Il CT degli Springboks dice che i suoi sono stati anche un po’ fortunati. Per Gatland si infrange un sogno personale
Il Sudafrica ha raggiunto l’Inghilterra nella finale della Rugby World Cup 2019, dopo aver battuto il Galles 19-16 in una semifinale tanto equilibrata quanto brutta per il gioco proposto dalle due squadre. Gli Springboks hanno risolto il match solo nei minuti conclusivi, che per Rassie Erasmus sono stati “snervanti”.
“Aver perso le precedenti quattro partite contro di loro non aiutava. Ho tanto rispetto per il Galles e per il loro allenatore – ha detto Erasmus – Ho pensato che negli ultimi minuti avrebbero potuto metterci pressione ancora una volta e penso che siamo stati un po’ fortunati per quanto ci riguarda. Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi ma anche orgogliosi di vincere contro una squadra come il Galles, perché sono davvero una squadra di classe”.
“A volte è difficile fare delle sostituzioni – ha continuato Erasmus parlando del match – Ma il nostro gruppo è così, a loro non importa chi sostituisci. Sostituiamo il nostro capitano, entra Francois (Louw, ndr) e fa quel meraviglioso turnover. I ragazzi (anche) hanno difeso molto bene lì sulla linea di meta. Questo ci fa capire quanto sia unita questa squadra, quei momenti contano davvero e tutto ciò deriva dallo spirito di squadra che abbiamo”.
Gli sconfitti
Il Galles, come spesso capita, può prendere tanti applausi per la capacità di restare sempre aggrappato alla partita, anche quando sembrava ormai sfuggita di mano come dopo la meta di de Allende. “Sapevamo che sarebbe stata una lotta molto dura, ci siamo stati dentro. Non c’è stato molto gioco, abbiamo provato a muovere la palla a volte ma quando sei dentro alla lotta con gli avanti non è facile”.
“Al 76′ lo score era ancora 16-16 e avevamo un po’ di momentum, per di più nella loro metà campo. Avevo la sensazione che più sarebbe durata la partita e maggiori sarebbero state le nostre chance”.
“Abbiamo un’altra gara da giocare – ha detto Gatland riferendosi alla finale per il 3° posto contro gli All Blacks – Il mio sogno sarebbe stato chiudere contro l’Inghilterra, contro cui ho giocato anche la mia prima partita da CT del Galles, ma ora pensiamo a recuperare e a prepararci per la Nuova Zelanda. La partita di venerdì sarà l’ultima insieme e dobbiamo godercela”.
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