I Teros giocano una partita gagliarda contro gli australiani, nettamente superiori ma piuttosto indisciplinati
I Wallabies ci mettono poco per passare in vantaggio, con Haylett-Petty in meta al 7′ dopo aver finalizzato un multi fase australiano sui 5 metri uruguaiani. La reazione dei Teros è di chi vuole restare in partita il più a lungo possibile, e poco dopo si ritrovano a pochi metri dalla linea di meta: gli sforzi sono vani e la meta non arriva, ma Berchesi fa 7-3.
Gli australiani hanno comunque il pieno controllo del possesso e del territorio, ma giocano anche in maniera piuttosto dura con diversi placcaggi alti e entrate al limite nel breakdown. Nonostante il giallo a Coleman, i Wallabies dominano senza problemi e trovano la seconda meta della partita con Jordan Petaia, l’ala classe 2000 che diventa così il più giovane australiano a segnare in una Rugby World Cup, grazie al passaggio all’interno di Beale.
I Wallabies intanto continuano a placcare alto e si prendono un altro giallo nel corso del primo tempo con Salakaia-Loto: ancora una volta però l’Australia marca pochi minuti dopo in inferiorità numerica. Al 31′ è Kuridrani a iscriversi al tabellino, dopo un bel break creato da Beale e Petaia. L’Uruguay in ogni caso è pienamente in partita e continua a proporre gioco a sprazzi, con coraggio e discreta efficacia anche nel breakdown, mentre Cheika non sembra essere esattamente contento in tribuna. Viene anche annullata una meta a Inciarte.
Dopo un primo tempo chiuso sul 19-3, l’Australia rientra in campo intenzionata a chiudere il discorso bonus e lo fa al 45′ con la doppietta di Kuridrani. Al 52′ c’è spazio poi per la prima meta in un Mondiale per Will Genia, ben servito da Dempsey. Il festival di mete australiano continua con James Slipper al 60′ e con la doppietta di Haylett-Petty al 67′, ma gli ultimi dieci minuti sono invece tutti dell’Uruguay.
Sul 45-3, con l’Australia poco intenzionata ad accelerare ancora, i Teros si prendono la scena e martellano un avversario indisciplinato dentro i loro 22. Dopo tanti minuti di sforzi con il proprio pacchetto di mischia, la soddisfazione più grande arriva alla fine al 77′ grazie alla meta di Manuel Diana, che per l’Uruguay vale come una piccola vittoria. Finisce così, 45-10.
Australia: 15 Kurtley Beale, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Matt Toomua, 11 Jordan Petaia, 10 Christian Lealiifano, 9 Nic White, 8 Lukhan Salakaia-Loto, 7 Michael Hooper (c), 6 Jack Dempsey, 5 Adam Coleman, 4 Rob Simmons, 3 Allan Alaalatoa, 2 Folau Fainga’a, 1 James Slipper
A disposizione: 16 Jordan Uelese, 17 Sekope Kepu, 18 Taniela Tupou, 19 Rory Arnold, 20 David Pocock, 21 Will Genia, 22 Samu Kerevi, 23 Adam Ashley-Cooper
Marcatori Australia
Mete: Dane Haylett-Petty (5′, 67′), Jordan Petaia (23′), Tevita Kuridrani (30′, 45′), Will Genia (52′), James Slipper (60′)
Conversioni: Christian Lealiifano (6′, 24′, 47′, 54′, 62′)
Punizioni:
Uruguay: 15 Rodrigo Silva, 14 Federico Favaro, 13 Tomas Inciarte, 12 Andres Vilaseca (c), 11 Nicolas Freitas, 10 Felipe Berchesi, 9 Agustin Ormaechea, 8 Manuel Diana, 7 Juan Diego Ormaechea, 6 Manuel Ardao, 5 Manuel Leindekar, 4 Franco Lamanna, 3 Diego Arbelo, 2 German Kessler, 1 Juan Echeverria
A disposizione: 16 Guillermo Pujadas, 17 Joaquin Jaunsolo, 18 Juan Pedro Rombys, 19 Ignacio Dotti, 20 Juan Manuel Gaminara, 21 Santiago Arata, 22 Felipe Etcheverry, 23 Agustin Della Corte
Mete Uruguay
Mete: Diana (77′)
Conversioni:
Punizioni: Berchesi (12′)
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