Alle 18 è in programma l’assemblea dei soci: serve la ricapitalizzazione e un budget per la Serie A, ma entrambe le cose sono improbabili
Con l’assemblea dei soci di lunedì, in programma alle ore 18, si conoscerà il futuro dell’Unione Rugby L’Aquila, la squadra nata un anno fa grazie agli sforzi comuni di Gran Sasso Rugby, Polisportiva, L’Aquila Neroverde e Vecchie Fiamme. La società nei mesi scorsi ha presentato l’iscrizione al campionato di Serie A (che inizierà il 20 ottobre), consapevole però di non poter sostenere le spese del torneo e di avere un debito di circa 49mila euro.
Ad agosto, l’allora presidente Pierfrancesco Anibaldi aveva messo in chiaro che senza nuovi fondi per partecipare alla Serie A la società sarebbe stata sciolta, ma anche che si sarebbe fatto da parte se ci fosse stato un progetto concreto per l’Unione. Le dimissioni di Anibaldi sono arrivate a metà settembre (così come quelle dell’allenatore Roberto D’Antonio), ma oltre a qualche vaga manifestazione d’interesse da parte di alcuni imprenditori locali non c’è stato molto di più. Il nuovo presidente dell’Unione, Nicola Caporale, è stato laconico: “Le speranze di fare la serie A a questo punto sono molto poche”, si legge su News Town.
Tra le quattro società coinvolte nella fondazione dell’Unione Rugby, per giunta, non sembra esserci più la volontà di continuare nella stessa direzione. Come riporta sempre News Town, Gran Sasso Rugby e le Vecchie Fiamme hanno già annunciato di non voler contribuire a un’eventuale ricapitalizzazione. Polisportiva e L’Aquila Neroverde, le altre due società che rimarrebbero in gioco, non hanno invece intenzione di partecipare “per più di quello che prevede la suddivisione delle quote (40% la Polisportiva e 10% L’Aquila Neroverde)”.
In estrema sintesi: senza ricapitalizzazione, la società verrebbe liquidata. Ricapitalizzando la società, servirebbero comunque circa 150mila euro di budget per il campionato di Serie A, fondi che però al momento non sono stati trovati e che probabilmente non verranno reperiti.
Per il presidente della Polisportiva Luigi Mariani, intanto, c’è solo una soluzione: “Anche se si riuscissero a trovare i soldi per quest’anno, l’anno prossimo saremmo punto e daccapo. Meglio allora tornare a una programmazione a lungo termine. Le basi per ricostruire ci sono. Abbiamo una squadra Under 18 molto forte, composta da un nucleo di giocatori sui quali si può lavorare per tornare, in pochi anni, in serie A”.
Se la società dell’Unione dovesse essere sciolta e messa in liquidazione, una storica città ovale di L’Aquila resterebbe senza squadre nei principali campionati nazionali. Il più prestigioso club del capoluogo abruzzese, L’Aquila Rugby, aveva cessato la sua attività nell’estate del 2018.
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