Rugby World Cup 2019: il Giappone firma una nuova grande impresa e batte l’Irlanda 19-12

Dopo il Sudafrica nel 2015, i nipponici si prendono lo scalpo di un’altra grande del rugby mondiale a Shizuoka con un secondo tempo perfetto

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La meta di Kenki Fukuoka (ph. Reuters)

Il Giappone compie un’altra straordinaria impresa e batte l’Irlanda nella seconda giornata della Rugby World Cup 2019. Con una ripresa perfetta per intensità e aggressività, i nipponici vincono 19-12 contro i verdi ottenendo la seconda vittoria del Mondiale a Shizuoka, scrivendo una nuova e importante pagina di storia.

Nel Giappone c’è Lemeki all’ala al posto di Tupou, mentre in panchina c’è il tanto atteso Kenki Fukuoka. L’inizio è incoraggiante per il Giappone, che dopo aver strappato il pallone agli irlandesi nella propria metà campo risale fino ai 22 irlandesi. Un calcetto di Lafaele prova a lanciare nello spazio il solito Matsushima, ma Stockdale è rapido quanto il giapponese e lo anticipa annullando in area di meta. Poco più tardi Tamura avrebbe la chance di aprire lo score dalla lunga distanza con il piede, ma sbaglia nettamente.

È l’Irlanda comunque a fare la partita e ad avere il controllo del possesso e del territorio. Al 14′ i Verdi concretizzano la superiorità per la prima volta: forte di un vantaggio, Jack Carty alza il pallone con un cross kick all’ala per Garry Ringrose, che in volo anticipa Yamanaka e schiaccia in meta. Lo stesso Ringrose aveva tra l’altro iniziato l’azione con un bel break all’esterno.

La reazione dei nipponici è comunque consistente e, dopo un’altra punizione conquistata sulla metà campo, questa volta Tamura riesce a centrare i pali per il 3-5. A creare le chance più interessanti però è sempre l’Irlanda, che prima va vicina alla meta con Stockdale, fermato in extremis da Yamanaka, e poi segna effettivamente la sua seconda meta con Rob Kearney. Anche in questo caso, la meta arriva da un calcetto di Carty fatto per se stesso dopo un vantaggio: Ringrose è il più lesto a smanacciare il pallone, che viene raccolto proprio dall’estremo per il 3-12.

A cavallo della mezz’ora il momento è positivo per il Giappone invece, che mette sotto pressione l’Irlanda ma al contempo perde anche Amanaki Mafi per un infortunio alle costole. Dopo un multi fase dentro i 22 irlandesi, un fallo di Conor Murray manda dalla piazzola Tamura che realizza il 6-12.

In generale, il Giappone in questa seconda parte di primo tempo è ben presente dentro la partita e riesce a mettere in mostra il suo dinamismo e le sue variazioni di gioco, mantenendo un’intensità piuttosto elevata e costringendo gli irlandesi a essere indisciplinati. Durante l’ultimo giro di orologio, Tamura ha ancora una punizione da posizione centrale e centra i pali per il 12-9.

I nipponici hanno anche l’ultima azione del tempo dopo un brutto restart di Carty: i Brave Blossoms fanno viaggiare il pallone da una parte all’altra del campo, sfruttando l’ottima disposizione degli uomini sull’ampiezza, e Horie prova a prendere di sorpresa la difesa irlandese con un grubber dietro la linea di difesa. Il calcetto per Lemeki è solo leggermente lungo, e l’ala non può arrivarci prima che il pallone finisca fuori.

Anche nella ripresa è il Giappone a iniziare con più brio e vivacità, mentre l’Irlanda commette qualche errore di troppo e nemmeno in difesa riesce a imporsi più di tanto fisicamente. Un avanti di Lafaele, fin qui straordinario palla in mano come di consueto, però interrompe il momentum dei Brave Blossoms a inizio ripresa nel corso di un’azione potenzialmente interessante.

L’Irlanda torna solo per qualche minuto nella metà campo avversaria, cercando di sorprendere la difesa giapponese con un grubber dentro i 22 avversari, ma ben presto viene ricacciata indietro da un Giappone ancora capace di mettere sotto grande pressione i verdi. Tamura avrebbe un’altra occasione per il pareggio, ma da posizione centrale non la sfrutta.

Poco più tardi, però, il Giappone beneficia di un’ingenua ostruzione irlandese e ha un’interessante piattaforma dentro i 22 dei Verdi: dopo una serie di efficaci cariche centrali, Nakamura e Lafaele spostano il pallone al largo per Kenki Fukuoka – entrato da poco – che va in meta per il 16-12, mandando in visibilio Shizuoka.

La reazione dell’Irlanda questa volta sembra più convinta, ma dopo alcune fasi dentro i 22 avversari il Giappone riesce a mettere le mani sul pallone e a sventare il pericolo. Il Giappone anche a un quarto d’ora dalla fine riesce a mantenere degli standard fisici elevatissimi, con placcaggi molto aggressivi e spesso avanzanti contro degli irlandesi incapaci di trovare continuità e un ritmo alto.

Al 71′, dopo essere usciti brillantemente dai propri 22, i giapponesi risalgono il campo e conquistano un prezioso calcio di punizione ancora da posizione centrale, appena fuori dai 22 irlandesi: con qualche brivido, Tamura centra i pali per il 19-12.

L’Irlanda si riversa in avanti ma con molta poca convinzione e con ancor meno efficacia: il risultato è che al 77′ un passaggio di Larmour viene intercettato da Fukuoka che si invola verso l’area di meta irlandese, venendo fermato in extremis da Earls. Il Giappone ha comunque una mischia a 5 metri con introduzione a favore, per un in avanti dell’ala. Il Giappone non segna, ma nemmeno per l’Irlanda c’è più tempo, con Carbery che per liberare il pallone calcia direttamente fuori con il tempo già rosso: per i nipponici è un’altra straordinaria impresa.

– Guarda gli highlights della sfida vinta dal Giappone

Giappone: 15 Ryohei Yamanaka, 14 Kotaro Matsushima, 13 Timothy Lafaele, 12 Ryoto Nakamura, 11 Lomano Lemeki, 10 Yu Tamura, 9 Yutaka Nagare, 8 Amanaki Lelei Mafi, 7 Pieter Labuschagne (c), 6 Kazuki Himeno, 5 James Moore, 4 Luke Thompson, 3 Jiwon Koo, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Atsushi Sakate, 17 Isileli Nakajima, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Wimpie van der Walt, 20 Michael Leitch, 21 Fumiaki Tanaka, 22 Rikiya Matsuda, 23 Kenki Fukuoka

Marcatori Giappone

Mete: Fukuoka (58)
Conversioni: Tamura (58)
Punizioni: Tamura (17, 33, 39, 72)

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Chris Farrell, 11 Jacob Stockdale, 10 Jack Carty, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Tadhg Beirne, 20 Rhys Ruddock, 21 Luke McGrath, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour

Marcatori Irlanda

Mete: Ringrose (13), Kearney (20)
Conversioni: Carty (20)
Punizioni:

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