I Pumas salutano il Mondiale a Kumagaya e affrontano un avversario piuttosto scomodo. Calcio d’inizio alle ore 6:45
Se per l’Argentina la Rugby World Cup 2019 finisce con la sfida a Kumagaya, per gli Stati Uniti di fatto inizia il periodo più caldo del proprio torneo. Nel giro di soli cinque giorni, gli Eagles affronteranno sia dei Pumas potenzialmente scarichi nelle motivazioni e con qualche seconda linea in campo, sia Tonga nel vero e proprio spareggio per evitare l’ultimo posto del girone C.
L’Argentina è chiaramente la favorita, ma fino a questo momento i sudamericani hanno fatto davvero poco per impressionare: contro la Francia hanno sfiorato la vittoria decisiva, è vero, ma nel primo tempo contro i Bleus e nelle altre due partite i Pumas sono stati scarsamente efficaci dal punto di vista tattico e poco brillanti in attacco, nonostante i Jaguares nel Super Rugby fossero molto apprezzati per la loro capacità di creare pericoli nelle difese avversarie.
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Per gli Stati Uniti, squadra tignosa e fisicamente di ottimo livello, ci sono concrete speranze di mettere quantomeno in difficoltà i Pumas, come già accaduto contro la Francia. È improbabile che gli States si ‘risparmino’ per la sfida contro Tonga, che pure avrà tre giorni in più per preparare la sfida più importante del Mondiale, per cui i Pumas non potranno permettersi di approcciare nel modo sbagliato la partita.
Mario Ledesma, in ogni caso, ha voluto dare spazio a chi finora ha visto poco o niente il campo: per Joaquin Tuculet, Juan Cruz Mallia, Felipe Ezcurra, Rodrigo Bruni e Juan Manuel Leguizamon sarà la prima presenza in questa Rugby World Cup. In totale, i cambi rispetto alla sfida persa contro l’Inghilterra sono stati nove, con gli ingressi di Delguy, Sanchez, Alemanno e Medrano tra gli altri.
Per Julian Montoya potrebbe essere una partita speciale: se dovesse segnare una meta, il tallonatore argentino diventerebbe il giocatore di mischia ad aver segnato più mete nella storia della Rugby World Cup (al momento è a quota 6, dopo la tripletta contro Tonga).
Gli Stati Uniti si presentano alla sfida tutta americana con una delle migliori formazioni possibili, per cercare anche solo di ripetere la buona prestazione fornita contro la Francia. Tre i cambi: in mediana ci sarà il classe ’98 Ruben de Haas, al centro Paul Lasike sostituisce Iosefo e in seconda linea Greg Peterson prende il posto di Nick Civetta.
“Arrivano da poco dalla sconfitta contro l’Inghilterra, non si sono qualificati per i quarti e sono delusi, per cui potrebbero non giocare come avrebbero fatto se si fossero qualificati – ha detto AJ MacGinty, uno dei migliori giocatori della nazionale – Per quanto possa essere un fattore, noi dobbiamo comunque confermare la nostra performance”.
“Ogni volta che giochiamo contro delle Tier 1, sento che miglioriamo settimana dopo settimana – ha continuato il mediano d’apertura – La pressione è su di noi, sul fare un’altra prestazione ancora migliore rispetto alla sfida contro la Francia. Se facciamo le cose giuste come squadra e come singoli, allora saremo in una buona posizione per battere l’Argentina”.
Dove vedere la partita
Argentina-Stati Uniti scenderanno in campo mercoledì 9 alle ore 6:45. La partita sarà trasmessa in diretta streaming su rugbyworldcup.com e sull’app ufficiale del torneo.
Le formazioni
Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Bautista Delguy, 13 Juan Cruz Mallia, 12 Jeronimo de La Fuente, 11 Santiago Carreras, 10 Nicolas Sanchez, 9 Felipe Ezcurra, 8 Rodrigo Bruni, 7 Juan Manuel Leguizamon, 6 Pablo Matera (c), 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Santiago Medrano, 2 Julian Montoya, 1 Nahuel Tetaz Chaparro
A disposizione: 16 Agustín Creevy, 17 Mayco Vivas, 18 Enrique Pieretto, 19 Marcos Kremer, 20 Tomas Lezana, 21 Gonzalo Martin Bertranou, 22 Benjamin Urdapilleta, 23 Matías Moroni
USA: 15 Mike Te’o, 14 Blaine Scully (c), 13 Bryce Campbell, 12 Paul Lasike, 11 Marcel Brache, 10 AJ MacGinty, 9 Ruben de Haas, 8 Cam Dolan, 7 Hanco Germishuys, 6 Tony Lamborn, 5 Greg Peterson, 4 Nate Brakeley, 3 Titi Lamositele, 2 Joe Taufete’e, 1 Eric Fry
A disposizione: 16 Dylan Fawsitt, 17 Olive Kilifi, 18 Paul Mullen, 19 Ben Landry, 20 Ben Pinkelman, 21 Nate Augspurger, 22 Will Hooley, 23 Martin Iosefo
Daniele Pansardi
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