Dopo lo storico traguardo i Brave Blossoms si trovano di fronte gli Springboks, in una sfida quasi impossibile. Diretta tv alle 12:15
Prima della Rugby World Cup 2019 Giappone e Sudafrica si erano affrontate in un Test Match di preparazione, in cui gli Springboks avevano dominato sotto tutti gli aspetti gli avversari. A Kumagaya era finita 6-41, un punteggio che aveva destato qualche preoccupazione in casa nipponica e che aveva invece lanciato ulteriormente i sudafricani come una delle squadre favorite per la vittoria nel torneo.
Un mese e mezzo dopo molte cose sono cambiate, soprattutto perché il Giappone si è scrollato di dosso tutte le incertezze ed è magnificamente sbocciato, tanto da vincere quattro partite su quattro nel girone A ed eliminando la Scozia nel match decisivo. La squadra di Jamie Joseph gioca un rugby armonico e totale, all’avanguardia per movimento del pallone e strutture di gioco, e quando riesce a far salire i propri giri del motore diventa un problema per tutti.
– Leggi anche: come ha fatto il Giappone ad arrivare ai quarti di finale?
I Brave Blossoms hanno infiammato un’intera nazione, compreso chi con la palla ovale non ha mai avuto molto a che fare. Dopo aver giocato e vinto la propria partita della vita contro la Scozia, per i nipponici nella sfida contro gli Springboks c’è poco da perdere: è la squadra sfavorita, hanno piena consapevolezza delle proprie possibilità e giocheranno in uno stadio tutto a loro favore.
“Il mondo rimase scioccato e divenne consapevole del Giappone con quella partita di quattro anni fa – ha ricordato Michael Leitch in conferenza stampa, riferendosi alla vittoria sugli Springboks nel Mondiale 2015 – Quella sfida vive ancora nella memoria dei tifosi giapponesi. E questa volta abbiamo la possibilità di mostrargliela dal vivo. Dobbiamo far valere i nostri punti di forza”.
Per i padroni di casa, tuttavia, sarà anche un test importante per capire quali sono le proprie abilità nel giocare eventualmente in un contesto diverso da quello preferito, soprattutto se i nipponici non riusciranno a trovare una soluzione alla rush defense sudafricana.
Per gli Springboks sarà questo il principale obiettivo: far uscire dalla loro zona di comfort il Giappone, costringendoli magari a forzare le giocate oppure a non sviluppare trame offensive ad alta intensità. Nella partita di settembre i sudafricani decisero di lasciare possesso e territorio in mano ai giapponesi, giocando sempre al piede e vincendo le battaglie aeree, annullando inoltre la vorticosa fase offensiva degli avversari. A Tokyo la partita sarà completamente diversa, ma non è detto che questa strategia non possa funzionare ancora.
“I miglioramenti del Giappone sono stati incredibili, perché hanno vinto il girone e lo hanno fatto anche con grande stile – ha detto Rassie Erasmus in conferenza stampa – Certamente hanno fatto dei progressi, ma rispetto all’ultimo test match di settembre siamo migliorati molto anche noi. Eccezion fatta per quei quattro minuti contro la Nuova Zelanda in cui abbiamo concesso due mete, penso che abbiamo giocato molto bene e segnato un sacco di mete”.
Erasmus è stato anche molto chiaro su come il Sudafrica cercherà di interpretare la gara, che può essere intuito anche dai sei avanti portati in panchina a fronte di due soli trequarti. “Togliere spazio attorno ai loro giocatori di mischia palla in mano, visto il ritmo che hanno. Dobbiamo giocare sui nostri punti di forza, che è un rugby fisico, le fasi statiche, le mischie e le maul”.
Dove vedere la partita
Giappone-Sudafrica sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport e in diretta streaming su Rai Play, con calcio d’inizio alle ore 12:15.
Le formazioni
Giappone: 15 Ryohei Yamanaka, 14 Kotaro Matsushima, 13 Timothy Lafaele, 12 Ryoto Nakamura, 11 Kenki Fukuoka, 10 Yu Tamura, 9 Yutaka Nagare, 8 Kazuki Himeno, 7 Pieter Labuschagne, 6 Michael Leitch (c), 5 James Moore, 4 Luke Thompson, 3 Jiwon Koo, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Atsushi Sakate, 17 Isileli Nakajima, 18 Asaeli Ai Valu, 19 Wimpie van der Walt, 20 Amanaki Lelei Mafi, 21 Fumiaki Tanaka, 22 Rikiya Matsuda, 23 Lomano Lava Lemeki
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Koch, 19 RG Snyman, 20 Franco Mostert, 21 Francois Louw, 22 Herschel Jantjies, 23 Frans Steyn
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.