Essenziale il bonus per la squadra di Joe Schmidt, che dopo la sconfitta ad opera del Giappone vive un momento di isteria generalizzata
“Si può usare una battuta d’arresto nel modo giusto. Se guardiamo alle ultime tre World Cups è già successo: il Sudafrica ha person con il Giappone e poi è arrivato fino in semifinale, perdendo 20-18 con la Nuova Zelanda.”
“Nel 2011 la Francia sembrava pronta a sventolare bandiera bianca, ma si discute ancora sul fatto che avrebbero dovuto vincere la finale.”
“Nel 2007 ho fatto parte della squadra inglese che venne spazzata via dal Sudafrica nel girone. C’era un po’ di subbuglio nel camp ma poi riuscimmo ad arrivare in finale. Ci fu anche annullata una meta su cui si potrebbe discutere.”
“Questo tipo di cose non sono l’ideale, ma possono essere usate a proprio vantaggio, e possono essere potenti. Dopo qualche giorno di comprensione delle motivazioni della sconfitta, siamo in buone condizioni, di nuovo in pista e pronti a provarlo.”
Le parole sono di Andy Farrell, l’allenatore della difesa irlandese che nella mattinata di mercoledì ha incontrato la stampa in vista dell’incontro di giovedì mattina fra Irlanda e Russia. I suoi hanno l’obbligo di fare 5 punti, compito tutto sommato abbordabile sulla carta e necessario per la classifica: facendo il massimo dei punti disponibili (10) contro gli Orsi e contro Samoa, i Verdi si conquisterebbero matematicamente il passaggio del turno. Solo i risultati del Giappone nelle ultime due partite deciderebbero la posizione e l’abbinamento nei quarti di finale.
Rispetto alla sconfitta contro i padroni di casa, Joe Schmidt e il suo staff hanno cambiato 11 uomini, dando riposo a molti dei titolari: “Dobbiamo assicurarci che tutti siano pronti e coinvolti il più possibile Sarà dura con intervalli di soli sei e poi cinque giorni” ha detto il CT neozelandese, che non ha evitato anche di punzecchiare la squadra arbitrale del match contro il Giappone.
“Nei primi venti minuti abbiamo dimostrato le nostre capacità andando sul 12-3. Poi, abbiamo cominciato ad arretrare, un po’ da soli e un po’ perché ce l’hanno fatto fare. Siamo stati penalizzati quattro volte per fuorigioco, e ora abbiamo avuto un feedback che tre di quelle chiamate non erano corrette. E poi la gente ci chiede della nostra disciplina.”
“Due di quelle chiamate sono arrivate da un assistente che ci arbitrerà giovedì, quindi sappiamo di dover comportarci al meglio. Una cosa che vorrei dire sulla mia squadra è che di solito prova a scendere in campo e fare il proprio lavoro. Generalmente parlando, è inusuale per noi avere un più alto numero di calci contro dei nostri avversari.”
Chissà se l’head coach dell’Irlanda metta avanti questo genere di obiezioni per proteggere la propria squadra o per attendersi un trattamento di favore nella gara contro la Russia, che non dovrebbe davvero impensierire i suoi.
In settimana i suoi hanno affrontato un allenamento con i Kobelco Steelers della Top League giapponese, privi però dei giocatori non giapponesi. Mentre la facciata dell’Irlanda tenta di far passare un’immagine di ritrovato entusiasmo, è chiaro che la sconfitta con il Giappone ha alzato ancora di più il livello di pressione sulla squadra. Potrà non giocare un brutto scherzo contro l’onestà, audace ma limitata Russia. Più avanti potrebbe essere decisiva, nel bene o nel male.
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Andrew Conway, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Keith Earls, 10 Jonathan Sexton (c), 9 Luke McGrath, 8 Jordi Murphy, 7 Peter O’Mahony, 6 Rhys Ruddock, 5 Jean Kleyn, 4 Tadhg Beirne, 3 John Ryan, 2 Niall Scannell, 1 Dave Kilcoyne
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Andrew Porter, 18 Tadhg Furlong, 19 Iain Henderson, 20 CJ Stander, 21 Joey Carbery, 22 Jack Carty, 23 Jordan Larmour
Russia: 15 Vasily Artemyev (c), 14 German Davydov, 13 Igor Galinovskiy, 12 Kirill Golosnitskiy, 11 Denis Simplikevich, 10 Ramil Gaisin, 9 Dmitri Perov, 8 Victor Gresev, 7 Tagir Gadzhev, 6 Anton Sychev, 5 Bogdan Fedotko, 4 Andrey Garbuzov, 3 Kirill Gotovtsev, 2 Evgeny Matveev, 1 Andrei Polivalov
A disposizione: 16 Stanislav Selskii, 17 Valery Morozov, 18 Vladimir Podrezov, 19 Andrey Ostrikov, 20 Evgeny Elgin, 21 Sergey Ianiushkin, 22 Roman Khodin, 23 Vladimir Ostrushko
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