Partita senza storia fin dall’inizio. Degli All Blacks superiori in ogni aspetto del gioco dominano completamente gli uomini in verde
TOKYO – In un tutto esaurito stadio Ajinomoto, a forte presenza irlandese, i primi 5 minuti sono di studio con il ritmo che resta basso per via di qualche errore di handling da parte di entrambe le squadre.
Al 6′ su un tentativo di intercetto, l’irlandese Stockdale commette un in avanti puntito con una punizione dal gallese Owens. Mo’unga non sbaglia da posizione non facile. 3 a 0 per i tutti neri. Ringrose è costretto a lasciare temporaneamente il campo per sangue, al suo posto Larmour.
Dal 10′ sono gli All Blacks a prendere in mano le redini della partita portando un lungo attacco in multifase che erode lentamente il terreno irlandese. Irlanda che regge bene l’impatto fisico ma al 13′ è Aaron Smith a bersi le guardie attorno al raggruppamento e schiacciare in meta.
Mo’unga non sbaglia e All Blacks che scavano il primo importante solco del match, 10 a 0.
L’Irlanda ha subito la chance di riportarsi sotto ma sceglie di andare in touche, anziché piazzare. Sexton manca la rimessa.
La Nuova Zelanda continua ad accelerare e da una mischia a favore, all’altezza della metà campo, arriva in prima fase fino a 5 metri dalla meta, sul punto d’incontro che si forma è ancora Aaron Smith, lestissimo, a ripartire e tuffarsi in meta (20′). Il calcio è molto angolato ma Mo’unga è perfetto, 17 a 0.
Altra sostituzione temporanea per sangue, stavolta è l’altro centro, Henshaw a dover uscire brevemente.
La partita prosegue su ritmi non altissimi, e questo aiuta almeno un po’ un Irlanda che sin qui non sembra in grado di venire a capo dell’organizzatissima difesa tutta nera e delle loro letali accelerate.
I trifogli provano a ribaltare la situazione ma la loro manovra d’attacco impatta costantemente sul muro All Blacks, fin quando Sexton, a contatto, perde il pallone innescando un contrattacco che arriva fino in fondo, con il solito Bauden Barrtett che si allunga il pallone al piede e lo schiaccia in meta senza difficoltà apparente al 31′. Stavolta Mo’unga manca i pali, 22 a 0.
Il finale di primo tempo vede un’Irlanda che tenta ancora di avanzare, ma, errori di handling uniti ad una perfetta difesa neozelandese vanificano ogni tentativo.
A tempo ormai scaduto l’Irlanda ha una punizione a favore e decide di non andare per i pali ma di prendersi una touche sui 5 metri. Dagli sviluppi dell’azione, un fallo di O’Mahony, che entra di spalla in ruck su un giocatore a terra, mette fine alla prima frazione, che vede gli uomini di Schmidt ancora con zero punti sul tabellino.
L’intervallo non sembra aver portato maggior ispirazione agli uomini in verde, che dopo 8 minuti di pressione neozelandese si vedono di nuovo bucati in difesa da Taylor, che raccoglie uno splendido offload da terra di capitan Read (48′), dopo che i tutti neri stazionavano nei 22 verdi da 5 minuti. Mo’unga aggiunge 2 punti, 29 a 0.
E’ un Irlanda che non ha davvero idea di come sbrogliare la situazione. Al 61′ ennesimo cross kick di questo mondiale da parte di Mo’unga, ottimamente ricevuto da Sevu Reece che viene però fermato sui 5 metri, l’azione prosegue con un drive ed è poi Matt Todd ad andare a schiacciare. Mo’unga sbaglia ancora, il punteggio va su un pesantissimo 34 a 0.
Arriva finalmente la meta dell’orgoglio irlandese al 69′ con Robbie Henshaw che va di prepotenza oltre la linea in un’azione da prima fase dopo una mischia. Carbery trasforma per il 34 a 7.
La risposta neozelandese arriva immediata, con una bellissima meta firmata da George Bridge che finalizza un’ottima iniziativa di Savea al 73′. Meta trasformata da Mo’unga, 41 a 7.
Altro colpo di reni irlandese al 77′ che guadagna una meta tecnica, ed un cartellino giallo agli All Blacks, per via dei ripetuti fuorigioco dei tutti neri.
I tutti neri vogliono essere loro ad avere anche l’ultima parola nel match e rispondo con un’altra meta al 79′. Jordie Barrett riceve un perfetto passaggio dal fratello Beauden e schiaccia alla bandierina. Mo’unga manca la trasformazione ed il match si chiude sul 46 a 14.
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Jack Goodhue, 12 Anton Lienert-Brown, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Ardie Savea, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Angus Ta’avao, 19 Scott Barrett, 20 Matt Todd, 21 TJ Perenara, 22 Sonny Bill Williams, 23 Jordie Barrett
Marcatori Nuova Zelanda:
Mete: Aaron Smith (14′, 20′), Beauden Barrett (32′), Codie Taylor (48′), Matt Todd (61′), George Bridge (73′), Jordie Barrett (79′)
Trasformazioni: Mo’unga (15′, 21′, 49′, 74′)
Punizioni: Mo’unga (6′)
Drop:
Cartellini: Matt Todd (giallo al 77′)
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Tadhg Beirne, 20 Rhys Ruddock, 21 Luke McGrath, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour
Marcatori Irlanda:
Mete: Robbie Henshaw (69′), meta tecnica (77′)
Trasformazioni: Joey Carbery (70′)
Punizioni:
Drop:
Cartellini:
Arbitro: Nigel Owens
Roberto Neri
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.