Altra pesante sconfitta per la franchigia italiana in terra gallese: sono 156 i punti subiti in 3 partite
E’ una partita difficile per le Zebre, ma l’inizio di partita si rivela ancora più in salita del previsto. Dan Jones mette Steff Evans in un buco sulla parte sinistra del campo, l’ala va in fuga e passa al numero 9 Hardy, che può depositare oltre la linea già dopo un minuto e mezzo.
Un lunghissimo multifase degli Scarlets nelle fasi successive porta a un altro attacco in profondità: il grubber inseguito da Evans non viene controllato da Bruno, ma Walker riesce ad annullare. La conseguente mischia a 5 metri dei padroni di casa vince un calcio di punizione, che viene tramutato in una rimessa laterale. Il drive vince la resistenza zebrata con imbarazzante facilità: al settimo Josh Macleod segna la meta del 12-0.
Al decimo primo attacco degli italiani in zona rossa avversaria, ma la touche a 10 metri dalla linea viene perduta. Sugli sviluppi Lucchin schiaccia in meta un calcio stoppato a Jones, ma da posizione di evidente offside.
Al sedicesimo Licata sale sparato per catturare l’apertura avversaria, ma il suo placcaggio incontra le ginocchia dell’avversario e il terza linea va KO.
Tornano in avanti gli ospiti intorno al ventesimo, con un drive da touche all’interno dei 22 avversari. Gli Scarlets continuano a essere indisciplinati e le Zebre possono cercare i pali con Biondelli, che da posizione agevole mette dentro i primi 3 punti dei suoi.
La replica avversaria però è di disarmante semplicità: le Zebre perdono il restart, gli Scarlets ci mettono tre fasi a squilibrare la difesa e a mettere dietro le spalle di Bruno un grubber su cui piomba Ryan Combeer per segnare la terza meta dei padroni di casa.
Gli italiani provano a replicare, risalendo il campo anche grazie ai numerosi falli avversari. A cinque metri le Zebre innescano una maul efficace che porta Marco Manfredi oltre la linea di meta. Biondelli centra i pali da posizione difficile e la partita torna su un binario interessante: 19-10.
Pochi minuti dopo Combeer, servito sull’out di destra dal piede di Evans, in uno contro uno mette a sedere impietosamente Bruno. Sugli sviluppi dell’azione Johan Meyer riesce a recuperare il numero 12 Asquith, ma al suo interno accorre Hardy, che così va a marcare la sua doppietta personale.
La partita si trascina fino al quarantesimo con le Zebre che resistono come possono agli assalti gallesi: il tabellone recita 26-10 quando Renton riesce a calciare fuori l’ovale per tornare negli spogliatoi.
Secondo tempo che comincia sulla falsariga del primo: touche in attacco per gli Scarlets, drive difeso male dalle Zebre e raggruppamento che arriva oltre la linea addirittura di corsetta. Schiaccia la meta Taylor Davies, trasforma Dan Jones.
Al 49′ arriva la sesta meta Scarlets con Johnny McNicholl, abile nel catturare il calcetto a scavalcare della sua apertura. Le Zebre sono costantemente in fase difensiva, e non bastano le piccole azioni individuali con cui i singoli si mettono in mostra con qualche duro placcaggio.
Gli ospiti hanno un sussulto d’orgoglio intorno all’ora di gioco, grazie all’ingresso dei cambi dalla panchina e al giallo comminato al seconda linea dei gallesi Rawlins. Tauyavuca è abile ad arrivare oltre la linea, ma grazie a una ostruzione poco maliziosa di Manfredi: l’arbitro annulla.
La partita viaggia verso il termine senza lasciare particolari emozioni, se non una clamorosa meta divoratasi da Dan Davis, che perde l’ovale in area di meta cercando di schiacciare un calcetto a seguire di un compagno. Altrettanto tragicomica la marcatura di Josh Helps poco dopo: su una ruck a 5 metri dalla linea Zebre, gli Scarlets spingono tentando di recuperare il pallone, che carambola in maniera strana fra i piedi dei sostegni italiani e di Casilio, schizzando fuori fra le mani del giocatore gallese, che deve solo coprire i pochi metri che lo separano dalla linea.
All’ottantesimo arriva l’ennesima meta, ancora sfruttando l’abilità aerea di Johnny McNicholl.
La partita finisce 54-10. Migliore in campo, fra i tanti giocatori degli Scarlets degni di nota, Ryan Combeer, giovane talento uscito dalla nazionale under 20 gallese e che promette di essere un futuro tassello importante della franchigia e, forse, dei Dragoni.
Altro punteggio pesante per le Zebre, che testimonia ancora una volta il gap fra la franchigia ducale e le altre squadra, che si amplia ulteriormente quando i ducali giocano in trasferta. Troppi gli errori individuali per ognuno dei giocatori schierati da Bradley, che inficiano tanto il sistema offensivo quanto quello difensivo. E’ quest’ultimo, però, che concede troppo agli avversari sia nelle situazioni di uno contro uno che in quelle organizzate, tanto che i gallesi sono arrivati talvolta con una facilità disarmante oltre la linea.
Scarlets: 15 Johnny McNicholl, 14 Ryan Conbeer, 13 Steff Hughes (c),12 Paul Asquith, 11 Steff Evans, 10 Dan Jones, 9 Kieran Hardy, 1 Rob Evans, 2 Taylor Davies, 3 Samson Lee, 4 Lewis Rawlins, 5 Juandre Kruger, 6 Tom Phillips, 7 Josh Macleod, 8 Uzair Cassiem.
A Disposizione: 16 Phil Price, 17 Marc Jones, 18 Werner Kruger, 19 Josh Helps, 20 Dan Davis, 21 Jonathan Evans, 22 Angus O’Brien, 23 Corey Baldwin.
Marcatori Scarlets
Mete: Hardy (1, 30), Macleod (7), Combeer (22), Davies (43), McNicholl (50, 80), Helps (74)
Trasformazioni: Jones (1, 22, 30, 43), O’Brien (50, 74, 80)
Calci di punizione:
Zebre: 15 Charlie Walker, 14 Paula Balekana, 13 James Elliott, 12 Enrico Lucchin, 11 Pierre Bruno, 10 Michelangelo Biondelli, 9 Joshua Renton, 8 Giovanni Licata, 7 Johan Meyer, 6 Iacopo Bianchi, 5 Ian Nagle (c), 4 Mick Kearney, 3 Alexandru Tarus, 2 Marco Manfredi, 1 Daniele Rimpelli.
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani, 17 Paolo Buonfiglio, 18 Eduardo Bello, 19 George Biagi, 20 Apisai Tauyavuca, 21 Nicolò Casilio, 22 Leonardo Mantelli, 23 Federico Mori.
Marcatori Zebre
Mete: Manfredi (26)
Trasformazioni: Biondelli (26)
Calci di punizione: Biondelli (20)
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