Rugby World Cup 2019: Showdown a Tokyo fra Australia e Galles

Wallabies e Dragoni allo scontro diretto, passaggio importantissimo ma non decisivo del rispettivo cammino

ph. Sebastiano Pessina

Il Tokyo Stadium sarà cornice della sfida ai piani alti del girone D, quella fra Australia e Galles, che scenderanno in campo domenica mattina alle 9:45.

Per gli appassionati italiani la partita sarà visibile in diretta sul portale streaming Rai Web, mentre verrà poi riproposta su Rai Sport in differita alle 17:20.

Australia-Galles è uno dei grandi scontri diretti di questa fase a gironi, una sfida pericolosa che ha perso parte del proprio capitale di importanza con la sconfitta delle Fiji a opera dell’Uruguay, risultato che determina una preoccupazione in meno per la squadra che uscirà sconfitta dal terreno di gioco.

Dovesse essere il Galles, tuttavia, ci sarebbe ancora margine per gli isolani per provare a causare loro problemi per il passaggio del turno nello scontro diretto.

Più realisticamente, Australia-Galles sarà la partita dove si deciderà l’ordine d’arrivo in vetta al girone, e quindi l’abbinamento rispetto alle squadre del girone C. Se tutto va come previsto, infatti, la squadra che terminerà in seconda posizione affronterà l’Inghilterra, in un quarto assai più tosto rispetto a quello della capolista, che pescherà una squadra comunque arcigna e imprevedibile come Francia o Argentina.

L’Australia, che ha cambiato in modo abbastanza deciso il proprio approccio cambiando i tre giocatori chiave della trequarti (fuori White, Lealiifano e Beale, dentro Genia, Foley e Haylett-Petty), si ritrova con un capitale di credibilità e solidità acquisiti grazie alla convincente vittoria sulle Fiji, dove ha impressionato soprattutto per la solidità mentale dimostrata nonostante abbia passato un’ora di gioco sotto nel punteggio.

Passerà dalle garanzie di possesso e dalla vittoria dello scontro fisico ottenute dai primi otto nel gioco ordinato e in quello aperto la possibilità di battere un Galles che è parso parimenti pronto alla battaglia e che vorrà festeggiare al meglio le 130 presenze di Alun Wyn Jones, giocatore con più presenze di sempre in nazionale.

Se l’Australia riuscirà ad ottenere palloni di qualità ha sicuramente il talento all’esterno per trasformarli in punti, ma Foley dovrà essere pienamente convincente nell’innescare le armi a sua disposizione, dopo essere stato messo in discussione da Cheika.

Warren Gatland ha invece scelto la continuità rispetto alla formazione che ha piuttosto brillantemente avuto ragione della Georgia, pur senza strafare. Per la prima volta i Dragoni partono da favoriti in uno scontro diretto contro l’Australia, che hanno battuto solamente 3 volte negli ultimi 25 confronti, ma dato il contesto e quanto visto finora in Giappone, quella di Tokyo è una partita davvero too close to call, anche per le tante similitudini fra le due squadre: entrambe hanno diffuse ed eccellenti competenze nel breakdown difensivo, entrambe hanno una linea di trequarti storicamente fantasiosa ma oggi anche impressionantemente fisica, entrambe giocano un rugby piuttosto ordinato e strutturato.

Al confronto negli 80 minuti a Tokyo l’ardua sentenza, che rimarrà comunque parziale: una partita importante e affascinante, dove entrambe vogliono affermarsi, ma non poi così decisiva per il cammino futuro delle squadre.

Australia: 15 Dane Haylett-Petty, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 James O’Connor, 12 Samu Kerevi, 11 Marika Koroibete, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Isi Naisarani, 7 Michael Hooper (c), 6 David Pocock, 5 Rory Arnold, 4 Izack Rodda, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tolu Latu, 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Jordan Uelese, 17 James Slipper, 18 Sekope Kepu, 19 Adam Coleman, 20 Lukhan Salakaia-Loto, 21 Nic White, 22 Matt Toomua, 23 Kurtley Beale

Galles: 15 Liam Williams, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Josh Navidi, 7 Justin Tipuric, 6 Aaron Wainwright, 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Jake Ball, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Wyn Jones
A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Nicky Smith, 18 Dillon Lewis, 19 Aaron Shingler, 20 Ross Moriarty, 21 Tomos Williams, 22 Rhys Patchell, 23 Owen Watkin

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