Pro14: Edinburgh vince e convince, le Zebre si devono arrendere

Al BT Murrayfield finisce 50-15. Gli scozzesi si prendono il bonus in 33′, bianconeri vogliosi ma poco incisivi. Splendida meta di Licata

ph. Matteo Mangiarotti – OnRugby

EDIMBURGO – Buon pubblico sugli spalti (4,221 spettatori è il dato ufficiale) in una fresca serata di fine settembre durante la Coppa del Mondo, tante mete e qualche buona giocata: Edinburgh e Zebre cominciano così la loro annata di Guinness PRO14.

Il drop di Brummer dà il via alla stagione 2019/20 delle Zebre, che scendono in campo con un cambio rispetto alla formazione annunciata da coach Bradley alla vigilia. È un cambio, però, solo di posizione, con Meyer e Bianchi che si scambiano la maglia in terza linea e che non altera gli equilibri della squadra.

Le Zebre entrano per prime nei 22m avversari ma è Edinburgh ad aprire le marcature con la meta di Fraser McKenzie che chiude al meglio nell’angolo sotto l’East Stand una rolling maul da penal’touche. Van der Walt è preciso dalla piazzola e al 7′ i padroni di casa conducono (7-0).

Le Zebre reagiscono subito e accorciano le distanze con un piazzato di Brummer, poco dopo che Walker aveva seminato il panico nella retroguardia scozzese con una bella avanzata solitaria. Le Zebre sembrano essere entrate in partita ma al 16′ Edinburgh trova la seconda meta, con Mark Bennett servito da un bel grubber di Groom – che trova, però, troppo scoperta la difesa italiana. Van der Walt da sotto i pali non ha problemi a trasformare e gli scozzesi volano, per la prima volta stasera, oltre il break (al 17′, 14-3).

Per poco, però, perché Giovanni Licata al 19′ si inventa una meta strepitosa andando prima a murare il tentativo di liberazione di Groom poco dentro ai 22m scozzesi, poi insegue l’ovale e in tuffo riesce, ad un palmo dalla fine del campo, a schiacciare l’ovale a terra. Clancy si consulta col TMO prima di assegnare la meta.

Brummer manca i pali (14-8) e nell’azione successiva i padroni di casa trovano la terza meta. Bella giocata in velocità, l’ovale corre con Duhan van der Merwe che serve a Groom l’assist ideale, trovando il varco giusto nella difesa italiana.

Il mediano di mischia australiano, stasera al debutto con la maglia di Edinburgh e già capitano, va in tuffo oltre la linea, prima che van der Walt trasformi per il 21-8. La gara resta comunque viva perchè le Zebre, nonostante le tre mete subite in poco più di un quarto, hanno voglia di giocare e non si arrendono, continuando a risalire il campo appena recuperano il possesso.

La difesa di Edinburgh, però, si dimostra difficile da perforare e le avanzate della franchigia italiana (stasera in bianconero) si infrangono contro il muro avversario eretto sui propri 22m difensivi. Edinburgh tiene bene, resiste alle avanzate degli avversari e alla prima occasione si prende il punto di bonus con Matt Scott, servito da Bennett che prende in contro-tempo la difesa italiana.

Van der Walt trova ancora i pali (due volte, al 34′ con la trasformazione e al 39′ con il primo calcio di punizione) e gli scozzesi hanno già raggiunto l’obiettivo minimo di giornata, ovvero il punto di bonus offensivo, mettendo anche una seria ipoteca sulla vittoria (31-8 il punteggio a fine primo tempo) quando le squadre vanno a riposo.

Nella ripresa la gara non ha più molto da dire, ma le Zebre devono provare a riportarsi sotto il prima possibile. Edinburgh non ha comunque nessuna intenzione di mollare, spronato da un Cockerill combattivo nel box tecnico che vuole iniziare nel migliore dei modi la stagione del riscatto dopo la cocente delusione patita l’anno scorso, con la mancata qualificazione ai playoffs – e la conseguente retrocessione in Challenge Cup.

