Pro14: il Benetton in 14 cade anche a Swansea, gli Ospreys vincono 24-20

L’espulsione di Lazzaroni al 11′ condiziona la partita dei Leoni, dominati in mischia e in rolling maul. La reazione finale vale il bonus

Niccolò Cannone (ph. Ettore Griffoni)

A Swansea, sotto una classica torrenziale pioggia gallese, il Benetton parte forte, portandosi immediatamente nei 22 metri offensivi. L’attacco orchestrato da Keatley finisce con un nulla di fatto, ma un placcaggio alto su Fuser viene punito con un giusto penalty che il 10 irlandese trasforma nei primi tre punti dell’incontro.

Nonostante le condizioni meteorologiche complesse, la sfida è una gara di grande intensità e con pochi errori. Uno di questi lo commette Lazzaroni, che colpisce in ritardo il numero 10 avversario Price: l’arbitro è inflessibile, e manda il terza linea negli spogliatoi, condannando i veneti a 70 minuti di inferiorità numerica.

I Leoni accusano immediatamente il colpo e subiscono una meta dalla maul impostata dai padroni di casa all’azione seguente, ma sono poi bravi a riportarsi immediatamente avanti ancora con il piede di Keatley.

Gli Ospreys però perseverano e si riportano ben presto nei 5 metri avversari. La difesa ospite stavolta resiste alla maul da touche, ma sulle successive cariche il tallonatore Sam Parry buca la difesa per la seconda volta. Luke Price è ancora impreciso dalla piazzola.

Alla mezz’ora nuova opportunità offensiva per gli Ospreys, con una rimessa a 5 metri, ma i Leoni rubano ottimamente il lancio. Tuttavia la diga della squadra italiana è destinata a capitolare: nonostante gli encomiabili sforzi, il Benetton paga l’uomo in meno e l’incapacità di rallentare il gioco avversario, che su un multifase consecutivo a una nuova maul avanzante porta a segnare Scott Williams.

Il primo tempo si chiude sul punteggio di 17-6: un Benetton volitivo, menomato ma coraggioso si consuma contro una squadra quadrata che ha la meglio nelle fasi ordinate e nella disciplina. I trevigiani commettono qualche errore di troppo, che rende la partita impari.

All’inizio della ripresa c’è Filippo Alongi al posto di Mancini Parri, in difficoltà soprattutto in mischia chiusa. Negli ingaggi le cose comunque non cambiano, e alla prima mischia del secondo tempo gli Ospreys dominano ancora e conquistano un’altra penaltouche. La maul gallese è ancora una volta devastante e carretta il Benetton per una decina di metri, prima della tripletta di Parry: al 44′ gli Ospreys sono sul 24-6 e hanno già il punto di bonus.

Il Benetton ha una scossa con un bel break di Sarto in contrattacco, ma sulla continuazione Pettinelli perde il pallone in avanti quando il Benetton stava iniziando un interessante multi fase dentro i 22 gallesi. La stessa situazione si ripete pochi minuti più tardi, per l’ennesimo turnover (causato da Parry tra l’altro) di una partita davvero povera tecnicamente in attacco per il Benetton.

Gli Ospreys si riportano avanti e sui 5 metri trevigiani provano a sfruttare la superiorità numerica, ma prima un bel placcaggio di Sarto e poi una lettura in anticipo di Petrozzi sventa il pericolo. Su un turnover in mezzo al campo di Keatley, poi, il Benetton costruisce la migliore occasione della partita: Keatley pesca Ioane con un cross kick, l’ala gioca il 2 vs 1 con McKinley ma Scott Williams si mette in mezzo con un in avanti volontario. Per l’arbitro è solo giallo, senza meta di punizione.

Dalla penaltouche seguente, il Benetton prova a sfondare in rolling maul ma senza successo, perché gli unici padroni dei drive questa sera sono i Leoni. Gli Ospreys intanto risalgono il campo a suon di mischie e gioco al piede e si riportano dentro i 22 avversari, complice anche una touche rubata su lancio di Baravalle: anche i gallesi però perdono il pallone a pochi metri dalla linea, permettendo ai biancoverdi di respirare.

Per l’ultimo quarto d’ora intanto gli Ospreys tornano in parità numerica. Il possesso però è soprattutto del Benetton, che prova con un lungo multi fase all’ingresso dei 22 gallesi a trovare un pertugio nella difesa: dopo tante cariche sterili, Rizzi tenta un grubber per Ioane all’esterno. L’australiano arriva sul pallone, ma non ha lo spazio per finalizzare e viene portato fuori: tra l’altro era anche in fuorigioco, per cui il Benetton è costretto a ripartire da lontano.

Al 74′ c’è un altro placcaggio pericoloso: Cracknell colpisce Cannone in faccia con un tackle e l’arbitro lo ammonisce, cosa che permette al Benetton di riportarsi in attacco e mettere ancora pressione agli Ospreys. Da touche, Baravalle e i saltatori non si intendono e il lancio va lungo, ma Rizzi è il più reattivo ad avventarsi sull’ovale e a schiacciare in meta per il 24-13 al 76′.

Nel finale il Benetton ha un’ultima occasione e la sfrutta al meglio: Rizzi pesca all’ala con un cross kick Leonardo Sarto, che segna la sua prima meta con la maglia del Benetton, che vale il bonus difensivo in una partita con tanti rimpianti per il Benetton.

Ospreys: 15 Cai Evans, 14 Luke Morgan. 13 Scott Williams, 12 Tiaan Thomas-Wheeler, 11 Keelan Giles, 10 Luke Price, 9 Matthew Aubrey, 8 Gareth Evans, 7 Sam Cross, 6 Olly Cracknell, 5 Lloyd Ashley, 4 Dan Lydiate (c), 3 Tom Botha, 2 Sam Parry, 1 Rhodri Jones
A disposizione: 16 Scott Otten, 17 Gareth Thomas, 18 Gheorghe Gajion, 19 Will Griffiths, 20 Dan Baker, 21 Reuben Morgan-Williams, 22 Tom Williams, 23 Hanno Dirksen

Marcatori Ospreys

Mete: Parry (11, 23, 44), S. Williams (31)
Trasformazioni: Price (31, 44)
Calci di punizione:

Benetton: 15 Luca Sperandio, 14 Leonardo Sarto, 13 Ignacio Brex, 12 Alberto Sgarbi (C), 11 Monty Ioane, 10 Ian Keatley, 9 Luca Petrozzi, 8 Toa Halafihi, 7 Giovanni Pettinelli, 6 Marco Lazzaroni, 5 Marco Fuser, 4 Niccolò Cannone, 3 Michele Mancini Parri, 2 Engjel Makelara, 1 Cherif Traore
A disposizione: 16 Tomas Baravalle, 17 Damiano Borean, 18 Filippo Alongi, 19 Lodovico Manni, 20 Charly Trussardi, 21 Ian McKinley, 22 Antonio Rizzi, 23 Joaquin Riera

Marcatori Benetton

Mete: Rizzi (76), Sarto (80)
Trasformazioni: Rizzi (76, 80)
Calci di punizione: Keatley (3, 16)

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