I padroni di casa al test più difficile del girone, Schmidt dà le chiavi della squadra a Jack Carty
A Shizuoka il Giappone prova il primo assalto al passaggio del turno: c’è l’Irlanda per i padroni di casa del mondiale, in una sfida davvero importante per il cammino di entrambe le squadre.
I nipponici sono ancora orfani di Kenki Fukuoka, il loro più prolifico e talentuoso giocatore fra i trequarti, ancora infortunato. Recuperato invece il numero 8 Amanaki Mafi, che viene immediatamente inserito in formazione. L’ottima prestazione di Himeno e Labuschagne nella partita di apertura con la Russia significa che capitan Michael Leitch si accomoderà in panchina, pronto a dare il proprio apporto a partita in corso.
La fascia intanto la indosserà proprio il flanker sudafricano Labuschagne, terzo capitano straniero della nazionale giapponese alla Rugby World Cup.
Confermato titolare il numero 9 Yutaka Nagare, che vince il ballotaggio con Fumiaki Tanaka. Dietro Will Tupou, autore di una prestazione non certo encomiabile contro la Russia, viene spostato all’ala, inserendo Ryohei Yamanaka a estremo.
Se i primi 15 uomini del Giappone possono reggere l’impatto contro un’Irlanda apparsa impressionante contro la Scozia, sarà proprio la diversa qualità delle panchine a poter fare la differenza.
Joe Schmidt rinuncia a un Sexton non al 100% e mette in campo Jack Carty dal primo minuto. L’uomo di Connacht guiderà una linea arretrata dove non ci sarà Bundee Aki, tenuto a riposo nonostante abbia superato tutti gli step del protocollo di ritorno in campo dopo un HIA, e viene messo fuori, nonostante l’ottima prova, Jordan Larmour. Prendono il loro posto, rispettivamente, Chris Farrell e Rob Kearney.
Larmour però potrà far parte di quella batteria di giocatori indicati a fare la differenza nell’ultima mezz’ora, quando il gap tra le due squadre potrebbe emergere in tutto il suo spessore.
Se i padroni di casa saranno riusciti a scrollarsi di dosso la tensione del primo incontro, potranno infatti rappresentare una minaccia concreta agli irlandesi almeno per 50 minuti, grazie a un ottimo ritmo e a un gioco offensivo ben sviluppato.
Si gioca alle 9:15 italiane, con diretta in streaming sul sito ufficiale della Rugby World Cup. Una sconfitta del Giappone non comprometterebbe comunque le speranze dei padroni di casa, che avranno una seconda possibilità quando incontreranno la Scozia, a patto di battere prima Samoa.
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Chris Farrell, 11 Jacob Stockdale, 10 Jack Carty, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Tadhg Beirne, 20 Rhys Ruddock, 21 Luke McGrath, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour
Giappone: 15 Ryohei Yamanaka, 14 Kotaro Matsushima, 13 Timothy Lafaele, 12 Ryoto Nakamura, 11 William Tupou, 10 Yu Tamura, 9 Yutaka Nagare, 8 Amanaki Mafi, 7 Pieter Labuschagne (c), 6 Kazuki Himeno, 5 James Moore, 4 Luke Thompson, 3 Ji-won Koo 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Atsushi Sakate, 17 Isileli Nakajima, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Wimpie van der Walt, 20 Michael Leitch, 21 Fumiaki Tanaka, 22 Rikiya Matsuda, 23 Lomano Lemeki
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