Gli uomini di Eddie Jones giocano una partita perfetta e dominano i neozelandesi, vincendo 19-7
YOKOHAMA- Partenza fulminante del 15 della rosa che arriva alla marcatura pesante già al primo minuto del primo tempo con una carica centrale del ball carrier principe manu Tuilagi, che va a finalizzare un’ottima progressione di squadra che erode metri ad ogni carica. Il piede di Ford porta sul 7 a 0.
L’inizio partita è a ritmi stellari, degni delle aspettative per quella che è da molti considerata una finale anticipata. Sono gli inglesi, sin qui, ad impostare il gioco con una Nuova Zelanda che lascia il possesso e si rende pericolosissima ad ogni pallone recuperato, sfruttando le sopraffine abilità dei suoi uomini arretrati nel gioco rotto. E’ ancora Tuilagi a rendersi protagonista con un ottimo intercetto su Bauden Barret, l’azione che si sviluppa poteva essere letale ed essestare un pesantissimo uno due ai neozelandesi, ma l’esecuzione degli inglesi non è accurata e commettono un in avanti nella trasmissione dell’ovale.
Le folate inglesi sembrano non volersi fermare, la Nuova Zelanda si sacrifica in difesa e si salva grazie al buon lavoro dei suoi fetcher e a qualche errore di handling di troppo da parte degli avvesrari.
Al 16′ primo calcio di punizione del match, gli inglesi non rotolano via dal punto d’incontro e gli ABS scelgono di andare per la touche, ma Lawes con un timing perfetto scippa l’ovale.
I fetcher inglesi non sono certo da meno, Maro Itoje soprattutto fa un lavoro eccellente in questa prima fase, rallentando molti palloni e forzando un paio di turn over.
Al 20′ il ritmo sembra essersi un po’ abbassato ma sono comunque sempre gli uomini di Jones ad avere il pallino del gioco. Al 25′ arriva infatti la segnatura di Underhhill, annullata però per ostruzione. Owens non ci vede chiaro e chiede il supporto del TMO. Decisione questa che lascia però qualche dubbio, in quanto il giocatore inglese non effettua nessun taglia fuori sulla difesa neozelandese, ma bensì sono i giocatori in nero ad abboccare al finto penetrante e a farsi assorbire.
L’Inghilterra continua a macinare gioco, ma il punteggio rimane invariato sul 7 a 0, un po’ poco vista la mole di lavoro sin qui fatta dagli uomini in bianco. Al 32′ Farrell tenta di smuovere il tabellino con un drop che però esce a lato, punteggio invariato.
Il finale di primo tempo vede gli All Blacks accelerare e provare a lasciare il segno ma, Tom Curry prima e Kyle Sinckler poi, sono superbi nell’andare a caccia dell’ovale ed a guadagnarsi due punizioni a favore. La seconda di queste diventa oro per il piede di Ford che non ci pensa due volte e la manda dentro i pali. Finisce il primo tempo con gli inglesi sopra break, 10 a 0.
Alla ripresa è subito l’Inghilterra ad avere la chanche di allungare con il piede di Daly, che manca però i pali
Passano soltanto pochi minuti ed al 45′ da touche gli inglesi impostano un drive avanzante, all’altezza dei 5 metri Ben Youngs si stacca e coglie nel sonno la difesa inglese involandosi in meta. Nigel Owens ancora una volta non è convinto e va al TMO. Anche questa meta viene annullata, è stato commesso un in avanti durante il drive.
Altra occasione per i britannici al 48′, Sam Cane, subentrato a Scott Barrett placca un uomo senza palla. Ford trasforma l’indisciplina del flanker neozelandese in 3 punti importantissimi. 13 a 0 per gli inglesi.
La Nuova Zelanda tenta la carta dei cambi per dare una scossa alla sua partita ed al 53′ entrano Sonny Bill Williams, Perenara e Jordie Barrett. Nel primo possesso neozelandese in territorio inglese da molto tempo la Nuova Zelanda colpisce durissimo. Su un errore nella touche inglese Ardie Savea recupera l’ovale e non deve fare altro che tuffarsi in meta. Mo’unga non sbaglia e si va sul 13 a 7, partita riaperta.
Gli inglesi non si scompongono e si riportano subito in attacco. Per arginare le cariche britanniche sulla linea dei propri 5 metri i neozelandesi finiscono in fuorigioco. Ford trova i pali e riporta i suoi sopra break 16 a 7 (62′).
Altra punizione al 68′, entrata laterale in maul, Ford allunga ancora 19 a 7. Ingilterra sopra di 12, All Blacks che non sembrano in grado di raddrizzare questa partita.
Al 77′ occasione di andare sopra il doppio break per gli inglesi, ford manca i pali, ma passa un’altro preziosissimo minuto. Con solo 2 minuti da giocare e 12 punti da recuperare la partita è ormai decisa.
I favoriti All Blacks soccombono ad un’Inghilterra pressochè perfetta, asfissiante in difesa e precisa in attacco.
Nuova Zelanda mai realmente in grado di imporsi in questo match, che è parso segnato già dopo i primi 20 minuti.
Guarda anche:
Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Anthony Watson, 13 Manu Tuilagi, 12 Owen Farrell (c), 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Sam Underhill, 6 Tom Curry, 5 Courtney Lawes, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Dan Cole, 19 George Kruis, 20 Mark Wilson, 21 Willi Heinz, 22 Henry Slade, 23 Jonathan Joseph
Inghilterra:
Mete: Manu Tuilagi (1′)
Trasformazioni: George Ford (2′, 49′)
Punizioni: George Ford (39′, 62′)
Drop:
Cartelini:
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Jack Goodhue, 12 Anton Lienert-Brown, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Ardie Savea, 6 Scott Barrett, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Cody Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Angus Ta’avao, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Sam Cane, 21 TJ Perenara, 22 Sonny Bill Williams, 23 Jordie Barrett
Nuova Zelanda:
Mete: Ardie Savea (56′)
Trasformazioni: Richie Mo’unga (57′)
Punizioni:
Drop:
Cartellini:
Arbitro: Nigel Owens (Galles)
Roberto Neri
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