La partita non disputata contro la Francia sembra aver scompaginato i piani del tecnico della formazione britannica
Da giorni ormai è una delle domande che tutti gli addetti ai lavori e i fan si fanno: chi non ha disputato la sua partita a causa del tifone Hagibis e ora deve affrontare i quarti di finale avrà un vantaggio o uno svantaggio?
Una risposta difficile da trovare: da un lato c’è la consapevolezza di essersi risparmiati ottanta minuti di impatti e di attenzione alla disciplina, visto l’alto numero di cartellini rossi sventolati in faccia ai protagonisti di questa fase a gironi del torneo iridato, dall’altro la paura di ” essersi arrugginiti” prima dei decisivi scontri ad eliminazione diretta che porteranno sino alla finalissima del 2 novembre a Yokohama.
L’Inghilterra di Eddie Jones, dalla sede del suo ritiro nipponico, ad esempio non ha lasciato trasparire grande soddisfazione per la cancellazione della sfida contro la Francia.
La sfida contro l’Australia è alle porte e per il tecnico vi sarà sicuramente più di qualche dubbio di formazione, oltre che ha un legittimo dubbio sulla tenuta dei suoi in questo contesto.
I Wallabies infatti hanno disputato tutte e quattro le partite in programma nella Pool D misurandosi – fra l’altro – contro il Galles, in un match dai due volti ma molto combattuto, dove gli uomini di Cheika hanno mostrato comunque doti e carattere.
La Nazionale della Rosa invece, dopo essersi sbarazzata facilmente di Tonga e USA, era attesa ai test probanti contro Pumas e Bleus: il duello coi sudamericani però è durato, di fatto, meno di un tempo – complice l’espulsione di Lavanini – mentre quello coi transalpini non si è nemmeno disputato, come detto.
Jones avrà quindi un roster più riposato, ma pieno di “Dilemmi” come lo ha definito in questi giorni la stampa d’Oltremanica, in particolar modo nella composizione della panchina.
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