Sono ancora gli scozzesi ad aprire per primi le marcature, anche nel secondo tempo. Bennett trova la personale doppietta bucando la poco reattiva difesa italiana, van der Walt trasforma e al 49′ scorrono davvero i titoli di coda sotto il match (38-8).

L’ultima mezz’ora si gioca su ritmi blandi e con le squadre concentrate a testare le fasi statiche e a mettere minuti nelle gambe evitando inutili infortuni; chiaro esempio al 55′, quando Edinburgh sceglie la mischia chiusa sui propri 5m difensivi dopo aver ottenuto una punizione anziché allontanare una potenziale minaccia.

Le Zebre trovano la seconda meta al 68′ con Mori, che chiude sotto i pali una bella azione personale; Brummer trasforma ma al 73′ gli italiani si fanno infilare ancora. McKenzie vince possesso in touche, l’ovale arriva a Shiel che avanza prima di servire Bennett. Il centro si invola “sevens-style” prima di andare in tuffo sotto i pali trovando l’hat-trick di serata, Hickey non fallisce la trasformazione ma c’è ancora tempo per l’ultima meta, a firma di Farndale (ma che assist ha fatto Hickey al piede) che fissa il punteggio sul 50-15 con cui si chiude il match.

Edinburgh inizia così al meglio l’annata, con l’obiettivo finale (minimo) di conquista di un pass per la post-season; il pack stasera ha fatto bene (buona la prova dell’italiano Pietro Ceccarelli, in campo per sessantaquattro minuti), le fasi statiche hanno funzionato e i nuovi innesti sembrano già ben inseriti nel gruppo.

Difficile, quasi impossibile dire se, a rose complete, le Zebre avrebbero potuto fare di più stasera. La sconfitta, nel punteggio, è pesante ma non lascia troppo amaro in bocca perchè l’atteggiamento dei bianconeri è sempre rimasto positivo. La stagione è appena iniziata, questo gruppo può solo crescere.

 

Edinburgh Rugby: 15 Damien Hoyland, 14 Jamie Farndale, 13 Mark Bennett, 12 Matt Scott, 11 Duhan van der Merwe, 10 Jaco van der Walt, 9 Nic Groom (c); 1 Pierre Schoeman, 2 Dave Cherry, 3 Pietro Ceccarelli, 4 Fraser McKenzie, 5 Murray Douglas, 6 Lewis Carmichael, 7 Luke Crosbie, 8 Nick Haining
A disposizione: 16 Mike Willemse, 17 Jamie Bhatti, 18 Murray McCallum, 19 Mesu Kunavula, 20 Ally Miller, 21 Charlie Shiel, 22 Simon Hickey, 23 George Taylor

Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: McKenzie (5′), Bennett (17′, 48′, 73′), Groom (23′), Scott (33′), Farndale (80′)
Trasformazioni: van der Walt (6′, 18′, 23′, 34′, 49′), Hickey (74′)
Punizioni: van der Walt (39′)

Zebre Rugby Club: 15 Charlie Walker, 14 James Elliott, 13 Ludovico Vaccari, 12 Enrico Lucchin, 11 Paula Balekana, 10 Francois Brummer, 9 Joshua Renton; 8 Giovanni Licata, 7 Jacopo Bianchi, 6 Johan Meyer, 5 Ian Nagle (c), 4 Mick Kearney, 3 Alexandru Tarus, 2 Marco Manfredi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani, 17 Daniele Rimpelli, 18 Giosuè Zilocchi, 19 George Biagi, 20 Apisai Tauyavuca, 21 Nicolò Casilio, 22 Pierre Bruno, 23 Federico Mori

Marcatori Zebre Rugby Club
Mete: Licata (19′), Mori (68′)
Trasformazioni: Brummer (69′)
Punizioni: Brummer (11′)

Matteo Mangiarotti

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