Una breve guida all’annata agonistica 2019/2020 dei Leoni
Reduce da un’annata da incorniciare, con 15 vittorie complessive e 2 pareggi (a Dublino e Belfast) tra Pro14 e Coppa, ed una storica qualificazione ai playoff del torneo celtico, a testimonianza dell’ulteriore step compiuto nell’ambizioso processo di crescita dei Leoni dopo il positivo torneo 2017/2018, il Benetton Rugby ha iniziato la nuova stagione con un successo che va ben oltre che vale ben oltre i quattro punti distribuiti usualmente per una doppia vu.
Nel solco della continuità
Nonostante richieste pervenute da diverse latitudini, infatti, il club della Marca ha ufficializzato, proprio a ridosso del kick-off del Pro14, il prolungamento di contratto, sino al 2022, di Kieran Crowley, capo allenatore neozelandese, premiato come miglior head coach dello scorso torneo celtico. Una conferma di peso per la compagine veneta, a cui l’ex CT del Canada ha saputo trasmettere un cambio di mentalità globale alla squadra, sin dalla sua prima annata in panchina (nonostante le numerose sconfitte), che ha consentito di proiettare il Benetton Rugby su un’altra dimensione.
“Dopo un’estate di trattative, siamo orgogliosi di proseguire il nostro progetto con Crowley e che lui abbia scelto ancora il Benetton Rugby nonostante le offerte ricevute da importanti club. La nostra soddisfazione viene rafforzata dalla ferma convinzione che Kieran è la giusta figura per proseguire questo nostro percorso, metteremo a sua disposizione i migliori mezzi, certi di poter raggiungere grossi risultati insieme”, ha dichiarato, commentando il rinnovo del suo coach, il direttore Antonio Pavanello, esternando tutta la sua soddisfazione per essere riuscito a blindare il tecnico.
Una crescita, quella del Benetton Rugby che, al di là dei meri numeri strettamente legati al campo, estremamente labili in un’annata particolare come quella del Mondiale, anche a detta dello stesso Pavanello, sta passando attraverso lo sviluppo ed il miglioramento costante di tutti i comparti della società. Se quello tecnico è, per ovvie ragioni, quello più esposto agli occhi di tifosi ed appassionati ovali, il comparto medico/sanitario, quello commerciale e quello comunicativo stanno proseguendo il loro cammino di pari passo ai positivi risultati sul campo, alla ricerca dell’eccellenza e della possibilità di competere ad armi (quasi) pari con le potenze europee.
Novità di mercato
La scorsa stagione ha dato riscontri piuttosto chiari su quanto sarebbe stato utile in sede di mercato. Alla Ghirada serviva solamente puntellare la rosa in alcuni ruoli, particolarmente scoperti nei periodi internazionali, con innesti di qualità ed esperienza tangibili. Ian Keatley, utility back che non necessita di presentazioni, ed Eli Snyman, rampante seconda linea in arrivo dai Bulls, sono profili che rispondono perfettamente agli identikit necessari per alzare la competitività in tal senso. Una campagna acquisti, poi, corroborato dall’ingaggio di Charly Trussardi, giovane mediano di mischia con lunghi trascorsi azzurri, tra giovanili ed emergenti, reduce da un’annata in ProD2, e dall’occasione presentatasi con Leonardo Sarto. L’azzurro, pienamente recuperato, ha mostrato un ottimo standard prestativo nelle settimane da invitato, in estate, alla Ghirada, guadagnandosi contratto e posto in squadra, dando così ulteriori alternative di valore, sulle ali, a Kieran Crowley.
Gli obiettivi
Consolidare, in campionato, lo status di squadra da playoff, il cui esito, poi, per natura intrinseca del loro format, è legato al momento di forma con cui la squadra arriva ad inizio maggio. Valutare la propria consistenza attuale, invece, al cospetto dell’esigente standard richiesto dal livello del torneo, in Champions Cup, torneo al quale, i ragazzi di Kieran Crowley hanno conquistato sul campo, la scorsa stagione, il primo accesso per puro “merito sportivo”.
Le certezze
La coppia di ali titolare Monty Ioane-Ratuva Tavuyara vanta un mix di forza, esplosività, estro e talento con pochi eguali in giro per il torneo, corroborata da cambi di assoluto valore, in odore di maglia azzurra come Leonardo Sarto ed Angelo Esposito, con quest’ultimo che, almeno inizialmente, in assenza di Hayward ed in attesa del pieno recupero di Luca Sperandio, sarà utilizzato ad estremo.
Reparto che fornisce garanzie paragonabili a quelle della terza linea, oltremodo interessante per quella che è la qualità nella quantità a disposizione di Kieran Crowley. Nonostante le assenze ad inizio anno, per impegni iridati o infortunio, di pilastri Come Braam Steyn, Sebastian Negri, Nasi Manu e Michele Lamaro (uno degli uomini più attesi della stagione), il coach neozelandese può comunque contare su un pacchetto di tutto rilievo.
Giovanni Pettinelli, il cui processo di crescita costante potrebbe portarlo ad assumere un ruolo sempre più determinante nel team, Marco Barbini, desideroso di riprendere da dove aveva lasciato, alla grandissima, lo scorso inverno, e Toha Halafihi, pronto per la prima annata completa nella Marca, coadiuvati dal permit Lodovico Manni e ovviamente dal duttile Marco Lazzaroni (in grado di giostrare tranquillamente dal numero 4 al numero 7, senza perdere di incisività), hanno tutte le carte in regola per non far rimpiangere i quotati colleghi internazionali. Questi, da par loro, una volta rientrati alla base, alzeranno ulteriormente l’asticella della competitività, generando un circolo virtuoso in allenamento, dai benefici inestimabili.
Le incognite
In considerazione del fatto che Tito Tebaldi, verosimilmente, sarà spesso assente per impegni con la nazionale azzurra, tra Coppa del Mondo e Sei Nazioni 2020, ed alla luce delle partenze di Edoardo Gori (trasferitosi in ProD2, a Colomiers) e Giorgio Bronzini (tornato a casa, a Viadana), sarà fondamentale capire il rendimento del rinnovato reparto dei mediani di mischia, alle spalle dell’imprescindibile Dewaldt Duvenage.
Con il sudafricano ai box, per qualche acciacco fisico, Charly Trussardi, il permit Valerio Piva e l’invitato Luca Petrozzi sono chiamati sin da subito al compito non semplicissimo di sostituire i due navigati compagni in cabina di regia. Una buona partenza in campionato passa, senza dubbio, anche dalla qualità del loro impatto su squadra e Pro14.
Matteo Viscardi
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