lo spettacolo proposto dai ragazzi di Brunel sul terreno di gioco scatena anche il pubblico francese presente sugli spalti, con la marsigliese che risuona fortissima per oltre un minuto attorno al 25′.
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Al 30′, i galletti allungano con il piazzato (generato da un placcaggio alto Pumas) di Ntamack, caldissimo al piede, per il 17-3. I Pumas reagiscono in maniera furiosa, portandosi sui 5 metri avversari, ma non riescono a sfondare il muro francese, che si trincera anche dietro un paio di falli professionali, e proprio nel momento che sembra più propizio per loro, i sudamericani subiscono un pesante calcio contro in mischia, fondamentale che fin lì aveva funzionato alla grande, a pochi passi dalla linea di meta del team di Brunel. L’indisciplina dei ragazzi di Ledesma, peraltro, è letale anche al 39′, quando un altro placcaggio alto costa un nuovo calcio contro, capitalizzato da Ntamack, che fa 4/4 dalla piazzola e manda le squadre alla pausa lunga sul 20-3 per la Francia.
I Pumas, sull’orlo del baratro, nella ripresa rientrano in campo nel modo migliore possibile, riversandosi subito nei 22 metri avversari. Un fuorigioco francese permette agli uomini di Ledesma di andare in touche sui 5 metri: possesso conservato, carrettino debordante ed inarrestabile, finalizzato da Petti. Sanchez converte per il 20-10, riaprendo la partita.
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Con l’inerzia ormai tutta dalla parte dell’Argentina, i ragazzi sudamericani accorciano ulteriormente le distanze al 53′, affidandosi ancora alla driving maul, ora incontenibile. Penal’touche sui 5 metri vinta senza patemi, altro carretto avanzante e timbro di Montoya, tallonatore di riserva appena subentrato, per il 20-15. Sulle ali dell’entusiasmo, corroborato dall’efficienza superba delle fasi statiche, i Pumas continuano a spingere, ed attorno all’ora di gioco si avvicinano ulteriormente ai francesi, grazie al penalty di Urdapilleta, che fissa il punteggio sul 20-18, prima del sorpasso, che arriva, quasi inevitabilmente, sempre dalla piazzola, al 68′ (21-20).
Potrebbe sembrare un colpo da k.o. per i galletti, in grande difficoltà nella ripresa, ma alla prima occasione in cui la Francia ha un possesso di qualità nella metà di campo avversaria, il team di Brunel costruisce la situazione ideale per un drop del subentrato Lopez, con l’apertura di Clermont glaciale nel centrare i pali, con grande pressione addosso, e riportare avanti i suoi (23-21, al 70′).
La tensione, entrando negli ultimi 10′, è palpabile, con entrambe le compagini consapevoli di giocarsi una fetta importante del loro Mondiale. Sensazioni riscontrabili anche negli staff tecnici, in sofferenza, e nel piede di Ntamack, che al 76′ sbaglia il primo penalty della serata, fallendo, di fatto, una sorta di match point, e lasciando aperte le porte del sorpasso ai Pumas, che al 78′ hanno un’occasione ghiottissima. Fickou placca in aria Boffelli, generando un calcio che lo stesso estremo argentino prova a convertire, non riuscendo, tuttavia a centrare i pali.
La Francia archivia così un successo tanto sofferto, quanto importante, al termine di una partita dai due volti, dominata brillantemente dai galletti nella prima frazione, ribaltata dai Pumas nella ripresa, senza che i sudamericani, tuttavia, siano riusciti a cambiarne definitivamente un esito che sembrava già scritto dopo 40′.
Il tabellino della gara
Argentina: 15 Emiliano Boffelli, 14 Matias Moroni, 13 Matias Orlando, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Ramiro Moyano, 10 Nicolas Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Javier Ortega Desio, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera (c), 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Juan Figallo, 2 Agustin Creevy, 1 Nahuel Tetaz Chaparro
A disposizione: 16 Julian Montoya, 17 Mayco Vivas, 18 Santiago Medrano, 19 Matias Alemanno, 20 Tomas Lezana, 21 Felipe Ezcurra, 22 Benjamin Urdapilleta, 23 Santiago Carreras
mete: Petti (42′), Montoya (53′)
trasformazioni: Sanchez (43′)
punizioni: Sanchez (14′), Urdapilleta (60′, 67′)
Francia: 15 Maxime Medard, 14 Damien Penaud, 13 Virimi Vakatawa, 12 Gael Fickou, 11 Yoann Huget, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Greg Alldritt, 7 Charles Ollivon, 6 Wenceslas Lauret, 5 Sebastien Vahaamahina, 4 Arthur Iturria, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot.
A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Cyril Baille, 18 Demba Bamba, 19 Bernard Le Roux, 20 Louis Picamoles, 21 Maxime Machenaud, 22 Camille Lopez, 23 Thomas Ramos
mete: Fickou (17′), Dupont (24′)
trasformazioni: Ntamack (18′, 24′)
punizioni: Ntamack (30′, 39′)
drop: Lopez (70′)
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